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venerdì 21 dicembre 2018
Vede il volto della moglie e chiede subito il divorzio
In Arabia Saudita. Erano appena convolati a nozze, chiede il divorzio poche ore dopo. La moglie è particolarmente brutta.
La vicenda è stata riportata dal giornale locale Olaz. Siamo in Arabia Saudita e la notizia ha suscitato non poco clamore. Un uomo si era appena sposato con una donna che non aveva mai conosciuto, ha chiesto il divorzio dopo aver visto il volto della giovane moglie, il giorno stesso delle nozze.
A Medina, città dei novelli sposi, è ancora molto in auge la tradizione di organizzare matrimoni a distanza, anche se i promessi sposi non si conoscono e non si sono mai visti, nemmeno in foto.
Subito dopo il rito nuziale, durante le classiche foto post matrimonio, la donna ha finalmente rivelato il suo volto. L'uomo ha deciso allora di intraprendere immediatamente le pratiche del divorzio. Purtroppo, alzato il velo l'uomo sarebbe rimasto folgorato dalla non proprio preminente avvenenza della donna.
Una vicenda che ha dell'incredibile, farebbe quasi sorridere se non ci fosse da piangere. Una donna, una moglie, non è un oggetto che arriva a domicilio su ordinazione e poi, scartato il pacco, magari mandare indietro la "merce" che non è di "gradimento". Una tristissima vicenda soprattutto per com'è quel uomo.
Trovano dose nascosta nei cespugli: cani drogati al parco
A Milano, parco Sempione, gli animali trovano per caso i nascondigli dei pusher. Effetti negativi per gli animali.
Gli effetti sono stati devastanti anche per gli animali a 4 zampe. È accaduto che i cani al parco, si infilano nei cespugli, trovano dei sacchettini e li strappano. Inconsapevoli ne assaggiano e si sentono male. I sintomi sono gli stessi che si presentano anche negli esseri umani: difficoltà a reggersi sulle zampe, pupille dilatate, comportamenti inspiegabili come gli ululati frenetici.
Tutto questo perché i cani nel parco (Sempione a Milano), ma sempre più spesso anche in altri giardinetti italiani, avevano scovato ed ingerito droga. Infatti, lì tra gli arbusti e sotto le zolle del terreno i pusher nascondevano le dosi. Soprattutto hashish e marijuana.
Le povere vittime sono i cani che i padroni portano a passeggiare. Diversi veterinari della zona hanno confermato di aver assistito a scene di questo tipo. La Polizia Comunale ha così sequestrato 382 grammi di hashish e 7,5 grammi di marijuana proprio all'interno del parco.
L'unità cinofila precisa però che i cani non sono attratti dall'odore dell'hashish. A ingerire le sostanze sarebbero esemplari con disturbi del comportamento che li spingono a mangiare ogni cosa che trovano.
Un'altra versione che però non copre il fatto che quel parco sia luogo di spaccio e che vi sono tante vittime di diversa tipologia.
giovedì 20 dicembre 2018
Ristoratore denunciato da una mamma perché ha cacciato ragazzi down dal suo locale
La vicenda è stata dibattuta su Facebook:"Ci siamo stati malissimo". Una cliente conferma. Invece il gestore:"Io frainteso, la storia si è ingigantita parecchio sui social".
Una comitiva di 11 persone si riunisce e un sabato sera vanno a cenare, come concordato, nella trattoria Casa Amaro nel centro di Torino. Arrivati, lì li attende un inaspettato:"Il locale è piccolo dovevate dirci che avevate quattro ragazzi disabili con voi, non sappiamo come gestirli".
Il gruppo sbigottito dell'accoglienza ha lasciato il locale, poiché l'unica cosa che dovevano segnalare, l'avevano segnalata all'atto della prenotazione. E cioè che uno dei commensali era affetto da celiachia, e che il fatto di avere nel gruppo quattro ragazzi down non dovevano essere un problema per il ristorante.
Una delle loro mamme denuncia:"I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso". Ad assistere alla scena c'era anche un cliente, presente quella stessa sera.
Quando la comitiva è entrata, lui era già al dolce ma ha visto dall'ingresso delle persone, la discussione e la loro uscita. Riporta l'accaduto su Facebook:"Mentre il dolce mi va di traverso chiedo conferma di quanto avvenuto al simpatico cameriere, convinto di aver frainteso la vicenda. Macché. Il signore, visibilmente turbato mi conferma tutto. Scusa, ma nella pratica che problemi avrebbero potuto creare? Chiedo tra il confuso e l'incazzato. Visibilmente serioso risponde:"Sono 20 anni che faccio questo lavoro, questo tipo di clienti mi rovina la serata, fa rumore, è difficile da gestire. Non posso farli mangiare qua. E quindi a casa. Cenino a casa loro". In realtà i ragazzi si stavano comportando in modo molto educato..Poi erano solo appena entrati ".
La madre che ha denunciato l'accaduto è stata contattata telefonicamente dal titolare che si è scusato, asserendo di essere stato frainteso e che la vicenda "si è ingigantita sui social". Chiacchiere al vento, la signora ha accettato le scuse, ma il caso è ormai scoppiato, i ragazzi sono stati effettivamente cacciati dal locale e la "vendetta", seppur virtuale, di tanti che si sono schierati dalla parte dei ragazzi è partita. C'è da scommettere che ora sono ben pochi quelli che vorranno andare a cenare in quella trattoria.
Una comitiva di 11 persone si riunisce e un sabato sera vanno a cenare, come concordato, nella trattoria Casa Amaro nel centro di Torino. Arrivati, lì li attende un inaspettato:"Il locale è piccolo dovevate dirci che avevate quattro ragazzi disabili con voi, non sappiamo come gestirli".
Il gruppo sbigottito dell'accoglienza ha lasciato il locale, poiché l'unica cosa che dovevano segnalare, l'avevano segnalata all'atto della prenotazione. E cioè che uno dei commensali era affetto da celiachia, e che il fatto di avere nel gruppo quattro ragazzi down non dovevano essere un problema per il ristorante.
Una delle loro mamme denuncia:"I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso". Ad assistere alla scena c'era anche un cliente, presente quella stessa sera.
Quando la comitiva è entrata, lui era già al dolce ma ha visto dall'ingresso delle persone, la discussione e la loro uscita. Riporta l'accaduto su Facebook:"Mentre il dolce mi va di traverso chiedo conferma di quanto avvenuto al simpatico cameriere, convinto di aver frainteso la vicenda. Macché. Il signore, visibilmente turbato mi conferma tutto. Scusa, ma nella pratica che problemi avrebbero potuto creare? Chiedo tra il confuso e l'incazzato. Visibilmente serioso risponde:"Sono 20 anni che faccio questo lavoro, questo tipo di clienti mi rovina la serata, fa rumore, è difficile da gestire. Non posso farli mangiare qua. E quindi a casa. Cenino a casa loro". In realtà i ragazzi si stavano comportando in modo molto educato..Poi erano solo appena entrati ".
La madre che ha denunciato l'accaduto è stata contattata telefonicamente dal titolare che si è scusato, asserendo di essere stato frainteso e che la vicenda "si è ingigantita sui social". Chiacchiere al vento, la signora ha accettato le scuse, ma il caso è ormai scoppiato, i ragazzi sono stati effettivamente cacciati dal locale e la "vendetta", seppur virtuale, di tanti che si sono schierati dalla parte dei ragazzi è partita. C'è da scommettere che ora sono ben pochi quelli che vorranno andare a cenare in quella trattoria.
A Belluno medico aggredito da un uomo perché gli impedisce di stare con la moglie morente
Un marito viene denunciato dai Carabinieri dopo aver preso a pugni il medico che gli vietava di entrare in sala emergenza con la moglie.
Difficile definire i torti e le ragioni in questa vicenda. Di certo il medico impedisce all'uomo di entrare in sala emergenza dove la moglie era stata ricoverata in gravissime condizioni, il marito preso dalla disperazione aggredisce il dottore con un pugno.
Così, l'uomo 59enne originario della Valtellina è stato denunciato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Belluno, in Veneto, per l'episodio di domenica pomeriggio, quando ha pestato un medico in ospedale.
La donna era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale San Martino in condizioni gravissime, dopo essersi sentita male poche ora prima mentre si trovava in un bar del centro. Nonostante le condizioni precarie di salute, la signora è stata trasferita dal pronto soccorso alla sala emergenza per essere intubata. Il marito, in un forte stato d'agitazione, avrebbe voluto seguirla. Quindi, netto il rifiuto del medico che ha rispettato la prassi giuridica del caso, l'uomo ha sbottato e ha sferrato un pugno (da professionista) al medico.
Il gesto gli è costato una doppia denuncia a piede libero per violazione e per minaccia a pubblico ufficiale.
L'ospedale ha cercato di smorzare i toni. Il medico aggredito non ha sporto denuncia, l'Usl non ha rilasciato commenti e l'aggressore si è scusato con l'uomo aggredito e il personale del pronto soccorso.
Purtroppo la moglie, una 49enne, originaria della Valbellena è deceduta lunedì sera all'ospedale di Treviso in seguito ad un'emorragia cerebrale.
mercoledì 19 dicembre 2018
Senzatetto vince alle scommesse, regala cena super lusso a 50 amici
A Rimini. Zelindo un senza fissa dimora del luogo, fa una vincita e offre una cena a base di tartufo a 50 amici. "Nei piatti non è rimasto niente. Sono contento di averlo fatto".
Per cinquanta senzatetto di Rimini, quella a base di tartufo regalatagli dal loro amico Zelindo, deve essere stata una delle migliori cene fatte in tutta la loro vita. Quest'anno Babbo Natale, ha deciso di esaudire almeno uno dei desideri del signor Zelindo, un uomo di 74 anni, senza fissa dimora originario della cittadina romagnola.
L'uomo ha vinto 2700 euro scommettendo sulle partite di calcio della serie A e dei campionati stranieri e nonostante le tante brutture della vita che ha esperito in prima persona, non ha inasprito il suo cuore, ma anzi davanti ad un dono, quel gruzzoletto di denaro inaspettato, ha deciso di condividerlo con i suoi amici.
Egli che da 10 anni si appoggia alla struttura Capanna di Betlemme, ha offerto a sé e 50 suoi amici, tutti senzatetto, una cena a base di tartufo. Il menù prevedeva "un chilo di tartufo, sei di taglioni e straccietti di vitello". Il pasto gli è costato la metà della vincita, ma ne è valsa la pena.
A dei senzatetto non capita sovente di poter avere un pranzo così corroborante e saporito. Come lui stesso racconta:"Nei piatti non è rimasto niente. Sono molto contento di averlo fatto. È stato un bel momento di allegria dividere questa vincita con gli altri".
Un pranzetto davvero luculliano ed appetitoso, ma ciò che ha più insaporito i piatti, non è stato l'aroma del tartufo, ma quello della solidarietà mostrata dal signor Zelindo.
Laurea ad honorem al cane che ha aiutato la padrona disabile nel master
Negli Stati Uniti, Griffin un giovane Golden Retriever è appena diventato dottore, massimo dei voti e tocco finale per il cagnolone.
Il discorso di ringraziamento deve essere stato bellissimo. Sicuramente sincero e molto sentito, perché a farlo è stato Griffin, un giovane Golden Retriever, che pochi giorni fa, ha ottenuto una laurea ad honorem con tanto di tocco (il cappello nero) per aver assistito la sua padrona Brittany Hawley, nel percorso di studi per conseguire un master. L'aiuto di Griffin è stato di primaria importanza.
Il cane aiuta la ragazza disabile in tutto. Lei costretta su una sedia a rotelle, soffre anche di dolori cronici. Tocca a Griffin aprire le porte, accendere le luci e portarle gli oggetti che lei gli indica con un puntatore laser. L'ha aiutata anche a studiare.
Inevitabile quindi che un pezzo di diploma fosse anche suo. Così, il giorno del diploma, non solo ha ricevuto il plauso dei presenti ma una laurea ad honorem con tanto di motivazione, che riporta:"Ha dimostrato uno sforzo straordinario, un impegno costante e una dedizione totale per il benessere e il successo della studentessa".
Un diploma più che meritato quindi. Griffin d'altronde s'è impegnato tanto anche nel suo di percorso di studi, è arrivato ad aiutare Brittany dopo aver seguito "Paws4prisons", un programma che insegna ai detenuti ad addestrare i cani per assistere persone con disabilità.
Complimenti a Griffin dottore nella vita, che seppur a 4 zampe ha tanto da insegnare.
Il discorso di ringraziamento deve essere stato bellissimo. Sicuramente sincero e molto sentito, perché a farlo è stato Griffin, un giovane Golden Retriever, che pochi giorni fa, ha ottenuto una laurea ad honorem con tanto di tocco (il cappello nero) per aver assistito la sua padrona Brittany Hawley, nel percorso di studi per conseguire un master. L'aiuto di Griffin è stato di primaria importanza.
