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lunedì 9 luglio 2018

Il relitto della Haven e la fatalità dei sub scomparsi

Ormai la chiamano la maledizione della Haven, il relitto della petroliera al largo di Arenzano, ha ieri mietuto un'altra vittima.

È difficile non credere a certe leggende, quando, complessivamente, dal 2015 ad oggi, le persone colte da malore e salvate durante le immersioni sul relitto della petroliera, sono state 7, mentre i morti sono stati 6. Il 5 Aprile 2015 era morto uno svizzero di 35 anni. Il 16 Maggio dello stesso anno a perdere la vita erano stati due olandesi di 46 e 53 anni. Il 16 Ottobre del 2015 fu fatale l'immersione di un tedesco di 60 anni. Il 13 Maggio del 2017 era morta una guida svizzera e il 26 Ottobre dello stesso anno toccò ad un lombardo di 52 anni che stava nuotando per recuperare una pinna prima di immergersi.

Invece, risale a ieri, l'ultimo caso in ordine cronologico del ritrovamento di una sub piemontese di 50 anni, dispersa durante la risalita del sito di immersione dal sito di immersione sul relitto della Haven. Si tratta di Ornella Bellagarda, il cui corpo esanime è stato ritrovato a 80 metri di profondità dal Rov, il robottino subacqueo per le ricerche, sempre in quel di Arenzano, vicino Genova.

Le operazioni di ricerca sono iniziate nel primo pomeriggio, ad opera della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, e solo grazie al Rov del Corpo dei Vigili del Fuoco di Milano, è stata individuata la salma della sub.

Ora sono in corso accertamenti di polizia giudiziaria sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Genova. È stato aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti e il pm che coordina le indagini della Capitaneria di Porto, ha disposto il sequestro dell'attrezzatura con cui la donna si era calata in acqua.

Toccherà ora alla legge far luce su questa tragica morte. Rimarrà il mistero e l'alone di sciagura che circondano il relitto di questa nave: la Haven (Amoco Milford Haven) che l'11 Aprile 1991 naufrago' nel Golfo di Genova, provocando la morte di 5 membri dell'equipaggio e causando allora, la perdita di migliaia di tonnellate di petrolio, e negli anni ha risucchiato come a proteggere i suoi segreti tutti i sub che hanno cercato di scandagliare i suoi fondali.

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