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giovedì 30 novembre 2017

A Natale, regalate Melegatti

L'azienda veronese che ha brevettato il pandoro rischia la chiusura. I suoi dipendenti si mobilitano riuscendo a far arrivare i fornitori, ora tocca a noi.

Tra le tante sfumature di colore esistenti, la più bella è sicuramente quella della solidarietà. Per esserne toccati basta volerlo. Ora a chiedere aiuto, e a dir il vero lo chiedevano da diversi mesi, sono i dipendenti della Melegatti. La storica azienda che ha brevettato il celebre dolce natalizio si trova sull'orlo del baratro.

Da mesi i dipendenti non ricevono lo stipendio e per mesi i due stabilimenti situati nel veronese, quello classico di San Giovanni Lupatato e quello nuovo di San Martino Buon Albergo sono rimasti chiusi perché la produzione era bloccata.

Secondo Paola Salvi, segretario della Flai Cgil di Verona che si sta occupando del caso Melegatti: "Tutto parte da diverse scelte strategiche sbagliate. Decisioni prese dagli attuali vertici delle società che hanno mandato in rosso i conti, tanto da non poter pagare gli stipendi agli operai e le materie prime ai fornitori". In particolare, lo sbaglio più grande viene imputato alla società, quando a Febbraio dell'anno scorso, ha aperto uno stabilimento a San Martino Buon Albergo per produrre merendine.

È vero che non si può puntare soltato sul periodo natalizio, ma l'azienda ha deciso di avviare la produzione di brioche e per fare questo ha dovuto comprare macchinari molto costosi ed assumere nuovo personale, con ingenti risorse economiche, molto superiori a quelle che in realtà Melegatti possedeva.

I soldi per aprir la nuova fabbrica sono arrivati con un prestito di circa 15 milioni di euro e quando le banche hanno voluto indietro la somma, l'azienda non è riuscita a rientrare nelle spese, e si è "vista costretta" a non poter pagare più lavoratori e fornitori.

Ora, sono oltre 250 i lavoratori, tra dipendenti e stagionali che rischiano di rimanere senza occupazione. Così, mentre l'iter burocratico e legale fa il suo percorso, gli stessi si sono mobilitati per trovare una soluzione al problema.

Grazie ad un fondo hanno pagato materie prime e bollette. Da qualche giorno lo stabilimento ha ripreso a funzionare e fino al 10 Dicembre continua la campagna natalizia che consente al brand dolciario di essere sugli scaffali della grande distribuzione per le prossime festività.

Ora tocca a noi! Si devono comprare i pandori Melegatti. Sicuramente i dipendenti passeranno un Natale più sereno e magari si potrà continuare la produzione regolarmente. E poi è Natale, il periodo delle storie felici, a lieto fine; far chiudere l'azienda che nel 1894 ha brevettato il pandoro, sarebbe davvero un peccato.

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