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mercoledì 5 dicembre 2018

L'olio extra vergine di oliva è ufficialmente un farmaco


Altro che alimento! L'oro giallo prodotto dalla terra italica è ufficialmente un medicinale.

Noi italiani e tutti gli estimatori dell'olio extra vergine di oliva, l'abbiamo sempre saputo. Perché grazie a tutte le numerose proprietà, sostanze e grassi buoni di cui è costituito l'olio, è a tutti gli effetti un super food, ossia uno di quegli alimenti che fanno bene alla salute e che garantiscono una vita più lunga e lontana dalle malattie.

È cosa nota che tra i grassi alimentari quello dell'olio evo  è praticamente il più sano e adatto non solo a condire ed impreziosire ogni pietanza, ma anche a disinfiammare l'organismo, ammorbidire l'intestino e apportare diversi benefici persino al cervello.

Per questi motivi, la Food and Drug Admistration (FDA), l'ente americano che vigila sulla regolamentazione dei prodotti di tipo alimentare e farmacurativo ha deciso di cambiare classificazione d'uso all'oro giallo delle terre italiche, considerandolo più che un alimento  un vero e proprio medicinale. Infatti, le sue proprietà  gli consentono di aiutare e prevenire malattie di tipo cardiovascolare, deficit cognitivi nelle persone anziane e problemi di salute di tipo infiammatorio, come ad esempio il cancro alle mammelle.

Ma affinché le sue proprietà possano essere esaltate al meglio, come per ogni medicinale che si rispetti, si devono seguire alcune regole: il consumo di olio di oliva deve derivare solo da oli di tipo extra vergine  che devono essere crudi e curati a freddo.  La loro media giornaliera è di circa due cucchiaini al giorno che vanno consumati il più possibile a crudo. È necessario conservarlo ad una temperatura che va dai 13 ai 18 gradi ed in contenitori puliti da tenere in  posti lontani da fonti di luce.

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