Il cane aiuta la ragazza disabile in tutto. Lei costretta su una sedia a rotelle, soffre anche di dolori cronici. Tocca a Griffin aprire le porte, accendere le luci e portarle gli oggetti che lei gli indica con un puntatore laser. L'ha aiutata anche a studiare.
Inevitabile quindi che un pezzo di diploma fosse anche suo. Così, il giorno del diploma, non solo ha ricevuto il plauso dei presenti ma una laurea ad honorem con tanto di motivazione, che riporta:"Ha dimostrato uno sforzo straordinario, un impegno costante e una dedizione totale per il benessere e il successo della studentessa".
Un diploma più che meritato quindi. Griffin d'altronde s'è impegnato tanto anche nel suo di percorso di studi, è arrivato ad aiutare Brittany dopo aver seguito "Paws4prisons", un programma che insegna ai detenuti ad addestrare i cani per assistere persone con disabilità.
Complimenti a Griffin dottore nella vita, che seppur a 4 zampe ha tanto da insegnare.
lunedì 17 dicembre 2018
Finalmente denunciati i ragazzini che hanno usato le statuine del presepe della piazza per scene osé
Le foto postate da loro stessi, avevano fatto il giro del web. Con esse si vantavano delle pose osé con le statuine del presepe. Tanta invece l'indignazione e lo sdegno suscitati negli altri.
Azioni come queste non sono facilmente minimizzabili o perdonabili con un lassista:"è stata solo una bravata". No, il gesto degli otto ragazzini (tutti minorenni) di un paese in provincia di Lodi, è stato un atto deplorevole e giustamente condannabile.
Sono stati tutti denunciati i ragazzini che qualche giorno fa, hanno usato le statue del presepe cittadino per simulare atti sessuali tra Giuseppe e la Madonna, usando anche le pecorelle per mimare atti sessuali.
Come se non fosse già un atto di per sé molto stupido, i ragazzini si sono ripresi mentre vandalizzavano il presepe, mettendo anche bottiglie di alcolici in mano ai personaggi. Loro stessi hanno poi postato le foto della loro impresa su social network, primo fra tutti Instagram. Le immagini hanno fatto il giro del web, indignando e non poco, non solo gli altri cittadini del paese.
Non è stato difficile per i Carabinieri individuare gli autori dello scempio del presepe di Massolengo e segnalare i loro nomi al sindaco. In tutto sono otto minorenni, di cui due sono ragazze e hanno tutti tra i 14 e i 17 anni, incensurati.
Denunciati, dovranno ora difendersi dal reato di "offese ad una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose" in un luogo aperto al pubblico: reato che può costare un'ammenda da mille a cinque mila euro ma anche la reclusione fino a 2 anni.
Sono minorenni e proprio per questo, questi ragazzini devono imparare e pagare per i propri errori. Avevo visto le foto in rete, e da cattolica, spero siano condannati.
La direttrice di Altagamma:"Giovani, imparate i mestieri, spazio per 50mila addetti in 5 anni"
Parla Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma, la fondazione del lusso made in Italy. Invita i ragazzi ad intraprendere studi professionali. Il "saper fare" italiano offre prospettive lavorative.
In Italia, 25 anni fa è stata creata la Fondazione Altagamma, l'associazione composta da 105 aziende del lusso made in Italy. Dal 2013 il presidente è Andrea Illy e lui ha scelto come direttore generale dell'azienda una donna: Stefania Lazzaroni.
È proprio lei, che si è posta come missione quella di invitare i giovani a dedicarsi a studi professionali per imparare mestieri sempre più a rischio d'estinzione, risorse di cui invece, l'industria italiana di qualità ha un forte bisogno.
Così lancia un appello:" Tra cinque anni nelle professioni tecniche serviranno 50mila addetti. In un Paese che registra il 42% di disoccupazione giovanile, le nostre aziende hanno difficoltà a trovare personale specializzato, istruito al saper fare. La partita si gioca nell'ambito della formazione: trasmissione dei saperi artigianali tradizionali e adeguamento ai radicali cambiamenti dettati dall'industria 4.0, che grazie alle nuove tecnologie porterà alla scomparsa di alcuni lavori e alla creazione di altri di natura diversa".
La fondazione Altagamma ricopre i brand più importanti nell'ambito della moda, cultura, design e alimentari ed è molto presente soprattutto nei mercati internazionali, ma molti giovani ignorano le possibilità lavorative di questo settore, non ne conoscono le realtà associative, mentre sono luoghi in cui l'impresa, la politica e le istituzioni vengono in contatto. Bisognerebbe cominciare a puntare su questo settore, creare figure professionali competenti, non solo per tenere vivo il "saper fare italiano" così apprezzato e remunerato (soprattutto all'estero), ma proprio perché necessita di nuova linfa, è un settore che offre lavoro, una voce stonata, fuori dal coro, in questo periodo in cui l'occupazione giovanile è uno dei problemi più importanti.
venerdì 14 dicembre 2018
Fuga dolorosa per i ladri: per scappare si buttano in un cespuglio di spine
Dei malfattori di nazionalità albanese, già noti alle Forze dell'Ordine, per sfuggire alla cattura si sono nascosti dietro un cespuglio pieno di spine.
Nemmeno ai tempi delle comiche o degli scherzi di Stanlio&Olio si vedevano dei banditi così squinternati. Siamo a Campi Bisenzio dove due presunti ladri albanesi braccati dai Carabinieri, si sono nascosti dietro un cespuglio di spine. Inoltre sono stati pure acciuffati. Oltre le piccole e dolorose ferite, anche la beffa!
La vicenda è accaduta ieri sera. I Carabinieri della Stazione di San Piero a Parti, impegnati in normali attività di controllo del territorio, hanno notato in via Pelide due individui dal fare sospetto. Appena i due albanesi hanno visto le divise, si sono dati alla fuga cercando una via di scampo nei campi adiacenti il paese.
Scappando, scappando avranno pensato che un cespuglio di spine fosse un nascondiglio perfetto per sfuggire ai Carabinieri e invece, dopo una lunga ricerca, sono stati individuati. I due banditi "sui generis" nonostante la recidività del "mestiere" sono stati arrestati...Con sé avevano arnesi da scasso, una torcia, il cilindro di un trapano elettrico, punta di trapano di grandi dimensioni, guanti di tela, sacchi di plastica, un piede di porco e alcuni cacciavite.
Denunciati i due sospettati, i militari hanno posto sotto sequestro il materiale da scasso. Per la nuova coppia comica del furto, due giovani di 36 e 35 anni è scattata immediatamente la denuncia per porto abusivo di attrezzi da scasso, oltre che le varie battutine in merito alla loro disavventura.
Il crimine non paga. Soprattutto se ci si improvvisa ladri.
Bimba viene alla luce grazie al papà istruito telefonicamente
A Busto Arsizio un papà viene guidato telefonicamente da un'infermiera dell'Areau per far nascere la figlioletta.
La piccolina aveva proprio voglia di vedere la luce. Domenica pomeriggio quando ha deciso di nascere non c'è stato nemmeno il tempo di arrivare in ospedale. Ci ha pensato il suo papà che senza farsi prendere troppo dal panico e dalle emozioni ha seguito alla lettera le indicazioni fornitegli per telefono dal personale dell'Areu, l'Azienda Regionale Emergenza Urgenza. La bambina è nata in ottime condizioni di salute.
Sfondo della storia è Busto Arsizio, città in provincia di Varese. I genitori avevano pensato ad un parto diverso, da effettuare in ospedale sotto l'occhio vigile dei professionisti, invece, la piccola aveva fretta di scoprire il mondo. Nonostante il decorso normale della gravidanza, domenica le contrazioni per la giovane mamma, una ragazza di 21 anni, incinta del suo primo figlio, le doglie si erano fatte molto ravvicinate, il timore della coppia era di non riuscire ad arrivare in ospedale in automobile. Così il papà ha chiamato un'ambulanza.
Ma la bimba non aveva nessuna intenzione di aspettare l'arrivo dei sanitari e così un'infermiera ha guidato via telefono le mani del padre, il quale è riuscito a eseguire le corrette manovre per far nascere la figlia.
Quando l'ambulanza è arrivata, il personale ha trovato una famiglia sciolta in lacrime di gioia con la neonata tra le braccia. La mamma e la prole sono state portate in ospedale per tutti i controlli e stanno bene.
E come poteva essere altrimenti, per questa coraggiosa bimbetta che pur di nascere ha fatto forza anche al papà.
giovedì 13 dicembre 2018
A Padova la prima multa per inquinamento luminoso:"I fari disturbano le stelle"
I vigili hanno multato il titolare di una concessionaria di Padova. Accusato d'inquinamento luminoso, dovrà pagare 1.700 euro.
Oscurare la visione di un cielo stellato è reato. Non solo in senso metaforico ma anche giuridico. Non tutti sanno che il cielo stellato è considerato Patrimonio Mondiale dell'Umanità e, per questo, non può essere disturbato dai fari che ne generano l'inquinamento luminoso.
Un titolare di concessionaria d'auto di Padova ha invece ostacolato tale celestiale visione e per questo si è visto recapitare una multa di 1.715 euro. È stata la prima volta in Italia.
Una bella vittoria per l'Associazione Veneto Stellato, di cui fanno parte tutti gli appassionati che osservano e studiano le costellazioni, compito parecchio difficile quando le lampadine ne impediscono la visione. Spesso si sottovalutano i danni arrecati dall'inquinamento luminoso. Invece, ci sono forti ripercussioni sia sul piano culturale che ecologico. I bambini conoscono le costellazioni solo attraverso i libri e le intense fonti luminose alterano il normale oscuramento notturno influenzando negativamente il ciclo della fotosintesi clorofilliana che le piante svolgono nel corso della notte.
Per porvi rimedio, 9 anni fa, la Regione ha introdotto una legge con la quale imponeva di indirizzare i fari verso il basso, non verso il cielo. I più non lo sanno e per questo, a chi viola la norma vengono concessi 90 giorni per mettersi in regola.
Ma il trasgressore di Padova ha deciso di ignorare l'avvertimento del Maggio 2018, così, il 27 Novembre scorso, la Polizia Locale gli ha recapitato una multa per violazione delle norme sull'inquinamento luminoso causato da "5 proiettori installati su un unico palo di sostegno, che emettono ciascuno un fascio luminoso oltre i 90°".
Trasferire i clandestini su un'isola deserta
Iniziativa del governo danese (la parte conservatrice) che vorrebbe trasferire i clandestini su un'isola deserta. Si oppongono Ong pro-migranti e partiti di sinistra.
Il governo danese ha scioccato l'opinione pubblica con la disposizione di trasferimento su un'isola deserta degli immigrati irregolari presenti sul territorio nazionale. In base al piano predisposto dalle autorità di Copenaghen, questi ultimi verranno infatti reclusi in un centro di detenzione allestito sulla remota e disabitata isola di Lindholm, al largo della costa orientale del Paese.
La struttura dovrà ospitare cittadini stranieri già raggiunti dal provvedimento di espulsione, perché dichiarati privi dei requisiti per ottenere lo status di rifugiati politici oppure perché condannati dalla giustizia danese per reati commessi nella nazione scandinava.
Con questa metodica il governo si propone che le persone destinate agli alloggi realizzati a Lindholm dovranno restare in tale condizione d'isolamento "fino a quando non sarà attuabile il rientro nei rispettivi Stati di provenienza". Gli individui in partenza per l'isola sarebbero in prevalenza originari di nazioni che non si sono ancora dichiarate disponibili ad accogliere i clandestini espulsi dal Paese scandinavo. Quindi, fino a quando Copenaghen non avrà siglato accordi in ambito migratorio con questi Stati, gli irregolari non potranno abbandonare la remota destinazione.
Tale proposta è stata avanzata dai nazionalisti del Dansk Folkrpart (Df), i quali con i loro voti mantengono "in vita" l'esecutivo. Ad essi si contrappongono le Ong pro-migranti e i partiti di sinistra. Con loro il Danish Religue Council ha etichettato come "macroscopica violazione dei diritti umani".
mercoledì 12 dicembre 2018
Sleep texting: i ragazzi inviano i messaggi anche nel sonno
Cellulare nascosto sotto il cuscino, i giovani inviano messaggi mentre dormono d il giorno seguente non ricordano di averlo fatto.
Lo smartphone è una distrazione costante delle notti dei teenager. Si perdono importanti e salutari ore di sonno per stare sempre connessi e continuare a scambiarsi testi anche di notte. In merito dagli Usa, arriva una nuova e preoccupante tendenza: gli studenti universitari statunitensi si connettono con gli amici tramite i dispositivi elettronici come i telefonini anche nel cuore della notte e spesso non ricorda di averlo fatto.
