Dopo quasi due secoli lo storico stabilimento lombardo cessa la produzione. L'area verrà riconvertita ma ancora non si sa come.
Un silenzio irreale ha preso il posto dei telai . I cancelli dello stabilimento Bassetti di via Legnano, a Rescaldina, sono stati sigillati con delle grosse catene per chiusura definitiva. Così si mette fine a una storia industriale lunga quasi due secoli e della tradizione tessile dell'Alto Milanese.
Per i circa 70 operai rimasti, il futuro età già stato scritto nei mesi scorsi con il ricollocamento nella sede Cuggiono, mentre uffici e spazio aziendale avevano traslocato a Legnano. Un progressivo smantellamento che ha accompagnato l'inevitabile epilogo.
Eppure qui si sta parlando della storia del tessile, un'azienda leader del campo. Tutto cominciò circa due secoli fa, quando Carlo Baroncini, cugino del fondatore Giovanni Bassetti, apri un emporio di biancheria di pregio nel cuore di Milano. Ebbe così successo che per svincolarsi dai fornitori esterni, avviò a Rescaldina una piccola azienda di tessitura a mano, che in breve tempo arrivo a contare oltre 100 telai e farsi davvero un nome riconosciuto anche a livello europeo. Ma il tempo cambia tante cose e l'avvento della fast fashion anche nel campo della biancheria ha forse disegnato il declino di un'epoca.
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