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martedì 7 marzo 2017

Si fa presto a dire 8 Marzo

Ad un giorno dalla " Festa della Donna", televisione, giornali e quant'altro, ci invitano a festeggiare ed essere contente. Ma poi, c' è davvero così tanto da festeggiare? 

Gli ultimi dati del Censis dicono invece, che in Italia, la parità dei sessi è tutt'altro che cosa assodata. Le italiane, lavorano di più, sono pagate di meno e il peso degli impegni familiari grava soprattutto sulle loro spalle e non per ultimo, siamo pure vittime di femminicidio. 
Il Censis dichiara che in casa le donne lavorano in media, 4 ore più degli uomini. I mariti dedicano lo stesso tempo delle mogli alla cura personale, anzi, le donne ormai passano davanti allo specchio meno tempo degli stessi.

 Sulla base dei dati Istat, in un giorno, uomini e donne tra i 25 e 64 anni, dedicano alle cure personali il 46 per cento del loro tempo. Il resto della giornata, le donne hanno un' ora di tempo libero in meno rispetto agli uomini, quasi 4 ore in più di lavoro da fare a casa e circa 2 ore in meno di occupazione retribuita.

 Il "gentil sesso"  sa destreggiarsi meglio e anche se lavora fuori casa,per gli spostamenti,  impiegano 17 minuti in meno degli uomini, tempo trascorso in macchina o su mezzi di trasporto che si presuppone serve ad accompagnare bambini o genitori anziani. 

In 2 studi elaborati indipendentemente il Censis e l' OCSE confermano che il nostro Paese, in quanto a superare le differenze di genere, rimane fanalino di coda dell'Europa. 

Infatti, gli uomini sono ancora poco collaborativi nei lavori domestici, al pari di quelli della Turchia e del Portogallo che certamente non brillano per emancipazione femminile. 

È un gender gap desolante, soprattutto se si considera che anche i salari sia nel settore pubblico (3,4/) che in quello privato ( 19,6/) è inferiore a quelli dei maschi. Per quanto riguarda la disoccupazione, quella femminile, in Italia, è stimata intorno al 12,6 contro la media europea dell' 8,8.

 Inoltre, proprio per i loro molteplici impegni,a differenza dell'altro sesso, le donne accettano più spesso part-time. 

Nonostante questo quadro non certo entusiasmante, le italiane non si arrendono. Carmen Leccardi, docente di sociologia dell' Università Bicocca di Milano afferma: "la loro visione dei tempi della vita è più completa, più ricca, riescono a indicare al resto del mondo che lavori come quelli di curare le persone, aiutano le attività produttive a fiorire. 

Nel mondo che verrà, dove ci saranno sempre più anziani, le competenze delle donne saranno strategiche". 

Che le donne siano indispensabili è un dato di fatto; che gli uomini se ne rendano conto e imparino a non festeggiarci solo l'8 Marzo, è un buon proposito per mettersi al pari con la civiltà.

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