I millennials sono sempre più vittime dello "sleep texting": l'invio di messaggi mentre si sta per prendere sonno o si è ancora addormentati. Le comunicazioni spedite risultano quindi prive di senso, non danno risposte sensate a domande, e sono quindi più pericolose e imbarazzanti.
Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Journal of American College Health e condotta su 372 ragazzi della Villanova University. Elizabeth B. Dowdell, autrice dello studio commenta:"La maggior parte non aveva memoria del fatto di aver inviato messaggi del loro contenuto. Il fatto di non ricordare non è sorprendente che le persone si svegliano dopo aver dormito per più di qualche minuto non sono in grado di ricordare i minuti prima di addormentarsi".
Poveri giovani, davvero a causa dell'uso smisurato del telefonino si stanno perdendo tante cose positive ddlla vita.
Lo smartphone è una distrazione costante delle notti dei teenager. Si perdono importanti e salutari ore di sonno per stare sempre connessi e continuare a scambiarsi testi anche di notte. In merito dagli Usa, arriva una nuova e preoccupante tendenza: gli studenti universitari statunitensi si connettono con gli amici tramite i dispositivi elettronici come i telefonini anche nel cuore della notte e spesso non ricorda di averlo fatto.
I millennials sono sempre più vittime dello "sleep texting": l'invio di messaggi mentre si sta per prendere sonno o si è ancora addormentati. Le comunicazioni spedite risultano quindi prive di senso, non danno risposte sensate a domande, e sono quindi più pericolose e imbarazzanti.
Questo è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Journal of American College Health e condotta su 372 ragazzi della Villanova University. Elizabeth B. Dowdell, autrice dello studio commenta:"La maggior parte non aveva memoria del fatto di aver inviato messaggi del loro contenuto. Il fatto di non ricordare non è sorprendente che le persone si svegliano dopo aver dormito per più di qualche minuto non sono in grado di ricordare i minuti prima di addormentarsi".
Poveri giovani, davvero a causa dell'uso smisurato del telefonino si stanno perdendo tante cose positive ddlla vita.
La moglie picchia il marito: "Voglio un tenore di vita migliore"
Un 47 enne di Macerata ha chiamato i Carabinieri dopo essere stato pestato dalla moglie. Scatta la denuncia per maltrattamenti.
Precisamente siamo a Monte San Giusto, paese di 7mila anime in provincia di Macerata. Qui, un uomo vessato dalla moglie chiama i Carabinieri per essere protetto.
Le Forze dell'Ordine sono state costrette a fermare una donna di origini rumene di 46 anni accusata di maltrattare continuamente il marito, colpevole di non garantirle un tenore di vita abbastanza alto.
Da tempo infatti, il 47 enne sangiustese, viveva un vero e proprio inferno familiare. La donna aveva intrecciato una relazione con lui nella speranza di una svolta dal punto di vista economico. Quando però si è accorta che le sue attese rischiavano di andare deluse, ha deciso di prendersela con il coniuge.
Dopo un periodo di vessazioni sopportate in silenzio l'uomo non ce l'ha fatta più e di è rivolto ai Carabinieri. I militari dell'Arma sono intervenuti ieri sera, eseguendo un provvedimento di allontanamento della donna, che è stata denunciata in Procura per maltrattamenti in famiglia. Situazione insolita che ha segnato la fine di un incubo per l'uomo.
Non importa il sesso delle vittime, la violenza è sempre aberrante e spregevole per chi la commette.
Precisamente siamo a Monte San Giusto, paese di 7mila anime in provincia di Macerata. Qui, un uomo vessato dalla moglie chiama i Carabinieri per essere protetto.
Le Forze dell'Ordine sono state costrette a fermare una donna di origini rumene di 46 anni accusata di maltrattare continuamente il marito, colpevole di non garantirle un tenore di vita abbastanza alto.
Da tempo infatti, il 47 enne sangiustese, viveva un vero e proprio inferno familiare. La donna aveva intrecciato una relazione con lui nella speranza di una svolta dal punto di vista economico. Quando però si è accorta che le sue attese rischiavano di andare deluse, ha deciso di prendersela con il coniuge.
Dopo un periodo di vessazioni sopportate in silenzio l'uomo non ce l'ha fatta più e di è rivolto ai Carabinieri. I militari dell'Arma sono intervenuti ieri sera, eseguendo un provvedimento di allontanamento della donna, che è stata denunciata in Procura per maltrattamenti in famiglia. Situazione insolita che ha segnato la fine di un incubo per l'uomo.
Non importa il sesso delle vittime, la violenza è sempre aberrante e spregevole per chi la commette.
martedì 11 dicembre 2018
Bimba di 4 anni salva la mamma
Donna inglese salvata dalla figlioletta durante un importante attacco di fibromialgia.
È sicuramente una bimba coraggiosa, la piccola Kaitlyn, 4 anni che ha salvato la mamma chiamando il 999. La bimba era a casa con sua mamma Charlene, da anni affetta da fibromialgia, una patologia che provoca forti dolori cronici diffusi in tutto il corpo.
Quel giorno, la signora si è sentita male ben quattro volte, ma l'ultimo attacco è stato particolarmente forte, tanto che la piccola ha ritenuto necessario chiamare i soccorsi. La vicenda è avvenuta in Inghilterra, ad Askerswell, vicino a Dorchester nel Parsk.
L'unità del 999 fa sapere che la piccolina ha risposto perfettamente a tutte le domande dell'operatrice. Le ha spiegato che la mamma aveva già avuto quattro attacchi durante la giornata e quando le è stato domandato chi ci fosse in casa con lei, ha risposto:"Ci sono solo io. E un cane e un gattino". Solo per riuscire a trovare l'indirizzo corretto dell'abitazione c'è stata un po' più d'incertezza.
La bimba dicendo:"Bisogna andare giù per la grande collina e su dall'altra parte "; ha dato delle indicazioni un po' difficili da interpretare. Comunque la centralinista è riuscita ad intercettare l'indirizzo corretto da dove era partita la chiamata.
I soccorritori sono quindi giunti a destinazione e hanno salvato la mamma. La piccola Kaitlyn è stata bravissima e molto coraggiosa, il papà aveva fatto bene a spiegarle quali pulsanti schiacciare in caso di pericolo: 999 e poi il verde. I due genitori si dicono molto fieri della figlia, soprattutto la mamma che è stata proprio salvata dalla bimba di 4 anni.
lunedì 10 dicembre 2018
Il clima impazzito incide sulla salute mentale
In particolare l'aumento del caldo fa crescere ansia e depressione, lo dice una ricerca australiana.
I cambiamenti climatici non solo hanno ripercussioni sull'organismo, la natura in genere, ma si fanno sentire anche sul benessere psicologico delle persone. Una ricerca pubblicata sul Medical Journal of Australia rivela che addirittura, l'aumento delle temperature porta a maggiori livelli di stress, che in Australia, in casi estremi, ha portato a casi di suicidio.
Gli scienziati della Macquaire University di Sidney hanno identificato per la prima volta una relazione fra le temperature atmosferiche massime annuali e i suicidi, sia di uomini che di donne, in tutti gli stati e territori del Paese.
Paul Beggs, professore associato della Macquaire University commenta :"In Australia i giorni molto caldi hanno un effetto dannoso sull'intera popolazione equivalente a quello della disoccupazione. È stata anche per noi una rivelazione non era ancora stata identificata prima. L'associazione continua a crescere con l'ordine del tempo, e con l'espansione dei tropici.
Le ondate di caldo hanno un'ampia gamma di effetti sulle persone, aggravano lo stress, l'ansia e la depressione. Il caldo estremo è solo un aspetto di come il cambiamento climatico stia danneggiando la salute umana".
Certo, parlare ora di caldo eccessivo sembra anacronistico. Ma, il caldo estremo è appunto solo un aspetto dei cambiamenti climatici, come lo sono anche il freddo repentino o le piogge particolarmente copiose. Cambiamenti a cui gli organismi viventi non hanno avuto tempo di adattarsi.
Scoppia la Forest Bathing mania
Justin Bibier insegna, quando si ha bisogno di staccare la spina, non c'è niente di meglio che andare in un bosco, lontano da tutti. L'immersione nei boschi porta un'incredibile ventata di benefici.
Il primo a parlare di Forest Bathing fu lo scrittore Henry David Thoreau autore del romanzo naturalistico Wolden e che dedicò due anni della sua vita dal 1845 al 1847, alla ricerca di sé e di una relazione con la natura attraverso le "immersioni nei boschi per staccare da tutto".
Oggi invece, sono molte le star che hanno riscoperto questa solitaria pratica e tra essi, si fa portavoce, il cantante Justin Bieber. Come testimonia il suo profilo Instagram, una delle sue attività preferite è proprio perdersi nel verde dei boschi americani. Per molti, andare per i boschi è diventato uno stile di viaggio e di vita con sfumature quasi terapeutiche. Così, nelle metropoli di mezzo mondo si stanno diffondendo progetti di Foreste Urbane, tanto che il 2018 ha visto la nascita del primo Forum Mondiale sulle Foreste Urbane che si tenne a Mantova dal 28 Novembre al 1 Dicembre. A presentare c'era Stefano Basi, architetto del Bosco Verticale di Milano. Non a caso il simposio di è tenuto in Italia. Il Belpaese è ricchissimo di queste "cliniche salutari" a cielo aperto. Per esempio, solo il Trentino Alto Adige è coperto per il 50% da foreste con 114 tipi di bosco.
Ma questa buona usanza si pratica da anni anche in Giappone dove lo Shinrin Yokee (bagno nella foresta), viene addirittura incoraggiato dal governo per contenere i livelli di stress nella popolazione, espandere i propri sensi nella natura e rallentare il ritmo. D'accordo anche l'associazione psicologici che riconoscono nel camminare nei boschi una miriade di benefici per la salute. Poi, per esempio, sulla costa orientale dell'Australia è molto diffusa la Forest Theraphy.
La cura a tutti i malesseri della vita moderna esiste ed è colorata dalle mille sfumature di verde dei boschi
venerdì 7 dicembre 2018
Prendono un gatto anziano pensando stesse per morire: le amorevoli cure della famiglia lo fanno vivere altri 1640 giorni
Chester un gatto di 18 anni s'era abbandonato davanti l'auto di una donna, sembrava stesse per morire, invece di vita ne ha vissuta un'altra.
Si dice che ogni gatto abbia in media "7vite", ma la 2° vita di Chester, un anziano gatto, è cominciata quando un automobilista, davanti a cui il felino 18 enne si era sdraiato, l'ha preso e portato al Baltimore Animal Rescue & Care Shelter, un rifugio per animali nel Maryland.
Quello che sembrava l'ultimo gesto, la resa del gatto, forse troppo anziano per vivere è risultato invece il punto di svolta. Il micio aveva incontrato Heather Garner e la sua famiglia. Chester stava messo davvero male.
Aveva un'infezione alle alte vie respiratorie, era molto magro e privo di pelo, starnutiva in continuazione e aveva un'abrasione sul viso. I signori Garner erano consapevoli delle condizioni fisiche del micio e della sua età, ma nonostante tutto l'hanno preso come una "adozione del cuore". Volevano dargli l'opportunità di essere l'animale domestico di qualcuno. E dargli, anche se fosse stato solo per un breve periodo, tanto affetto.
La signora Garner ricorda:"Onestamente, non pensavamo che Chester sarebbe stato con noi per più di una settimana o due. Ma ce l'ha fatta per festeggiare il suo 19 esimo compleanno con noi ...e poi il suo 20 esimo compleanno, e il suo 21 esimo compleanno...e il suo 22esimo".
Con la nuova famiglia Chester ha avuto la sua nuova vita, ricca di amore; sono state proprio le cure a farlo vivere ancora e a dargli una nuova vita che è durata fino a tre mesi prima del suo 23esimo compleanno, quando la famiglia lo ha trovato privo di vita, dopo 1640 giorni.
Si dice che ogni gatto abbia in media "7vite", ma la 2° vita di Chester, un anziano gatto, è cominciata quando un automobilista, davanti a cui il felino 18 enne si era sdraiato, l'ha preso e portato al Baltimore Animal Rescue & Care Shelter, un rifugio per animali nel Maryland.
Quello che sembrava l'ultimo gesto, la resa del gatto, forse troppo anziano per vivere è risultato invece il punto di svolta. Il micio aveva incontrato Heather Garner e la sua famiglia. Chester stava messo davvero male.
Aveva un'infezione alle alte vie respiratorie, era molto magro e privo di pelo, starnutiva in continuazione e aveva un'abrasione sul viso. I signori Garner erano consapevoli delle condizioni fisiche del micio e della sua età, ma nonostante tutto l'hanno preso come una "adozione del cuore". Volevano dargli l'opportunità di essere l'animale domestico di qualcuno. E dargli, anche se fosse stato solo per un breve periodo, tanto affetto.
