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mercoledì 29 novembre 2017

Vuoi essere felice? Sii individualista!

Gli individualisti sono più felici e meno a rischio depressione. Uno studio rivela che chiama la giustizia sociale rischia di più i sintomi depressivi.

Leopardi aveva torto, quelli più felici non sono gli "ignoranti" o come li definiva lui i primitivi, ma quelle persone che pensano quasi esclusivamente a sé stessi. Io prima di tutto. Poiché, le persone individualiste sono più felici. Di contro, le persone equanimi che si affliggono per torti subiti dagli altri, quelli che hanno un orientamento pro sociale, sembrano più a rischio di depressione.

Se ne è occupata una ricerca pubblicata sulla rivista Nature Human Behavior e condotta presso l'Università di Tomayawa di Tokyo da Masahiko Haruno.

Il coordinatore del gruppo ha coinvolto un gruppi di giovani adulti (under 30) ed ha innanzitutto diviso il campione in due sottogruppi: da una parte coloro che hanno un atteggiamento prosociale (caratterizzati da un profilo di attività cerebrale molto preciso e quindi riconoscibili con una risonanza magnetica), dall'altra gli individualisti. I primi, quando sono testimoni di un torto subito da altri, (anche quando il torto si traduce per loro stessi in vantaggio economico), attivano regioni neurali legate a stress e paura (amigdala in primis), segno che sono profondamente infastiditi dalle ingiustizie. Gli altri attivano queste regioni solo quando sono loro stessi in prima persona a subire un torto, non quando l'ingiustizia ricade sugli altri ed è a loro favore.

Dopo aver operato questa suddivisione i ricercatori hanno sottoposto l'intero campione a un questionario di misura della depressione clinica ( chiamata scala Black). The Black misura i sintomi di depressione clinica intervenuti nelle due settimane precedenti la somministrazione del questionario.

Dai dati è emerso che le persone con indole prosociale, contente di fronte a condizioni di equità, anche economiche, totalizzano un punteggio "maggiore" su questa scala, quindi hanno un rischio maggiore di aver fatto esperienza si depressione nelle due settimane precedenti rispetto agli individualisti. Lo stesso risultato è tale anche a lungo termine, ossia anche se la stessa scala Black viene riutilizzata sullo stesso campione a un anno di distanza dalla prima prova.

La ricerca indica quindi che chi pensa soprattutto a sé stesso è più felice, ma volete mettere la gioia del dare e condividere delle persone altruiste?

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