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mercoledì 25 settembre 2019

Allarme clima, 500 scienziati contro tutti: "È una farsa"


Non esiste un'unica verità scientifica sui cambiamenti climatici. Esiste invece un panel di voci divergenti che contesta Greta e i cattivi maestri dell'ambientalismo.

"Greta contro tutti! Greta la voce del popolo contro le élites. Greta da Nobel". Questi sono solo alcuni dei "complimenti" che la giovane ambientalista raccoglie alle Nazioni Unite.

Eppure c'è un altro risvolto della medaglia di cui, pochi parlano. Nell'indifferenza generale 500 scienziati di tutto il mondo indirizzano al Segretariato Generale dell'Onu, Antonio Guiterres, una lettera contro l'allarmismo climatico.

Guus Berkhaut, geofisico e professore emerito presso l'Università dell'Aja, in collaborazione con associazioni e scienziati di 13 Paesi hanno pubblicato una "Dichiarazione Europea sul clima", secondo cui non c'è urgenza né crisi irrimediabile. 

Questa dichiarazione che va di fatto controcorrente e pone al centro la scienza e non e non l'ideologia (più di sinistra che sfrutta  il consenso di una ragazzina dalle trecce castane).

Anche in Italia, la notizia è passata un po' in sordina eppure nei diversi giornali online, tra cui Atlatico Quotidiano, Federico Russi riporta la traduzione integrale della lettura che farebbe sobbalzare anche il più puro degli ambientalisti.

Invece, fortunatamente, per la scienza  la Terra ha ancora chance di salvezza, tra gli ambasciatori di questa idea sono: Guus Berkhaut professore (Paesi Bassi), Richard Lindzen peofessore (Usa), Reynold Du Berger professore (Canada), Ingemar Nordin peofessore (Svezia), Terry Dunleavy (Nuova Zelanda),Jin O'brien (Irlanda), Viv Forbes (Australia), Alberto Prestininzi professore (Italia), Geffrey Foss professore (Canada), Benoit Rittsnd docente (Francia), Marten Jodal (Norvegia), Fritz Varenholt professore  (Germania), Rob Lemere (Belgio), Vicont Monkton of Brechely (Regno Unito).

Sono loro a scrivere ed asserire senza mezzi termini che quella in cui ci troviamo non è un'emergenza e che i modelli di divulgazione generale sul clima, su cui si basa attualmente la politica internazionale, sono inadeguati.

Aggiungo inoltre che le attuali politiche climatiche indeboliscono inutilmente il sistema economico,mettendo a rischio la vita nei Paesi in cui è negato l'accesso all'elettricità pensata a basso costo. Un punto di vista differente che potrebbe però far luce su nuovi scenari.

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