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venerdì 16 marzo 2018

La crisi del "quarto d'età"

Colpisce otto giovani su dieci facendoli sentire sotto pressione. Le preoccupazioni maggiori per gli under 30 sono legati al percorso professionale. Il 43% teme di non riuscire a trovare un impiego, mentre il 28% ritiene di aver perso tempo con il lavoro sbagliato.

Finora si era sempre pensato alla "beata gioventù", inquadrando l'età della giovinezza, come un'età caratterizzata da spensieratezza e ottimismo. Invece uno studio rivela che gli under 30 sono molto preoccupati, soprattutto desta in loro ansia l'attività professionale.

Nel nostro Paese, tra i lavoratori di età compresa tra i 20 e i 30 anni, sono circa il 78% che si sente costantemente sotto pressione. Quasi 8 professionisti su 10 affermano di essere stati colpiti dall'ormai nota "crisi del quarto di vita", che li ha costretti a rivedere il loro percorso professionale e le loro scelte personali magari ad esse concomitanti.

Lo studio è stato commissionato da LinkedIn, il più grande network professionale online del mondo, in vista del lancio di un nuovo strumento chiamato Career Advice. Dall'inchiesta è emerso che la maggior parte degli under 30 italiani è colpito da questa crisi intorno ai 28 anni di età. La maggior preoccupazione che li attanaglia è quella di non riuscire a trovare lavoro (nel 43% dei casi), poi il 41% invece non è soddisfatto dal proprio stile di vita e il 33% dei casi ritiene che non comprerà mai una casa di sua proprietà.

Emerge inoltre che le preoccupazioni legate alla professione sono più forti di quelle legate alla sfera sentimentale o alla paura stessa di rimanere disoccupati. Si è visto anche che i giovani che hanno esperito questa crisi, cercano di darle risposta reiventandosi, cercando magari un altro lavoro, spesso cambiando addirittura carriera e luogo, in merito si stima che il 14% ha cambiato città.

Alex Fowke, Senior Clinical Psychologist e Cognitive Behavioural Psychotherapist, facendo un parallelo con i classici segni della crisi di mezz'età, ha definito la crisi del quarto di vita come un "periodo di insicurezza, incertezza e nervosismo riguardo alla propria carriera, alle relazioni e alla propria situazione finanziaria, che solitamente i giovani lavoratori vivono in un'età compresa tra i 25 e i 33 anni".

La crisi solitamente dura circa 6 mesi e un valido aiuto sarebbe approcciarsi con esperti del mondo lavorativo perché la maggior parte degli intervistati dichiara di voler ricevere suggerimenti concreti per il proprio percorso lavorativo ma non sa dove trovarli.

Come se i giovani moderni non fossero già abbastanza stressati per tutto il mondo circostante, ora ci si mette pure questa nuova crisi che segna anche il passaggio del disincanto verso famiglia ed amici non visti più come fonte certa di consiglio.

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