La signora Garner ricorda:"Onestamente, non pensavamo che Chester sarebbe stato con noi per più di una settimana o due. Ma ce l'ha fatta per festeggiare il suo 19 esimo compleanno con noi ...e poi il suo 20 esimo compleanno, e il suo 21 esimo compleanno...e il suo 22esimo".
Con la nuova famiglia Chester ha avuto la sua nuova vita, ricca di amore; sono state proprio le cure a farlo vivere ancora e a dargli una nuova vita che è durata fino a tre mesi prima del suo 23esimo compleanno, quando la famiglia lo ha trovato privo di vita, dopo 1640 giorni.
Le clogs: le scarpe femministe del nuovo millennio
O si odiano o si amano. Questi zoccoli sono il trand della stagione, tornati di gran tendenza, si fanno portavoce del movimento femminista.
In verità gli uomini le odiano e le donne le amano, tanto da elevarle a simbolo femminista. Sono le calzature iconiche di una certa cultura a cavallo tra gli anni '60 e '70, ed ora sono tornate prepotentemente in auge, le clogs sono di grande tendenza. Sono le scarpe più gettonate del momento, forse non bellissime esteticamente, ma tremendamente comode, inoltre suscitano nell'immaginario collettivo il ricordo del folklore olandese.
Nell'industria di moda sono diventate invece il nuovo oggetto del desiderio all'insegna della logomania. È un successo così eclatante che è stato addirittura coniato il termine "The clogerati", per indicare le ragazze che rivendicano i diritti delle donne a colpi di clogs.
Queste calzature nascono in Olanda nel XVI secolo, ottenute con pelle e legno e variavano da regione a regione del Paese poi Maria Grazia Chiuri , direttore creativo della womenswear della maison parigina, le ha riproposte sulla passerella autunnale di Dior. Così, più "brutte" che mai, le clogs si sono affermate sul palcoscenico mondiale, diventando il punto di forza del Dior quake, termine preso in prestito dalla direttrice Diana Vreeland (storica direttrice di Vogue Usa ), che introdusse il termine youth quake durante gli anna Settanta per indicare l'attivismo delle generazioni del tempo.
Insomma, non solo moda, ma anche fini politici e ideologici per queste scarpe che anche se non bellissime continuano a camminare per le vie del mondo.
In verità gli uomini le odiano e le donne le amano, tanto da elevarle a simbolo femminista. Sono le calzature iconiche di una certa cultura a cavallo tra gli anni '60 e '70, ed ora sono tornate prepotentemente in auge, le clogs sono di grande tendenza. Sono le scarpe più gettonate del momento, forse non bellissime esteticamente, ma tremendamente comode, inoltre suscitano nell'immaginario collettivo il ricordo del folklore olandese.
Nell'industria di moda sono diventate invece il nuovo oggetto del desiderio all'insegna della logomania. È un successo così eclatante che è stato addirittura coniato il termine "The clogerati", per indicare le ragazze che rivendicano i diritti delle donne a colpi di clogs.
Queste calzature nascono in Olanda nel XVI secolo, ottenute con pelle e legno e variavano da regione a regione del Paese poi Maria Grazia Chiuri , direttore creativo della womenswear della maison parigina, le ha riproposte sulla passerella autunnale di Dior. Così, più "brutte" che mai, le clogs si sono affermate sul palcoscenico mondiale, diventando il punto di forza del Dior quake, termine preso in prestito dalla direttrice Diana Vreeland (storica direttrice di Vogue Usa ), che introdusse il termine youth quake durante gli anna Settanta per indicare l'attivismo delle generazioni del tempo.
Insomma, non solo moda, ma anche fini politici e ideologici per queste scarpe che anche se non bellissime continuano a camminare per le vie del mondo.
giovedì 6 dicembre 2018
Prova esperienza in deltaplano, il pilota non lo aggancia e rimane per tutto il tempo aggrappato con le mani
Il malcapitato turista arrivato in Svizzera per una nuova avventura sportiva, ha postato l'incredibile esperienza su Youtube.
Era il primo giorno di un indimenticabile vacanza in Svizzera. E sicuramente Chris Grisky quel volo in deltaplano se lo ricorderà per sempre. Insieme alla moglie, l'uomo aveva deciso di provare a volare in tandem con il deltaplano, sopra le valli di Interlaken. Per una sfortunata svista l'istruttore si è dimenticato di agganciare l'imbracatura di Chris nel mezzo, prima del decollo.
Così appena i due hanno staccato i piedi da terra, il turista si è ritrovato sospeso in aria, senza nessuna sicurezza agganciato al deltaplano solo con le sue mani. Per non cadere nel vuoto, Chris si è dovuto aggrappare alla barra di controllo e al pilota con tutte le sue forze, mentre l'istruttore lo teneva per l'imbracatura.
L'intera esperienza del volo è stata caricata su Youtube dal diretto interessato, finisce proprio a pochi metri da terra, quando il turista si è lasciato cadere.
L'uomo ha riportato una frattura a un polso e la rottura del tendine, ma non sembra che l'episodio l'abbia particolarmente traumatizzato:"Proverò nuovamente a volare con il deltaplano", commenta.
Perdonato anche il pilota, che comunque avrebbe fatto tutto il possibile per atterrare velocemente e che avrebbe pilotato tutto il tempo con una mano sola, tenendo con l'altra l'imbracatura del turista.
Era il primo giorno di un indimenticabile vacanza in Svizzera. E sicuramente Chris Grisky quel volo in deltaplano se lo ricorderà per sempre. Insieme alla moglie, l'uomo aveva deciso di provare a volare in tandem con il deltaplano, sopra le valli di Interlaken. Per una sfortunata svista l'istruttore si è dimenticato di agganciare l'imbracatura di Chris nel mezzo, prima del decollo.
Così appena i due hanno staccato i piedi da terra, il turista si è ritrovato sospeso in aria, senza nessuna sicurezza agganciato al deltaplano solo con le sue mani. Per non cadere nel vuoto, Chris si è dovuto aggrappare alla barra di controllo e al pilota con tutte le sue forze, mentre l'istruttore lo teneva per l'imbracatura.
L'intera esperienza del volo è stata caricata su Youtube dal diretto interessato, finisce proprio a pochi metri da terra, quando il turista si è lasciato cadere.
L'uomo ha riportato una frattura a un polso e la rottura del tendine, ma non sembra che l'episodio l'abbia particolarmente traumatizzato:"Proverò nuovamente a volare con il deltaplano", commenta.
Perdonato anche il pilota, che comunque avrebbe fatto tutto il possibile per atterrare velocemente e che avrebbe pilotato tutto il tempo con una mano sola, tenendo con l'altra l'imbracatura del turista.
La patente diventa un'app
Presto sparirà la patente di guida cartacea, tutti i dati saranno disponibili su una comoda applicazione.
Anche nel caso della patente, la versione cartacea sta andando in pensione. Al suo posto si sta facendo largo un'app mobile che renderà superfluo l'uso del supporto tradizionale. Il Paese guida che per primo ha adottato l'idea è la Danimarca, dove si stabilisce che dal 2020 non sarà più in uso il supporto fisico. L'esigenza è nata per arginare le trafile burocratiche per i rinnovi e i controlli delle autorità. In contemporanea una manovra simile verrà applicata anche per le tessere sanitarie.
Il processo di digitalizzazione dei documenti provvederà l'adozione della cosiddetta patente elettronica. Dopo la carta d'identità elettronica l'Europa punta ad uno standard unico che dematerializzi il cartaceo una volta per tutte. Patente e tessera sanitaria diventeranno un'applicazione.
L'innovazione avverrà per gradi. Inizialmente sistemi plastici ed applicazioni viaggeranno coesi, per poi lasciare spazio esclusivamente allo standard unico digitale.
In Danimarca sono già avanti ed è in corso l'applicazione di un sistema davvero rivoluzionario che sostituisce l'accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione con codice personale e impronta digitale. Il funzionamento della nuova app viene esplicato dal Ministero delle Finanze danese.
Tutto è abbastanza intuitivo e semplice. Si registra il documento in digitale, si attingono le credenziali di accesso e si effettua il log-in al profilo. Basta inserire i dati ed autenticarsi con il lettore per le impronte. A questo punto abbiamo la nostra patente. Il gioco è fatto e addio alle file interminabili.
Anche nel caso della patente, la versione cartacea sta andando in pensione. Al suo posto si sta facendo largo un'app mobile che renderà superfluo l'uso del supporto tradizionale. Il Paese guida che per primo ha adottato l'idea è la Danimarca, dove si stabilisce che dal 2020 non sarà più in uso il supporto fisico. L'esigenza è nata per arginare le trafile burocratiche per i rinnovi e i controlli delle autorità. In contemporanea una manovra simile verrà applicata anche per le tessere sanitarie.
Il processo di digitalizzazione dei documenti provvederà l'adozione della cosiddetta patente elettronica. Dopo la carta d'identità elettronica l'Europa punta ad uno standard unico che dematerializzi il cartaceo una volta per tutte. Patente e tessera sanitaria diventeranno un'applicazione.
L'innovazione avverrà per gradi. Inizialmente sistemi plastici ed applicazioni viaggeranno coesi, per poi lasciare spazio esclusivamente allo standard unico digitale.
In Danimarca sono già avanti ed è in corso l'applicazione di un sistema davvero rivoluzionario che sostituisce l'accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione con codice personale e impronta digitale. Il funzionamento della nuova app viene esplicato dal Ministero delle Finanze danese.
Tutto è abbastanza intuitivo e semplice. Si registra il documento in digitale, si attingono le credenziali di accesso e si effettua il log-in al profilo. Basta inserire i dati ed autenticarsi con il lettore per le impronte. A questo punto abbiamo la nostra patente. Il gioco è fatto e addio alle file interminabili.
mercoledì 5 dicembre 2018
L'olio extra vergine di oliva è ufficialmente un farmaco
Altro che alimento! L'oro giallo prodotto dalla terra italica è ufficialmente un medicinale.
Noi italiani e tutti gli estimatori dell'olio extra vergine di oliva, l'abbiamo sempre saputo. Perché grazie a tutte le numerose proprietà, sostanze e grassi buoni di cui è costituito l'olio, è a tutti gli effetti un super food, ossia uno di quegli alimenti che fanno bene alla salute e che garantiscono una vita più lunga e lontana dalle malattie.
È cosa nota che tra i grassi alimentari quello dell'olio evo è praticamente il più sano e adatto non solo a condire ed impreziosire ogni pietanza, ma anche a disinfiammare l'organismo, ammorbidire l'intestino e apportare diversi benefici persino al cervello.
Per questi motivi, la Food and Drug Admistration (FDA), l'ente americano che vigila sulla regolamentazione dei prodotti di tipo alimentare e farmacurativo ha deciso di cambiare classificazione d'uso all'oro giallo delle terre italiche, considerandolo più che un alimento un vero e proprio medicinale. Infatti, le sue proprietà gli consentono di aiutare e prevenire malattie di tipo cardiovascolare, deficit cognitivi nelle persone anziane e problemi di salute di tipo infiammatorio, come ad esempio il cancro alle mammelle.
Ma affinché le sue proprietà possano essere esaltate al meglio, come per ogni medicinale che si rispetti, si devono seguire alcune regole: il consumo di olio di oliva deve derivare solo da oli di tipo extra vergine che devono essere crudi e curati a freddo. La loro media giornaliera è di circa due cucchiaini al giorno che vanno consumati il più possibile a crudo. È necessario conservarlo ad una temperatura che va dai 13 ai 18 gradi ed in contenitori puliti da tenere in posti lontani da fonti di luce.
Scopre di essere malato e diventa spacciatore
Sembra la trama di Breaking Bad, invece è la storia, vera, di un pensionato 61enne che s'improvvisa pusher. Preso con 15grammi grammi di cocaina e 2000 euro.
Al quanto singolare la risposta di un 61enne lombardo a cui viene diagnosticata una brutta malattia. Lui invece di vivere ogni giorno come fosse l'ultimo, arrendersi alla depressione o vivere ogni momento coccolato dall'amore dei suoi cari, diventa un pusher. Così, il pensionato di Ravetta si è messo a spacciare droga. La storia sembra proprio quella della nota serie tv "Breaking Bad". Solo che a differenza del personaggio del piccolo schermo, Walter White, l'obiettivo del pensionato bergamasco era quello di mettere da parte soldi da lasciare in eredità ai parenti.
La nuova carriera del pensionato è durata, per fortuna, davvero poco. Grazie ad una soffiata i Carabinieri di Clusano è stato fermato e trovato in possesso di diverse dosi di cocaina. Altre ne sono state trovate durante la perquisizione della casa e della vicina legnaia. In tutto il 61enne aveva con sé una quindicina di grammi e quasi 2000 euro.
