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martedì 13 novembre 2018

Il 2017: l'anno più deprimente per il mondo

Record di emozioni negative. Testate con un sondaggio in 145 Paesi. Cresciuti stress e preoccupazione.

Ognuno dentro di sé porta un annata dimostratasi particolarmente indigesta, negativa. È qualcosa di soggettivo che ha a che fare con le vicende che durante l'arco di 365 giorni si sono dovute affrontare. Ma, secondo un recente studio, riportato sul Gallup Global Emotions Report, per il mondo il 2017 è stato l'anno più deprimente, questo da oltre un decennio.

Per la ricerca sono state intervistate oltre  150 mila persone in 145 Paesi, a cui è stato chiesto "come stanno".

Quasi il 40% degli intervistati ha provato preoccupazione o stress il giorno prima dell'intervista, un aumento del 2% rispetto al 2016. I tassi di tristezza e dolore fisico sono invece aumentati dell'1% con una persona su cinque  che si è sentita triste e tre su dieci che hanno provato dolore.

Solo la rabbia rimane stabile al 20%. Combinando questi dati si ottiene un "negative emotion index" di 30, incrementato di due punti rispetto a quello dell'anno precedente e più alto mai registrato dall'inizio del progetto, che ha visto invece il tasso più basso nel 2007, quando era 23.

L'Italia è mediamente triste. Si trova a metà classifica con Usa e Spagna, indice più alto di quello dei Paesi del nord Europa e molto lontano dal picco negativo 61 della Repubblica Centrafricana.

Ancora non chiare le cause che hanno reso il 2017 un anno particolarmente deprimente a livello mondiale. Per me è stato molto più difficile il 2018, ma come ogni volta che si avvicina un nuovo arco temporale,  spero in quello nuovo che verrà.

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