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giovedì 20 dicembre 2018

Ristoratore denunciato da una mamma perché ha cacciato ragazzi down dal suo locale

La vicenda è stata dibattuta su Facebook:"Ci siamo stati malissimo". Una cliente conferma. Invece  il gestore:"Io frainteso, la storia si è ingigantita parecchio sui social".

Una comitiva di 11 persone si riunisce e un sabato sera vanno a cenare, come concordato, nella trattoria Casa Amaro nel centro di Torino. Arrivati, lì li attende un inaspettato:"Il locale è piccolo dovevate dirci che avevate quattro ragazzi disabili con voi, non sappiamo come gestirli".

Il gruppo sbigottito dell'accoglienza ha lasciato il locale, poiché l'unica cosa che dovevano segnalare, l'avevano segnalata all'atto della prenotazione. E cioè che uno dei commensali era affetto da celiachia, e che il fatto di avere nel gruppo quattro ragazzi down non dovevano essere un problema per il ristorante.

Una delle loro mamme denuncia:"I ragazzi, che ovviamente hanno capito tutto, sono rimasti malissimo e noi tutti peggio di loro. Li abbiamo fatti alzare e ce ne siamo andati con una rabbia e un grosso dolore condiviso". Ad assistere alla scena  c'era anche un cliente, presente quella stessa sera.

Quando la comitiva è entrata, lui era già al dolce ma ha visto dall'ingresso delle persone, la discussione e la loro uscita. Riporta l'accaduto su Facebook:"Mentre il dolce mi va di traverso chiedo conferma di quanto avvenuto al simpatico cameriere, convinto di aver frainteso la vicenda. Macché. Il signore, visibilmente turbato mi conferma tutto. Scusa, ma nella pratica che problemi avrebbero potuto creare? Chiedo tra il confuso e l'incazzato. Visibilmente serioso risponde:"Sono 20 anni che faccio questo lavoro, questo tipo di clienti mi rovina la serata, fa rumore, è difficile da gestire. Non posso farli mangiare qua. E quindi a casa. Cenino a casa loro". In realtà i ragazzi si stavano comportando in modo molto educato..Poi erano solo appena entrati ".

La madre che ha denunciato l'accaduto è stata contattata telefonicamente dal titolare che si è scusato, asserendo di essere stato frainteso e che la vicenda "si è ingigantita sui social". Chiacchiere al vento, la signora ha accettato le scuse, ma il caso è ormai scoppiato, i ragazzi sono stati effettivamente cacciati dal locale e la "vendetta", seppur virtuale,  di tanti che si sono schierati dalla parte dei ragazzi è partita. C'è da scommettere che ora sono ben pochi quelli che vorranno andare a cenare in quella trattoria.

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