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martedì 21 marzo 2017

" Chiesa deve uscire da se stessa" il discorso di Bergoglio che convinse i cardinali ad eleggerlo

Il cardinale Ortega ha reso pubblico il discorso scritto dal futuro Papa Francesco alla congregazione generale, alla vigilia del Conclave che poi lo elesse. Il cardinale cubano ha chiesto a Francesco una copia del testo originale ricevendo anche il nullaosta per la pubblicazione. Il discorso fu fatto 4 anni fa, il 9 Marzo 2013 per la congregazione generale, queste parole semplici e dirette ( come è lo stile di Francesco) fecero crescere il consenso intorno a lui, fino a decretarne la preferenza sugli altri. Gli appunti diramati in questi giorni destano stupore, soprattutto il 4° punto " il sismografo" dove Bergoglio sostiene che il futuro Papa deve essere un uomo che, attraverso la contemplazione di Gesù e l' adorazione di Gesù, aiuti la Chiesa " ad uscire da se stessa verso le periferie esistenziali, che aiuti ad essere la madre feconda che vive della dolce e confortante gioia dell' evangelizzare". Quindi un invito ad andare incontro agli altri, a " fare il primo passo" per andare a cercare chi ja bisogno d' aiuto. In quegli appunti, Francesco spiega cosa significa evangelizzare. Implica " zelo apostolico" e presuppone nella Chiesa la " paressia" di uscire da se stesso:" per andare verso le periferie, non solo quelle geografiche, ma anche quelle esistenziali: quelle del mistero del peccato, del dolore, dell' ingiustizia, quelle dell' ignoranza e dell' assenza di fede, quelle del pensiero, quelle di ogni forma di miseria". Inoltre, Bergoglio addita come i mali che affliggono la Chiesa quello dell' autoreferenzialità e quello del " narcisismo teologico". Il Papa ricorre ad un passo dell' Apocalisse, dove è scritto che Gesù sta sulla soglia e chiama. Il testo si riferisce al fatto che " Lui sta fuori dalla porta e bussa per entrare..." .Però a volte " penso che Gesù bussi da dentro, perché lo lasciamo uscire. La Chiesa autoreferenziale pretende di tenere Gesù Cristo dentro di sé e non lo lascia uscire". E ancora:" La Chiesa quando è autoreferenziale, senza rendersene conto, crede di avere luce propria; smette di essere il mysterium lunae  e da luogo a quel male così grave che è la mondanità spirituale ( il male peggiore in cui può incorrere la Chiesa, quel vivere per darsi gloria gli uni con gli altri). Semplificando, ci sono due immagini di Chiesa: la Chiesa evangelizzatrice che esce da se stessa; quella del Dei Verbum religiosa audiens et fidenter proclamam. La Chiesa che religiosamente ascolta e fedelmente proclama la Parola di Dio; e la Chiesa mondana che vive in sé, da sé, per sé. Questo deve illuminare i possobili cambiamenti e riforme da realizzare per la salvezza delle anime". Insomma, in quelle poche righe scritte da Bergoglio c'è tutta la forza e il messaggio dirompente che lo ha fatto eleggere e ce lo ha fatto amare. Più che un discorso, un vero ed apprezzato esempio, di come lui e, di come intende la fede, e di cone dovrebbe essere la religione. In effetti, come solo i grandi sanno fare, con la semplicità ha edificato la nostra Chiesa.

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