Processato per direttissima, ha spiegato la situazione ai giudici: oltre all'eredità, i soldi dello spaccio sarebbero serviti per pagare il funerale. Salvo scoprire che, per sua fortuna, la malattia era curabile. L'arresto è stato convalidato ma l'uomo è stato liberato, in attesa della sentenza che dovrebbe arrivare a metà Gennaio.
Forse il 61enne italiano era un fervido fan della serie tv e puntando tutto sui diversi gusti televisivi dei Carabinieri ha sfruttato le sue, per fortuna, non pessime condizioni di salute.
martedì 4 dicembre 2018
Bambino scrive lettera al papà in Paradiso, la Royal Mail gli risponde
"È stato davvero difficile evitare stelle e altri oggetti galattici sulla strada per il Paradiso"; così il servizio postale britannico ha risposto al piccolo Jase rimasto orfano di padre.
Jase Hyndmon, un bambino di 7 anni originario del West Lothan, ha mandato una lettera al padre, destinazione Paradiso. James, il papà del piccolo, è morto nel Maggio 2014. D'allora Jase e sua sorella Neive, di 10 anni, non dimenticano mai di mandargli un "pensiero" per il compleanno, sebbene indirizzato ad una destinazione molto lontana.
Quest'anno però l'attesa del piccolino è stata riscaldata dalla inaspettata risposta del Royal Mail. Il servizio postale di Sua Maestà ha assicurato al piccolo che il biglietto era stato consegnato correttamente nonostante il difficile viaggio. "Volevo solo cogliere questa opportunità per contattarti e spiegarti come siamo riusciti a consegnare la tua lettera a tuo padre in Paradiso", si legge nella missiva recapitata al bambino da Sean Milligan del Royal Mail.
Il funzionario postale ha inoltre aggiunto:"È stato davvero difficile evitare stelle e altri oggetti galattici sulla strada per il Paradiso. Continuerò a fare tutto il possibile per garantire che le tue lettere siano consegnate in Paradiso in tutta sicurezza".
La risposta del servizio postale britannico è stata pubblicata su Facebook e il post della lettera del Royal Mail a Jase è stata condivisa più di di 200mila volte.
Non c'è gesto più nobile che restituire il sorriso ad un bambino, e la Royal Mail si è dimostrato all'altezza.
Jase Hyndmon, un bambino di 7 anni originario del West Lothan, ha mandato una lettera al padre, destinazione Paradiso. James, il papà del piccolo, è morto nel Maggio 2014. D'allora Jase e sua sorella Neive, di 10 anni, non dimenticano mai di mandargli un "pensiero" per il compleanno, sebbene indirizzato ad una destinazione molto lontana.
Quest'anno però l'attesa del piccolino è stata riscaldata dalla inaspettata risposta del Royal Mail. Il servizio postale di Sua Maestà ha assicurato al piccolo che il biglietto era stato consegnato correttamente nonostante il difficile viaggio. "Volevo solo cogliere questa opportunità per contattarti e spiegarti come siamo riusciti a consegnare la tua lettera a tuo padre in Paradiso", si legge nella missiva recapitata al bambino da Sean Milligan del Royal Mail.
Il funzionario postale ha inoltre aggiunto:"È stato davvero difficile evitare stelle e altri oggetti galattici sulla strada per il Paradiso. Continuerò a fare tutto il possibile per garantire che le tue lettere siano consegnate in Paradiso in tutta sicurezza".
La risposta del servizio postale britannico è stata pubblicata su Facebook e il post della lettera del Royal Mail a Jase è stata condivisa più di di 200mila volte.
Non c'è gesto più nobile che restituire il sorriso ad un bambino, e la Royal Mail si è dimostrato all'altezza.
6 adolescenti su 10 soffrono di mal di testa
Allerta da parte dei pediatri: la maggior parte dei ragazzini soffre di mal di testa. Soprattutto associato con l'andare a scuola.
Un'indagine "Adolescenti e Stili di Vita", in collaborazione con la Società Italiana di Medicina ha gettato una luce sui nuovi disagi che colpiscono i giovani. Si è scoperto che il 60% degli adolescenti soffre di mal di testa, spesso è associato con l'andare a scuola e con l'assunzione di farmaci senza controllo medico. Per molti di essi, il 15% il disturbo si verifica 2 volte alla settimana.
L'indagine è stata condotta su un campione nazionale di 2.654 studenti delle superiori. Il 40% dei giovani intervistati, il dolore è forte o molto forte. Ma più della metà (57%) di chi soffre spesso di cefalea non ne ha mai parlato con il proprio medico e il 45% usa abitualmente farmaci anche fuori dal controllo medico.
I giovani intervistati hanno spiegato il mal di testa con l'utilizzo prolungato di computer o smartphone, e a causa di stress emotivi, la vista, per le ragazze è il ciclo mestruale. Solo raramente è una scusa per sottrarsi ad un'interrogazione, nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo reale ed è diffusissima a scuola.
Alberto Verratti, direttore della Clinica Pediatrica dell'Università dell'Aquila spiega:"Tra le due cose non ci può essere un rapporto clinico di causa-effetto; ma è una coincidenza da non sottovalutare per cercare di individuare gli strumenti più adatti a prevenire o a curare la cefalea".
L'adolescenza è rinomato per essere un periodo della vita tumultuoso, peccato che i giovani di oggi lo vivano in modo particolarmente stressante.
Un'indagine "Adolescenti e Stili di Vita", in collaborazione con la Società Italiana di Medicina ha gettato una luce sui nuovi disagi che colpiscono i giovani. Si è scoperto che il 60% degli adolescenti soffre di mal di testa, spesso è associato con l'andare a scuola e con l'assunzione di farmaci senza controllo medico. Per molti di essi, il 15% il disturbo si verifica 2 volte alla settimana.
L'indagine è stata condotta su un campione nazionale di 2.654 studenti delle superiori. Il 40% dei giovani intervistati, il dolore è forte o molto forte. Ma più della metà (57%) di chi soffre spesso di cefalea non ne ha mai parlato con il proprio medico e il 45% usa abitualmente farmaci anche fuori dal controllo medico.
I giovani intervistati hanno spiegato il mal di testa con l'utilizzo prolungato di computer o smartphone, e a causa di stress emotivi, la vista, per le ragazze è il ciclo mestruale. Solo raramente è una scusa per sottrarsi ad un'interrogazione, nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo reale ed è diffusissima a scuola.
Alberto Verratti, direttore della Clinica Pediatrica dell'Università dell'Aquila spiega:"Tra le due cose non ci può essere un rapporto clinico di causa-effetto; ma è una coincidenza da non sottovalutare per cercare di individuare gli strumenti più adatti a prevenire o a curare la cefalea".
L'adolescenza è rinomato per essere un periodo della vita tumultuoso, peccato che i giovani di oggi lo vivano in modo particolarmente stressante.
lunedì 3 dicembre 2018
La tv russa spiega come vivere bene con poco. Per esempio ci si può lavare con l'acqua sporca
Una famiglia di 5 persone si lamentava perché non arrivava a fine mese. Il Primo Canale nazionale televisivo russo, la prende a cuore.
In una famiglia comunissima, con tre figli a carico, i buongiorno sono sempre tutti diversi e ognuno portatore di una novità, ma quando in un mese si spendono solo per il cibo 400 euro, non è detto che siano tutti facili.
La storia arriva all'ammiraglia della tv russa, il Primo Canale nazionale, che l'affida al programma "Buongiorno" che mette a disposizione della famiglia, un esperto di economia che gli spiegherà che con quella cifra non solo si può campare benissimo, ma si può mettere da parte anche qualche spicciolo.
L'esperto consiglia: 1) meglio non portare i bimbi fare la spesa; perché potrebbero voler comprare giocattoli o dolci. Ma se proprio li dovete portare è assolutamente vietato prendere un carrello, poiché (non solo i bimbi) tendono a riempirlo. Prendere solo un cestino, dove entra poca roba. Prendere solo frutta e verdura dagli scaffali più bassi, dove si trovano i prodotti di terza scelta, più economici. Assolutamente vietato comprare salumi di ogni genere, meglio comprare un pezzo di carne che costa meno e si può usare per fare le salsicce in casa.
Visto che siamo sotto Natale, gli addobbi per l'albero dovrebbero essere esclusivamente in legno poiché non si rompono e durano più a lungo. Mentre la signora di casa dovrebbe andare dal parrucchiere solo nei giorni feriali e solo di mattina presto, quando c'è il 20% di sconto sulle acconciature.
Altri accorgimenti potrebbero essere riempire un termos di acqua calda per essere pronta all'occorrenza, per tutta la giornata e senza dover accendere in ogni momento la caldaia. Fare le lavatrici solo la notte, e segue poi il suggerimento più strambo, cioè quello di fare la barba "all'inglese", ossia riempire d'acqua il lavabo d chiuderlo con il tappo; con l'acqua raccolta prima si fa la barba e poi ci si lava. Infine si potrebbero accendere candele al posto della luce.
Questi i suggerimenti. Molti telespettatori hanno commentato con un lapidario "così torniamo al Medioevo", ma se proprio si vuole risparmiare a qualcosa dovranno pur rinunciare. Peccato che sia proprio l'igiene personale.
In una famiglia comunissima, con tre figli a carico, i buongiorno sono sempre tutti diversi e ognuno portatore di una novità, ma quando in un mese si spendono solo per il cibo 400 euro, non è detto che siano tutti facili.
La storia arriva all'ammiraglia della tv russa, il Primo Canale nazionale, che l'affida al programma "Buongiorno" che mette a disposizione della famiglia, un esperto di economia che gli spiegherà che con quella cifra non solo si può campare benissimo, ma si può mettere da parte anche qualche spicciolo.
L'esperto consiglia: 1) meglio non portare i bimbi fare la spesa; perché potrebbero voler comprare giocattoli o dolci. Ma se proprio li dovete portare è assolutamente vietato prendere un carrello, poiché (non solo i bimbi) tendono a riempirlo. Prendere solo un cestino, dove entra poca roba. Prendere solo frutta e verdura dagli scaffali più bassi, dove si trovano i prodotti di terza scelta, più economici. Assolutamente vietato comprare salumi di ogni genere, meglio comprare un pezzo di carne che costa meno e si può usare per fare le salsicce in casa.
Visto che siamo sotto Natale, gli addobbi per l'albero dovrebbero essere esclusivamente in legno poiché non si rompono e durano più a lungo. Mentre la signora di casa dovrebbe andare dal parrucchiere solo nei giorni feriali e solo di mattina presto, quando c'è il 20% di sconto sulle acconciature.
Altri accorgimenti potrebbero essere riempire un termos di acqua calda per essere pronta all'occorrenza, per tutta la giornata e senza dover accendere in ogni momento la caldaia. Fare le lavatrici solo la notte, e segue poi il suggerimento più strambo, cioè quello di fare la barba "all'inglese", ossia riempire d'acqua il lavabo d chiuderlo con il tappo; con l'acqua raccolta prima si fa la barba e poi ci si lava. Infine si potrebbero accendere candele al posto della luce.
Questi i suggerimenti. Molti telespettatori hanno commentato con un lapidario "così torniamo al Medioevo", ma se proprio si vuole risparmiare a qualcosa dovranno pur rinunciare. Peccato che sia proprio l'igiene personale.
La rivoluzione dell'età: l'anzianità comincia a 75 anni
Il Congresso Nazionale della Società Italiana di Geratologia e Geriatria sancisce che ora si è anziani a 75 anni.
Per ognuna la vecchiaia è soggettiva, in alcuni è già presente da subito, negli atteggiamenti, nel modo di porsi o di affrontare la vita, per altri è più lenta e segue un andamento più naturale, per altri sembra non arrivare mai. Soprattutto ora che è cambiata la società, cambia l'anzianità.
Per ognuna la vecchiaia è soggettiva, in alcuni è già presente da subito, negli atteggiamenti, nel modo di porsi o di affrontare la vita, per altri è più lenta e segue un andamento più naturale, per altri sembra non arrivare mai. Soprattutto ora che è cambiata la società, cambia l'anzianità.
Dal 30 Novembre 2018, a Roma, durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Geratologia e Geriatria (Sigg), si è ufficialmente sancito che si è anziani dai 75 anni in su.
Un 65 enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45 enne di 50 anni fa. E un 75 enne quella di un individuo che aveva 55anni nel 1880.
Il professor Niccolò Marchionni, ordinario dell'Università di Firenze e direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell'Ospedale Careggi spiega:"Oggi alziamo l'asticella dell'età a una soglia dettata dalle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato.
Il professor Niccolò Marchionni, ordinario dell'Università di Firenze e direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell'Ospedale Careggi spiega:"Oggi alziamo l'asticella dell'età a una soglia dettata dalle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato.
I dati demografici ci dicono che in Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa 20anni rispetto alla prima decade drl 1900. Non solo, larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie per l'effetto ritardato dello sviluppo di malattie e dell'età della morte".
