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lunedì 23 marzo 2020

Villa confiscata alla mafia, diventa una casa per persone con autismo.


A Roma, la villa confiscata al clan Casamonica viene trasformata in un centro per gli autistici.

Non solo una nuova e buona direzione può far rinascere le persone, ma anche le cose. Per esempio, a Romanini, la villa confiscata alla criminalità organizzata dei Casamonica diventa un centro di inclusione attiva e di sviluppo, l'immobile è stato consegnato all'Angsa del Lazio, vincitrice di un bando pubblico della regione ed ga aperto il 15 febbraio.

Che bel cambio di direzione! Da sede della malavita, spettatrice dei malaffare a spazio per la socialità, l'inclusione e l'accoglienza di persone con problemi autistici. La villa si trova in via Roccabernarda n. 16, a Romanini, periferia sud di Roma, residenza storica del clan Casamonica.

Venne dichiarata abusiva nel 2009, sgombrata nel 2013 e quindi finita sotto il Demanio e infine entrata nel patrimonio immobiliare della Regione Lazio. Ora è invece un parco della legalità, dedicato ad accogliere e valorizzare le persone con autismo. Quei terreni confiscati ospitano anche l'Ansa Lazio, l'associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, i cui assocciati ne hanno preso possesso dall'estate 2018. L'anno successivo, 2019, hanno iniziato a ristrutturare il luogo, facendo il grosso del lavoro home-made. Si sono quindi armati da muratori, carpentieri, elettricisti, andando a lavorare  nella nuova sede nei weekend e nel tempo libero, per quella che oggi, la stessa associazione definisce una vera e propria "impresa del cuore". D'altronde lo è effettivamente sotto ogni aspetto.

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