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mercoledì 1 marzo 2017

                                                 Ikea, case pieghevoli per i rifugiati

Ikea ha progettato case per i rifugiati che si montano in meno di quattro ore e possono resistere anni. Il merito di questa brillante idea è di Johan Karlsoon, architetto e designer d' interni, che finanziato dall' Ikea ha pensato a " Better Shelter", questa casetta pieghevole, portatile ed ecosostenibile, poichè costruita in plastica riciclata ed altri materiali green;nata per ospitare temporaneamente le persone in difficoltà. La validità e utilità sociale sono indiscutibili. Così, il progetto non è passato inosservato e dopo aver ricevuto numerosi premi internazionali; pochi giorni fa, ha vinto pure il prestigioso premio Beasley Design of the Year 2017, assegnato dal Museo del Design di Londra proprio come miglior progetto di Design. Battendo altre importantissime realtà come la copertina dell' ultimo album di David Bowie e la Fondazione Prada di Milano realizzata dal blasonato Rem Koolhaas. D' altronde, è rilevante il contributo dato da queste casette all' emergenza globale delle migrazioni del mondo. Infatti, secondo l' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, sono oltre 21,3 milioni le persone che scappano dalla guerra, dalle persecuzioni o altre grandi calamità naturali in tutto il mondo. Persone spaesate, che hanno perso tutto e costrette ad adattarsi alle peggiori condizioni. Pensando a loro, il colosso scandinavo Ikea ha erogato fondi per un progetto di case provvisorie che, pur basandosi su un princiio analogo a quello delle tende, offrissero però maggior comfort e sicurezza per gli occupanti. La casetta Better Shelter può durare fino a 3 anni e ospitare fino a 5 inquilini. La struttura è composta da un telaio d' acciaio rivestito con pannelli in polipropilene coibentati su cui poggia un tetto gornito di pannello solare che garantisce diverse ore di luce elettrica; il tutto può essere assemblato facilmente, in piche ore da 4 persone. Questo modulo abitativo ha una superficie interna di circa 18 metri quadrati. Ogni modello ha un costo di circa 1000 euro ed è dotato di alcuni comfort essenziali come: una porta blindata, finestre, climatizzazione, illuminazione e corrente per il cellulare. E cosa più importante, è sicuramente un rifugio più dignitoso ed umano per le persone. La produzione delle casette pieghevoli è cominciata nel 2015 e grazie all' aiuto dell' ONU fino ad oggi, ne sono state consegnate circa 16.000, destinate nei luoghi di crisi più critici del mondo. Ne sono arrivate in Iraq, Gibuti, Yemen, all' isola greca di Lesbo e in alcune aree drl Nord Eutopa. In Nepal l' organizzazione Medici senza frontiere le ha utilizzate anche per allestire delle cliniche di emergenza. La casa pieghevole di Ikea, Better Shelter è davvero un bell' esempio di unione tra tecnologia e rispetto pervil miglioramento delle condizioni di vita umane. Sarebbe interessante se una soluzione simile si potesse offrire anche alle nostre popolazioni terremotate del centro Italia. Un esemplare di questa casetta è stato installato anche nel MOMA di New York, forse a testimonianza dell' ingegnosita' dell'uomo a servizio per il bene sociale.

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