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lunedì 19 marzo 2018

Andria Zafirakou è la nuova Nobel degli insegnanti

Il Global Teacher Prize 2018 è andato a lei, insegnante d'arte in un istituto multietnico di Londra, che la mattina dà il buongiorno in 35 lingue diverse.

Il buongiorno è molto importante, e se una docente, entrata in classe, lo dà ai suoi alunni in 35 lingue diverse per non "discriminare" nessuno, vale un Nobel per l'insegnamento.

Così, Andria Zafirakou, docente di arte alla Alperton Community School, a Brent, uno dei sobborghi di Londra, è la vincitrice del Global Teacher Prize 2018 promosso dalla Varkey Foundation. Lei dà il buongiorno ai suoi allievi in 35 lingue diverse, favorendo l'integrazione in una scuola difficile.

Il suo impegno per l'integrazione le è stato riconosciuto anche dalla premier britannica Theresa May che le ha porto le congratulazioni tramite un messaggio video.

La cerimonia di premiazione si è svolta a Dubai. Dal palco la vincitrice del Nobel per gli insegnanti ha commentato: "Sfortunatamente molti dei nostri studenti conducono vite difficili in case sovraffollate. E tuttavia è sorprendente come, qualunque sia il problema a casa, qualunque cosa gli manchi o causi dolore, la nostra scuola è la loro. Non ho dubbi che se potessimo aprire alle 6 del mattino, ci sarebbe la coda di ragazzi per entrare già dalle 5. Sappiamo che gli studenti che dedicano più tempo alle materie artistiche, hanno risultati migliori anche nel resto dei loro studi.

Ma ciò a cui tengo di più è qualcosa di più importante. Il potere dell'arte di eliminare le barriere e di rimuovere le etichette. Ed è perciò che oggi invito studenti, insegnanti, persone famose, politici, imprenditori, artisti, giovani e vecchi, chiunque abbia potere, ad unirsi a me in una campagna per proteggere e onorare le arti".

La passione per il buon lavoro e il sacro fuoco per l'insegnamento, hanno permesso ad Andria di ricevere il premio in denaro di un milione di dollari, in rate pari all'importo nel corso di 10 anni. L'unica clausala è quella di continuare ad insegnare per almeno 5 anni, come condizione per la vittoria.

Dare il buongiorno, salutare qualcuno è una buona abitudine che fa bene, ora si scopre che se lo fa un insegnante rispettando la multiculturalità della classe, è anche educativo.

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