E obiettivo dei geriatri è dare una definizione dinamica del concetto di "anzianità" che oggi si adatta alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche. Senza dimenticare che scientificamente si è anziani quando si ha un'aspettativa media di vita di 10 anni. Le attuali statistiche dicono che la longevità delle donne è di media di 85 anni contro gli 82-83 per gli uomini.
Ma se l'età dipende dalle aspettative di vita, il segreto allora risiede tutto nel mantenersi giovani dentro.
E obiettivo dei geriatri è dare una definizione dinamica del concetto di "anzianità" che oggi si adatta alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche. Senza dimenticare che scientificamente si è anziani quando si ha un'aspettativa media di vita di 10 anni. Le attuali statistiche dicono che la longevità delle donne è di media di 85 anni contro gli 82-83 per gli uomini.
Ma se l'età dipende dalle aspettative di vita, il segreto allora risiede tutto nel mantenersi giovani dentro.
venerdì 30 novembre 2018
Gatto cieco viene accompagnato da cane guida
Mamma gatta abbandona i suoi due cuccioli perché nati ciechi, uno viene adottato da un cane.
La Human Society di Jacksonville in Florida, ha trovato due gattini, un maschio ed una femmina tre giorni dopo la nascita. Ad entrambi non si erano sviluppati correttamente gli occhi e per questo la loro mamma li aveva abbandonati. Entrambi sono stati curati e coccolati per due settimane, poi la signora Bryanna Rosario di Miami, ha visto la foto di Lime, il gattino cieco, molto simile al suo Lemon, gatto con lo stesso colore di pelliccia, scomparso prematuramente a causa di problemi di cuore; ha deciso di andare a prenderlo. Dopo dieci ore di macchina Lime era nella sua nuova casa.
Ad accoglierlo festante ha trovato pure Letty un cagnone dal gran cuore che è diventato la sua guida. Il cane non lo lascia mai solo e veglia sul carattere peperino ed intrepido del felino. Letty lo segue ovunque evitando che si cacci in qualche guaio, permettendogli di vedere attraverso i suoi occhi.
Lime sembra aver superato il trauma ed è diventato quindi un gattino fiducioso, coraggioso e giocherellone, mentre Letty ha trovato un insolito compagno di giochi. Li chiamano cani o animali, eppure hanno così tanto da insegnarci!
La Human Society di Jacksonville in Florida, ha trovato due gattini, un maschio ed una femmina tre giorni dopo la nascita. Ad entrambi non si erano sviluppati correttamente gli occhi e per questo la loro mamma li aveva abbandonati. Entrambi sono stati curati e coccolati per due settimane, poi la signora Bryanna Rosario di Miami, ha visto la foto di Lime, il gattino cieco, molto simile al suo Lemon, gatto con lo stesso colore di pelliccia, scomparso prematuramente a causa di problemi di cuore; ha deciso di andare a prenderlo. Dopo dieci ore di macchina Lime era nella sua nuova casa.
Ad accoglierlo festante ha trovato pure Letty un cagnone dal gran cuore che è diventato la sua guida. Il cane non lo lascia mai solo e veglia sul carattere peperino ed intrepido del felino. Letty lo segue ovunque evitando che si cacci in qualche guaio, permettendogli di vedere attraverso i suoi occhi.
Lime sembra aver superato il trauma ed è diventato quindi un gattino fiducioso, coraggioso e giocherellone, mentre Letty ha trovato un insolito compagno di giochi. Li chiamano cani o animali, eppure hanno così tanto da insegnarci!
Bistrani: il primo bistrot gestito da ragazzi autistici
A Torino un ex bisca clandestina viene reindirizzata a Bistrot. Il locale è gestito da sei ragazzi autistici. La Onlus "Autismo e Società" dichiara:"Così escono dal guscio".
In quelle mura scommesse e gioco d'azzardo erano di casa. Dove ora sorge il Bistrani, prima c'era una bisca clandestina, ma la scommessa più temeraria l'hanno vinta i sei ragazzi autistici che l'hanno trasformata in un cafè. Hanno tutti tra i 20 e i 30 anni e rientrano nell'ambito del progetto "Autismo e Società". Il vicepresidente della onlus Massimo Aureli spiega che sono "Lavoratori onesti e affidabili, le aziende si preparino ad accoglierli".
Anche dal punto di vista terapeutico è già una vittoria. I ragazzi mostrano i primi segnali di apertura al mondo. Per esempio, Marcello sorride mentre fa il caffè e anche il cameriere, affetto da mutismo selettivo, è ben predisposto verso i clienti.
Il lavoro è fonte di gratificazione che fa emergere le capacità nascoste e le difficoltà ad esprimersi di questi giovani che attraverso questo percorso virtuoso e protetto, emergono e vengono superate.
Anche i clienti restano positivamente colpiti da come questi ragazzi particolari lavorano. Tutto il quartiere Aurora, dove il locale è ubicato ha accolto i ragazzi con affetto. Hanno apprezzato il tentativo di riqualificazione dell'ex bisca. È cambiato anche il paesaggio del luogo. Prima il quartiere era diviso in due dalla linea ferroviaria per Milano e, ora che i binari sono stati interrotti è spuntato un lungo viale. Ad impreziosire il tutto c'è il Bistrani, un caffè moderno e carino dove il piatto forte è la Rosetta e la competenza dei suoi impiegati.
In quelle mura scommesse e gioco d'azzardo erano di casa. Dove ora sorge il Bistrani, prima c'era una bisca clandestina, ma la scommessa più temeraria l'hanno vinta i sei ragazzi autistici che l'hanno trasformata in un cafè. Hanno tutti tra i 20 e i 30 anni e rientrano nell'ambito del progetto "Autismo e Società". Il vicepresidente della onlus Massimo Aureli spiega che sono "Lavoratori onesti e affidabili, le aziende si preparino ad accoglierli".
Anche dal punto di vista terapeutico è già una vittoria. I ragazzi mostrano i primi segnali di apertura al mondo. Per esempio, Marcello sorride mentre fa il caffè e anche il cameriere, affetto da mutismo selettivo, è ben predisposto verso i clienti.
Il lavoro è fonte di gratificazione che fa emergere le capacità nascoste e le difficoltà ad esprimersi di questi giovani che attraverso questo percorso virtuoso e protetto, emergono e vengono superate.
Anche i clienti restano positivamente colpiti da come questi ragazzi particolari lavorano. Tutto il quartiere Aurora, dove il locale è ubicato ha accolto i ragazzi con affetto. Hanno apprezzato il tentativo di riqualificazione dell'ex bisca. È cambiato anche il paesaggio del luogo. Prima il quartiere era diviso in due dalla linea ferroviaria per Milano e, ora che i binari sono stati interrotti è spuntato un lungo viale. Ad impreziosire il tutto c'è il Bistrani, un caffè moderno e carino dove il piatto forte è la Rosetta e la competenza dei suoi impiegati.
giovedì 29 novembre 2018
Sbaglia l'atterraggio di 50 km, il pilota si era addormentato
Si è addormentato in volo e ha sbagliato l'atterraggio di 50 chilometri. L'Australian Transport Safety Bureau apre un'indagine sul volo charter. "Grave incidente operativo" ma l'aereo è atterrato in sicurezza.
L'episodio risale allo scorso 8 Novembre, ma il ricordo è ancora ben vivido nei passeggeri del volo charter che da Devonport in Tasmania, doveva raggiungere King Island.
I dati mostrano che il volo 6.21 è atterrato in sicurezza all'aeroporto di arrivo, vicino alla città di Currie, niente di particolare, se non fosse che l'aeroporto in cui doveva atterrare era un altro, a 46 km di distanza. Il motivo? L'Australian Transport Safety Bureau parla di "incapacità del pilota", poiché il pilota del volo si era addormentato mentre era ad alta quota a lavoro.
S'era addormentato mentre pilotava. Un incidente grave che per fortuna non ha avuto conseguenze tragiche.
È stata aperta un'indagine ma la stessa compagnia aerea Vortex Air non rilascia commenti. Se non ammettere che si è trattato di un "grave incidente operativo" su cui anche i suoi investigatori stanno lavorando per scrivere un rapporto finale previsto entro Marzo dell'anno prossimo.
Per fortuna, deviazione a parte, è andato tutto bene, ma bisognerà fare chiarezza sulla negligenza del pilota e di chi l'ha messo al posto di comando.
L'episodio risale allo scorso 8 Novembre, ma il ricordo è ancora ben vivido nei passeggeri del volo charter che da Devonport in Tasmania, doveva raggiungere King Island.
I dati mostrano che il volo 6.21 è atterrato in sicurezza all'aeroporto di arrivo, vicino alla città di Currie, niente di particolare, se non fosse che l'aeroporto in cui doveva atterrare era un altro, a 46 km di distanza. Il motivo? L'Australian Transport Safety Bureau parla di "incapacità del pilota", poiché il pilota del volo si era addormentato mentre era ad alta quota a lavoro.
S'era addormentato mentre pilotava. Un incidente grave che per fortuna non ha avuto conseguenze tragiche.
È stata aperta un'indagine ma la stessa compagnia aerea Vortex Air non rilascia commenti. Se non ammettere che si è trattato di un "grave incidente operativo" su cui anche i suoi investigatori stanno lavorando per scrivere un rapporto finale previsto entro Marzo dell'anno prossimo.
Per fortuna, deviazione a parte, è andato tutto bene, ma bisognerà fare chiarezza sulla negligenza del pilota e di chi l'ha messo al posto di comando.
Muoiono a poche ore di distanza: erano sposati da 62 anni
Benito e Rita, una coppia di Alessandria sono morti lo stesso giorno a distanza di poche ore. Lei è morta nella casa di famiglia, lui è morto poco dopo, prima di mezzanotte in un letto d'ospedale.
Non è riuscita a dividerli nemmeno la morte. Benito e Rita, coppia di Alessandria erano sposati da 62 anni. Lei aveva 85 anni ed è deceduta nella casa di famiglia, lui aveva 86 anni e il suo cuore ha smesso di battere poche ore dopo, prima di mezzanotte, in un letto d'ospedale.
Un amore d'altri tempi più forte di qualsiasi contingenza. Come ha ricordato il figlio durante la cerimonia funebre nella chiesa di San Pio V, lo stesso Benito in vita ha sempre detto che se sua moglie fosse morta prima di lui l'avrebbe seguita:"La loro è stata una lunga storia d'amore, 62 anni di matrimonio, 68 di conoscenza, vissuta con il pensiero fisso sul lavoro, dignità umana, il rispetto dei valori, che ci hanno trasmesso per tutta la vita incentrata sul lavoro, sui sacrifici, sulle difficoltà superate con il sorriso".
In vita, Benito Bruno ha lavorato per 30 anni alla provincia ed è stato vicepresidente dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi del servizio. Rita Porta invece, ha dedicato la sua vita alla crescita dei suoi figli Gianluca e Rossella. Il fatto che siano morti entrambi a poche ore di distanza la dice lunga sulla grande storia d'amore dei genitori.
Non è riuscita a dividerli nemmeno la morte. Benito e Rita, coppia di Alessandria erano sposati da 62 anni. Lei aveva 85 anni ed è deceduta nella casa di famiglia, lui aveva 86 anni e il suo cuore ha smesso di battere poche ore dopo, prima di mezzanotte, in un letto d'ospedale.
Un amore d'altri tempi più forte di qualsiasi contingenza. Come ha ricordato il figlio durante la cerimonia funebre nella chiesa di San Pio V, lo stesso Benito in vita ha sempre detto che se sua moglie fosse morta prima di lui l'avrebbe seguita:"La loro è stata una lunga storia d'amore, 62 anni di matrimonio, 68 di conoscenza, vissuta con il pensiero fisso sul lavoro, dignità umana, il rispetto dei valori, che ci hanno trasmesso per tutta la vita incentrata sul lavoro, sui sacrifici, sulle difficoltà superate con il sorriso".
In vita, Benito Bruno ha lavorato per 30 anni alla provincia ed è stato vicepresidente dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi del servizio. Rita Porta invece, ha dedicato la sua vita alla crescita dei suoi figli Gianluca e Rossella. Il fatto che siano morti entrambi a poche ore di distanza la dice lunga sulla grande storia d'amore dei genitori.
mercoledì 28 novembre 2018
In cielo la "cometa di Natale" è già visibile
Per il momento ha ancora una luce molto fioca, ma la luminosità della cometa 46P/Wirtanen andrà aumentando fino a metà Dicembre; quando si troverà alla minima distanza dal Sole e dalla Terra. Visibile anche tra il 24 e il 25 Dicembre.
È una cometa di Natale un po' atipica. Non solo è ansiosa di annunciare il lieto evento, ma la sua posizione così vicina, farà sì che la caratteristica "coda" rimanga nascosta dietro la chioma, eppure, alle porte del cielo sta arrivando 46P/Wirtanen, la cometa che attraverserà il cielo di Dicembre.
