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lunedì 3 dicembre 2018

La rivoluzione dell'età: l'anzianità comincia a 75 anni

Il Congresso Nazionale della Società Italiana di Geratologia e Geriatria sancisce che ora si è anziani a 75 anni.

Per ognuna la vecchiaia è soggettiva, in alcuni è già presente da subito, negli atteggiamenti, nel modo di porsi o di affrontare la vita, per altri è più lenta e segue un andamento più naturale, per altri sembra non arrivare mai. Soprattutto ora che è cambiata la società, cambia l'anzianità.

 Dal 30 Novembre 2018, a Roma, durante il Congresso Nazionale della Società Italiana di Geratologia e  Geriatria  (Sigg), si è ufficialmente sancito che si è anziani dai 75 anni in su.
Un 65 enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45 enne di 50 anni fa. E un 75 enne quella di un individuo che aveva 55anni nel 1880.

Il professor Niccolò Marchionni, ordinario dell'Università di Firenze e direttore del Dipartimento Cardiovascolare dell'Ospedale Careggi spiega:"Oggi alziamo l'asticella dell'età a una soglia dettata dalle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato. 
I dati demografici ci dicono che in Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa 20anni  rispetto alla prima decade drl 1900. Non solo, larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie per l'effetto ritardato dello sviluppo di malattie e dell'età  della morte".

 E obiettivo dei geriatri è dare una definizione dinamica del concetto di "anzianità" che oggi si adatta alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche. Senza dimenticare che scientificamente si è anziani quando si ha un'aspettativa media di vita di 10 anni. Le attuali statistiche dicono che  la longevità delle donne è di media di 85 anni contro gli 82-83 per gli uomini.

Ma se l'età dipende dalle aspettative di vita, il segreto allora risiede tutto nel mantenersi giovani dentro.

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