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lunedì 17 dicembre 2018

La direttrice di Altagamma:"Giovani, imparate i mestieri, spazio per 50mila addetti in 5 anni"


Parla Stefania Lazzaroni, direttrice generale di Altagamma, la fondazione del lusso made in Italy. Invita i ragazzi ad intraprendere studi professionali. Il "saper fare" italiano offre prospettive lavorative.

In Italia, 25 anni fa è stata creata la Fondazione Altagamma,  l'associazione composta da 105 aziende del lusso made in Italy. Dal 2013 il presidente è Andrea Illy e lui ha scelto come direttore generale dell'azienda una donna: Stefania Lazzaroni. 

È proprio lei, che si è posta come missione quella di invitare i giovani a dedicarsi a studi professionali per imparare mestieri sempre più a rischio d'estinzione, risorse di cui invece, l'industria italiana di qualità ha un forte bisogno.

Così lancia un appello:" Tra cinque anni nelle professioni tecniche serviranno 50mila addetti. In un Paese che registra il 42% di disoccupazione giovanile, le nostre aziende hanno difficoltà a trovare personale specializzato, istruito al saper fare. La partita si gioca nell'ambito della formazione: trasmissione dei saperi artigianali tradizionali e adeguamento ai radicali cambiamenti dettati dall'industria 4.0, che grazie alle nuove tecnologie porterà alla scomparsa di alcuni lavori e alla creazione di altri di natura diversa".

La fondazione Altagamma ricopre i brand più importanti nell'ambito della moda, cultura, design e alimentari ed è molto presente soprattutto nei mercati internazionali,  ma molti giovani ignorano le possibilità lavorative di questo settore, non ne conoscono le realtà associative, mentre sono luoghi in cui l'impresa, la politica e le istituzioni vengono in contatto. Bisognerebbe cominciare a puntare su questo settore, creare figure professionali competenti, non solo per tenere vivo il "saper fare italiano" così apprezzato e remunerato (soprattutto all'estero), ma proprio perché necessita di nuova linfa, è un settore che offre lavoro, una voce stonata, fuori dal coro, in questo periodo in cui l'occupazione giovanile è uno dei problemi più importanti.

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