I più esperti l'hanno già scorta nella costellazione della Fornace, tra la Balena ed Eridano. Per ora è ancora molto fioca, un bagliore verdastro visibile solamente se si sceglie un luogo molto buio, con pochissimo inquinamento luminoso. Anche se di poco ha superato il limite di luminosità e quindi può essere vista a occhio nudo.
Con il passare dei giorni, dovrebbe diventare sempre più accessibile anche a chi ha l'occhio meno allenato poiché la sua intensità di luce andrà crescendo fino a metà Dicembre, quando toccherà il culmine e sarà anche particolarmente vicina al Sole e alla Terra .
Gianluca Masi, astrofico, responsabile del progetto Virtualtelescope suggerisce di:"Scegliere un cielo d'alta montagna, poiché più buio , ma per vederla meglio dovremo aspettare il 12 Dicembre quando arriverà nel punto più vicino al Sole e fino al 16 quando sarà alla minima distanza dalla Terra".
46P si affaccia nella parte interna del Sistema solare ogni 5 anni, ma quest'anno ha deciso di preannunciare il Natale, così già dal 23 ci saranno dirette streaming, illuminate dal suo passaggio.
È una cometa di Natale un po' atipica. Non solo è ansiosa di annunciare il lieto evento, ma la sua posizione così vicina, farà sì che la caratteristica "coda" rimanga nascosta dietro la chioma, eppure, alle porte del cielo sta arrivando 46P/Wirtanen, la cometa che attraverserà il cielo di Dicembre.
I più esperti l'hanno già scorta nella costellazione della Fornace, tra la Balena ed Eridano. Per ora è ancora molto fioca, un bagliore verdastro visibile solamente se si sceglie un luogo molto buio, con pochissimo inquinamento luminoso. Anche se di poco ha superato il limite di luminosità e quindi può essere vista a occhio nudo.
Con il passare dei giorni, dovrebbe diventare sempre più accessibile anche a chi ha l'occhio meno allenato poiché la sua intensità di luce andrà crescendo fino a metà Dicembre, quando toccherà il culmine e sarà anche particolarmente vicina al Sole e alla Terra .
Gianluca Masi, astrofico, responsabile del progetto Virtualtelescope suggerisce di:"Scegliere un cielo d'alta montagna, poiché più buio , ma per vederla meglio dovremo aspettare il 12 Dicembre quando arriverà nel punto più vicino al Sole e fino al 16 quando sarà alla minima distanza dalla Terra".
46P si affaccia nella parte interna del Sistema solare ogni 5 anni, ma quest'anno ha deciso di preannunciare il Natale, così già dal 23 ci saranno dirette streaming, illuminate dal suo passaggio.
Qualche chilo in più rende più longeve
Una ricerca americana dimostra come le xl vivono meglio e più a lungo delle xxs.
Quei chiletti in più che tanto la società moderna aborra, in realtà gioverebbero alla salute. Una ricerca condotta dal Micheal Jensen della Mayo Clinic, Usa, evidenzia l'importanza del grasso corporeo per proteggere dalle malattie metaboliche e dai disturbi cardiovascolari e non ultimo, il diabete.
I ricercatori hanno studiato il grasso corporeo su 30 volontarie scoprendo che le donne con le curve vivono molto più a lungo di quelle magre. Questo perché il numero delle cellule adipose cambia tra la parte superiore ed inferiore del corpo e questo processo offre incredibili benefici alla prima, presa solitamente d'assalto da varie patologie. Secondo gli autori l'aumento di peso di 4 kg si distribuiscono con 2,5 sulla parte superiore del corpo e 1,5 kg sulla parte inferiore; questo modo di collocarsi avrebbe un'azione protettiva nella parte superiore del corpo.
La protezione sarebbe data dalle nuove cellule che permettono a cosce e glutei di salvaguardare l'organismo da malattie metaboliche, disturbi cardiovascolari, diabete, infarto, ictus e allungare la prospettiva di vita.
Quindi, non preoccupatevi di qualche chiletto in più, la morbidezza ha sempre fatto bene!
Quei chiletti in più che tanto la società moderna aborra, in realtà gioverebbero alla salute. Una ricerca condotta dal Micheal Jensen della Mayo Clinic, Usa, evidenzia l'importanza del grasso corporeo per proteggere dalle malattie metaboliche e dai disturbi cardiovascolari e non ultimo, il diabete.
I ricercatori hanno studiato il grasso corporeo su 30 volontarie scoprendo che le donne con le curve vivono molto più a lungo di quelle magre. Questo perché il numero delle cellule adipose cambia tra la parte superiore ed inferiore del corpo e questo processo offre incredibili benefici alla prima, presa solitamente d'assalto da varie patologie. Secondo gli autori l'aumento di peso di 4 kg si distribuiscono con 2,5 sulla parte superiore del corpo e 1,5 kg sulla parte inferiore; questo modo di collocarsi avrebbe un'azione protettiva nella parte superiore del corpo.
La protezione sarebbe data dalle nuove cellule che permettono a cosce e glutei di salvaguardare l'organismo da malattie metaboliche, disturbi cardiovascolari, diabete, infarto, ictus e allungare la prospettiva di vita.
Quindi, non preoccupatevi di qualche chiletto in più, la morbidezza ha sempre fatto bene!
martedì 27 novembre 2018
Tramontati i "Ti amo" prima di dormire e i baci della buonanotte
Una ricerca rivela che le coppie non si scambiano più tenerezze prima di dormire. Praticamente cancellati i baci della buonanotte e i "Ti amo" prima di dormire.
Amare una persona si vede da tante cose. Certo non esiste solo il tipo di amore romantico fatto soprattutto di attenzioni e tenerezze, ma un nuovo studio inglese mostra un'intimità moderna quasi sconcertante. 8 coppie su 10 non si scambia tenerezze prima di dormire. Il sondaggio è stato commissionato dalla catena di hotel "Taverlodge" mediamente l'intervista su 2000 coppie. Si è evinto che il 25% di esse non solo non si scambia un bacio prima di dormire, ma evita addirittura il totale contatto fisico durante il sonno.
Queste coppie è come se avessero l'usanza di dividere il letto con un estraneo. I risultati parlano di un ulteriore 54% delle coppie che hanno l'abitudine di dare le spalle al partner durante la notte, senza sfiorarsi minimamente (33%), o con un leggero apprezzamento del contatto 21%.
In netta minoranza gli stoici "teneroni": solo il 15% degli intervistati ha dichiarato di amare la posizione a "cucchiaio", ossia quella di abbracciare il partner alle spalle (più gli uomini e solo il 6% delle donne). Tra gli irriducibili, il 17% dei teneroni dorme uno di fronte all'altro con il 9% che intreccia le gambe, mentre solo l'1% degli uomini dorme con la propria donna appoggiata al proprio petto.
Come se già questi dati non fossero abbastanza sconfortanti, la notizia più triste è che, prima di dormire, più del 90% delle coppie non si dice nemmeno "Ti amo".
È vero l'amore ha tante sfaccettature, ma se vengono a mancare le basi, le accortezze o meglio, piccole manifestazioni di sentimento che dovrebbero nascere spontanee, che rapporto è? Non è meglio farsi riscaldare il letto da uno scaldasonno?
Amare una persona si vede da tante cose. Certo non esiste solo il tipo di amore romantico fatto soprattutto di attenzioni e tenerezze, ma un nuovo studio inglese mostra un'intimità moderna quasi sconcertante. 8 coppie su 10 non si scambia tenerezze prima di dormire. Il sondaggio è stato commissionato dalla catena di hotel "Taverlodge" mediamente l'intervista su 2000 coppie. Si è evinto che il 25% di esse non solo non si scambia un bacio prima di dormire, ma evita addirittura il totale contatto fisico durante il sonno.
Queste coppie è come se avessero l'usanza di dividere il letto con un estraneo. I risultati parlano di un ulteriore 54% delle coppie che hanno l'abitudine di dare le spalle al partner durante la notte, senza sfiorarsi minimamente (33%), o con un leggero apprezzamento del contatto 21%.
In netta minoranza gli stoici "teneroni": solo il 15% degli intervistati ha dichiarato di amare la posizione a "cucchiaio", ossia quella di abbracciare il partner alle spalle (più gli uomini e solo il 6% delle donne). Tra gli irriducibili, il 17% dei teneroni dorme uno di fronte all'altro con il 9% che intreccia le gambe, mentre solo l'1% degli uomini dorme con la propria donna appoggiata al proprio petto.
Come se già questi dati non fossero abbastanza sconfortanti, la notizia più triste è che, prima di dormire, più del 90% delle coppie non si dice nemmeno "Ti amo".
È vero l'amore ha tante sfaccettature, ma se vengono a mancare le basi, le accortezze o meglio, piccole manifestazioni di sentimento che dovrebbero nascere spontanee, che rapporto è? Non è meglio farsi riscaldare il letto da uno scaldasonno?
In Romania il cimitero "allegro"
Colori stravaganti e lapidi umoristiche. In Romania i defunti riposano tra i colori.
Passeggiando tra le lapidi, si viene sopraffatti dalle centinaia di disegni e dipinti che riprendono scene di vita in chiave reale o ironica così come le poesie divertenti che ricordano l'operato eseguito in vita.
In effetti, sembra più un museo, mentre è in realtà il Cimitrul Vesel, "il cimitero allegro" che si trova nel paese di Sapanta, nel distretto di Maramuris, nella Romania Settentrionale. Lì è diventato proprio un'attrattiva, grazie alla sua originalità, esaltata da colori accesi delle tombe e da un generale senso di gaiezza. È un luogo non comune, bizzarro forse, ma aiuta a rileggere eventi tragici, come può essere la dipartita di un caro, in modo alternativo, lieve, per rendere meno difficile il distacco.
Molto dipende dalla mentalità dei rumeni. Per essi la morte è un momento da celebrare in modo solenne e ricordare a lungo. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi e ha origine nella cultura degli antichi Daci, nell'immortalità e nel concetto di "gioia" legata all'ultimo respiro. La morte non è vista come la fine di tutto, ma potrebbe essere l'inizio di qualcosa di migliore e più duraturo.
Poi, è stato lo scultore locale Stan Ioan Patrus nel 1934, il primo a pensare ad una "sepoltura" originale, decorando così la sua tomba. Da lì, ha influenzato poi parecchi suoi connazionali. Addirittura le miniature in legno della tomba di Dumitru Holdis, vengono vendute come souvenir.
In effetti la morte è un passaggio e affrontarlo con allegria può aiutare a superarlo meglio.
Passeggiando tra le lapidi, si viene sopraffatti dalle centinaia di disegni e dipinti che riprendono scene di vita in chiave reale o ironica così come le poesie divertenti che ricordano l'operato eseguito in vita.
In effetti, sembra più un museo, mentre è in realtà il Cimitrul Vesel, "il cimitero allegro" che si trova nel paese di Sapanta, nel distretto di Maramuris, nella Romania Settentrionale. Lì è diventato proprio un'attrattiva, grazie alla sua originalità, esaltata da colori accesi delle tombe e da un generale senso di gaiezza. È un luogo non comune, bizzarro forse, ma aiuta a rileggere eventi tragici, come può essere la dipartita di un caro, in modo alternativo, lieve, per rendere meno difficile il distacco.
Molto dipende dalla mentalità dei rumeni. Per essi la morte è un momento da celebrare in modo solenne e ricordare a lungo. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi e ha origine nella cultura degli antichi Daci, nell'immortalità e nel concetto di "gioia" legata all'ultimo respiro. La morte non è vista come la fine di tutto, ma potrebbe essere l'inizio di qualcosa di migliore e più duraturo.
Poi, è stato lo scultore locale Stan Ioan Patrus nel 1934, il primo a pensare ad una "sepoltura" originale, decorando così la sua tomba. Da lì, ha influenzato poi parecchi suoi connazionali. Addirittura le miniature in legno della tomba di Dumitru Holdis, vengono vendute come souvenir.
In effetti la morte è un passaggio e affrontarlo con allegria può aiutare a superarlo meglio.
lunedì 26 novembre 2018
Enzo Muscia:da operaio licenziato a nuovo titolare della stessa azienda
Due anni fa ha rilevato l'azienda che lo licenziò, ha assunto 35 ex colleghi. Ora apre un centro d'assistenza Samsung che stava per essere dismesso. Ispira una fiction con Beppe Fiorello e ha pubblicato anche un libro autobiografico:"Tutto per tutto".
