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martedì 27 marzo 2018

Cameriere licenziato perché scortese, si difende: "Non sono sgarbato, sono francese"

In Canada. Il cameriere Guillaume Rey è stato allontanato dal ristorante dove lavorava perché accusato di essere sgarbato nei confronti dei clienti. Fa ricorso al Tribunale di Vancouver giustificandosi: "I francesi sono più diretti ed espressivi".

Il cliente non ha sempre ragione. E soprattutto se chi lo serve è di nazionalità francese. Almeno questa è la giustificazione (in sua difesa) usata da Guillaume Rey, cameriere francese, che ha citato in giudizio i suoi ex datori di lavoro per "discriminazione" verso la sua "cultura". Infatti, il rivolgersi ai clienti in maniera poco carina, non sarebbe questione di educazione, ma di cultura nazionale:" i francesi sono più diretti ed espressivi".

Così il signor Rey nella denuncia presentata al Tribunale dei Diritti Umani della British Columbia contro il ristorante gestito da Cara Operations, ha sostenuto di essere licenziato per la sua personalità "diretta, onesta e professionale" acquisita durante la sua formazione nel settore alberghiero francese. Mentre i suoi ex datori di lavoro gli hanno rimproverato di aver violato i codici di condotta e di aver mostrato un atteggiamento "sgarbato e aggressivo", nonostante gli innumerevoli richiami scritti e a voce. Per il giudice Deiyn Cousineau, Rey "dovrà spiegare" questa differenza culturale, affinché la denuncia possa approdare in Tribunale. Il cameriere ha così la possibilità di chiarire "che cosa è questo retaggio francese che porterebbe ad un comportamento che la gente interpreta erroneamente come una violazione degli standard di comportamento accettabile sul luogo di lavoro".

Stando alle argomentazioni del signor Rey, da oggi in poi se qualcuno si dovesse rivolgere a noi in modo scortese, lo dovremmo perdonare poiché non è "sgarbato", ma francese!

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