Enzo Muscia non sta vivendo una vita, ma da quando nel 2016 perse il lavoro, di vite se ne è reinventate parecchie. Il suo è un esempio lampante di resilienza e vittoria. Il primo punto di svolta per lui è arrivato due anni fa, quando dopo essere stato licenziato è tornato nella stessa azienda da padrone. L'aveva rilevata. Secondo step, ha riassunto e dato speranza a 35 operai in cassa integrazione, suoi ex colleghi. Dopo sono seguiti un titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica, un libro che racconta la sua vita e una fiction con Beppe Fiorello per la Rai.
Come se non bastasse, Muscia decide di fare il bis. Trasferisce un po' della sua storia di successo da Saronno a Torino. A centotrenta chilometri dall'A-Novo, la sua amata azienda, apre un centro d'assistenza Samsung che stava per essere dismesso. Anche lì farà valere le sue motivazioni, i valori che lui stesso ammette gli hanno trasmesso i genitori, ossia: il lavoro, l'impegno, la buona squadra, la passione e i rapporti umani.
Lui afferma:"Lo faccio con entusiasmo non solo perché viene riconosciuta la nostra qualità aziendale, la soddisfazione più grande è poter dare una speranza a chi l'aveva persa. A Torino ho incontrato tecnici ed operai che avevano negli occhi le stesse paure e le stesse angosce dei miei ex colleghi. E ripeto a tutti che non c'è momento più bello per un imprenditore che poter dire ad una persona: ok, ti assumo".
A Torino, pare che gli assunti, per il momento, sono cinque, ma ad essi corrispondono altrettante famiglie di più persone a cui di questi tempi, con il lavoro, ha ridato il sorriso.
Enzo Muscia non sta vivendo una vita, ma da quando nel 2016 perse il lavoro, di vite se ne è reinventate parecchie. Il suo è un esempio lampante di resilienza e vittoria. Il primo punto di svolta per lui è arrivato due anni fa, quando dopo essere stato licenziato è tornato nella stessa azienda da padrone. L'aveva rilevata. Secondo step, ha riassunto e dato speranza a 35 operai in cassa integrazione, suoi ex colleghi. Dopo sono seguiti un titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica, un libro che racconta la sua vita e una fiction con Beppe Fiorello per la Rai.
Come se non bastasse, Muscia decide di fare il bis. Trasferisce un po' della sua storia di successo da Saronno a Torino. A centotrenta chilometri dall'A-Novo, la sua amata azienda, apre un centro d'assistenza Samsung che stava per essere dismesso. Anche lì farà valere le sue motivazioni, i valori che lui stesso ammette gli hanno trasmesso i genitori, ossia: il lavoro, l'impegno, la buona squadra, la passione e i rapporti umani.
Lui afferma:"Lo faccio con entusiasmo non solo perché viene riconosciuta la nostra qualità aziendale, la soddisfazione più grande è poter dare una speranza a chi l'aveva persa. A Torino ho incontrato tecnici ed operai che avevano negli occhi le stesse paure e le stesse angosce dei miei ex colleghi. E ripeto a tutti che non c'è momento più bello per un imprenditore che poter dire ad una persona: ok, ti assumo".
A Torino, pare che gli assunti, per il momento, sono cinque, ma ad essi corrispondono altrettante famiglie di più persone a cui di questi tempi, con il lavoro, ha ridato il sorriso.
Vietate le letterine a Babbo Natale: "Violano la privacy dei bimbi"
Il sindaco di una città bavarese, in Germania, pone il divieto alle lettere natalizie dei bimbi in rispetto del Gdpr. Ma per la Ue: "Non è vietato".
Il Grinch di questo Natale è sicuramente il sindaco di Roth, in Germania, che vuole vietare le letterine di Babbo Natale. Secondo il primo cittadino,che mal si allinea alla gioiosa atmosfera di festa, compilare la lista dei regali che si desiderano sotto l'albero violerebbe la privacy dei bambini.
Tale proposta è stata confermata anche dalla stessa giunta comunale della città di 24mila anime nel cuore della Baviera, così, tristemente, il quotidiano Die Wert riporta che il sindaco ha vietato ai minori di 16 anni di appendere buste con l'elenco dei desideri per il 25 Dicembre sul grande albero che ogni anno viene allestito nella piazza centrale della città.
C'è da dire che "l'insolita proposta" è nata da una soggettivissima ed errata reinterpretazione del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, e Gdpr. Secondo cui per appendere le letterine servirebbe un'autorizzazione scritta e firmata dai genitori che diano espressamente il proprio nullaosta al trattamento dei dati dei figli.
Il Grinch di questo Natale è sicuramente il sindaco di Roth, in Germania, che vuole vietare le letterine di Babbo Natale. Secondo il primo cittadino,che mal si allinea alla gioiosa atmosfera di festa, compilare la lista dei regali che si desiderano sotto l'albero violerebbe la privacy dei bambini.
Tale proposta è stata confermata anche dalla stessa giunta comunale della città di 24mila anime nel cuore della Baviera, così, tristemente, il quotidiano Die Wert riporta che il sindaco ha vietato ai minori di 16 anni di appendere buste con l'elenco dei desideri per il 25 Dicembre sul grande albero che ogni anno viene allestito nella piazza centrale della città.
C'è da dire che "l'insolita proposta" è nata da una soggettivissima ed errata reinterpretazione del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati, e Gdpr. Secondo cui per appendere le letterine servirebbe un'autorizzazione scritta e firmata dai genitori che diano espressamente il proprio nullaosta al trattamento dei dati dei figli.
Comunque la Commissione Europea smentisce che il nuovo regolamento sulla privacy, in vigore dallo scorso Maggio, possa applicarsi anche per le letterine di Babbo Natale.
Quindi per l'Europa si può pure cestinare lo scritto del sindaco che recita:"Babbo Natale ha bisogno dei dati delle famiglie per poter consegnare i regali elencati nella lista, una volta ottenuto il permesso dei genitori".
Non sappiamo se è una provocazione o la malsana idea di un uomo che un mattino si è alzato con il piede storto, di certo questa di vietare le letterine dei bimbi è davvero un'enorme stupidata.
Quindi per l'Europa si può pure cestinare lo scritto del sindaco che recita:"Babbo Natale ha bisogno dei dati delle famiglie per poter consegnare i regali elencati nella lista, una volta ottenuto il permesso dei genitori".
Non sappiamo se è una provocazione o la malsana idea di un uomo che un mattino si è alzato con il piede storto, di certo questa di vietare le letterine dei bimbi è davvero un'enorme stupidata.
venerdì 23 novembre 2018
Donna massacrata dalla figlia perché le impedisce di postare video sexy su Youtube
Segnalata alla Procura la ragazza di 15 anni che ha pestato la madre perché le vietata di postare video osè.
Altro che segnalazione alla Procura, la quindicenne mantovana che domenica sera ha picchiato la propria madre, meritava davvero una punizione esemplare e un percorso rieducativo.
Il silenzio di una normale e tranquilla, domenica di provincia é stato squarciato dalle urla di due donne. Una signora ha vietato alla figlia di postare un video un po' spinto che la ritraeve mentre ballava e come risposta è stata picchiata. I vicini allertati dagli schiamazzi hanno chiamato la Polizia. Gli agenti hanno rilevato che la ragazzina ha aggredito violentemente la madre picchiandola alla testa e al viso, è stato necessario far intervenire anche il 118 per medicare la donna e trasportarla in ospedale.
Gesto orribile nato da una causa ancora peggiore. Il litigio è nato perché la ragazza voleva postare su Youtube un video che la riprendeva mentre ballava con "movenze un po' troppo sexy". La mamma, alla vista del filmato, ha proibito categoricamente alla figlia di postarlo, ritenendolo poco adatto e con pose troppo ammiccanti. Ma al divieto della madre, ne è nato un diverbio che si è in poco tempo trasformato in uno scontro verbale e fisico. La minorenne si è avventata contro il genitore picchiandola, tanto da far arrivare la Polizia in soccorso della madre.
Si è inoltre scoperto che la giovane non è nuova a manifestazioni violente e per questo motivo è stata segnalata alla Procura presso il Tribunale minorile.
Mala tempora currunt per questa gioventù.
La Cina accusa Dolce & Gabbana di razzismo
I prodotti della griffe italiana sono spariti dalle piattaforme e-commerce cinesi. Annullata anche la sfilata prevista per mercoledì a Shangai. L'accusa è di sessismo e razzismo.
Forse a Pechino proprio non sono andati giù gli stereotipi sulla Cina proposti in chiave ironica dalla famosa casa di moda italiana. La vendetta è stata celere e spedita. Il boicottaggio è cominciato sui tre colossi del settore cinese Tmall, JD.com e Suning, proseguendo poi con crossborder NetEas e Koala e Ymatou, e compagnie del luxury e-commerce come Secoo e Vip.com e Yhd.com.
Il grande equivoco è cominciato ad inizio settimana, quando sul profilo Instagram di Dolce&Gabbana sono state pubblicate tre clip per pubblicizzare l'evento della sfilata a Pechino di mercoledì prossimo.
Al contrario, gli utenti cinesi non hanno apprezzato. Nei video, infatti, si vede una modella cinese che tenta con difficoltà di mangiare la pizza, spaghetti e un cannolo siciliano con le bacchette. Per i cinesi si tratta di uno stereotipo offensivo, tanto che molte celebrità, la cui presenza era annunciata alla sfilata, hanno ritirato la loro partecipazione.
L'inizio della fine. Al triste misunderstanding sono seguiti una serie di commenti espressi dai followers su Instagram, a far precipitare la situazione sono poi state le risposte di Gabbana, che ha contrapposto emoticon "marroni" e frasi offensive. Alla fine, non è stata sufficiente la retromarcia della casa di moda che ha annunciato un hackeraggio del suo profilo così come quello di Gabbana:"Siamo desolati, abbiamo rispetto per la Cina e il popolo cinese".
Una prima soluzione è stata annullare la sfilata, ma la griffe italiana continua a proseguire nella bufera. A volte per stupire è meglio affidarsi alla semplicità degli eventi e far parlare la qualità dei prodotti.
giovedì 22 novembre 2018
"Avete la nostra anima". L'isola di Pasqua chiede indietro il suo monolite
Lettera aperta al British Museum di restituire il monolite. La costruzioni in pietra dalle forme di volti umani sono venerati come sacri dalla tribù dell'isola perché conterrebbero le anime degli antenati.
"Rapa Nui" lancia il suo grido d'aiuto. Nelle vesti del governatore, l'Isola di Pasqua, famosa per i suoi monoliti dalle forme di volti umani ha formalmente richiesto al British Museum di Londra di restituire all'Isola uno dei monoliti.
Il governatore, Tarita Alarcan Rapu, ha formalmente incontrato in una visita il direttore del British Museum, al quale ha chiesto: "Mia nonna, che è morta a 90 anni, non ha mai potuto vedere i suoi antenati, la cui anima si trova dentro quel moai. Spero che i miei nipoti avranno la possibilità di vederlo, toccarlo e di imparare da esso. Non è solo una pietra, voi avete in mano la nostra anima".
A quanto pare, il museo inglese ha in mano quel moai chiamato "Ha Hakanana", proprio quello considerato tra i più sacri e spiritualmente importanti dagli abitanti di Rapa Nui. Il monolite era stato recuperato dalla flotta inglese nel 1868 e donato alla regina Vittoria.
È credenza per gli abitanti di Rapa Nui pensare che le statue conservino al loro interno le anime degli antenati, con cui entrano in contatto grazie ai monumenti in pietra.
I responsabili del museo promettono di valutare la richiesta; sarebbe davvero un bel gesto se facessero tornare il "raccoglitore in pietra di anime" a casa sua, sull'isola di Pasqua.
"Rapa Nui" lancia il suo grido d'aiuto. Nelle vesti del governatore, l'Isola di Pasqua, famosa per i suoi monoliti dalle forme di volti umani ha formalmente richiesto al British Museum di Londra di restituire all'Isola uno dei monoliti.
Il governatore, Tarita Alarcan Rapu, ha formalmente incontrato in una visita il direttore del British Museum, al quale ha chiesto: "Mia nonna, che è morta a 90 anni, non ha mai potuto vedere i suoi antenati, la cui anima si trova dentro quel moai. Spero che i miei nipoti avranno la possibilità di vederlo, toccarlo e di imparare da esso. Non è solo una pietra, voi avete in mano la nostra anima".
A quanto pare, il museo inglese ha in mano quel moai chiamato "Ha Hakanana", proprio quello considerato tra i più sacri e spiritualmente importanti dagli abitanti di Rapa Nui. Il monolite era stato recuperato dalla flotta inglese nel 1868 e donato alla regina Vittoria.
È credenza per gli abitanti di Rapa Nui pensare che le statue conservino al loro interno le anime degli antenati, con cui entrano in contatto grazie ai monumenti in pietra.
I responsabili del museo promettono di valutare la richiesta; sarebbe davvero un bel gesto se facessero tornare il "raccoglitore in pietra di anime" a casa sua, sull'isola di Pasqua.
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