Doveva essere un evento televisivo invece Blonde, l'attesissimo e controverso biopic su Marilyn Monroe, approdato su Netflix e prodotto da Brad Pitt, è un flop. Pretenzioso e superficiale non raccontava quasi nulla dell'iconica che invece dovrebbe narrare e si rivela una grandissima e fastidiosa occasione perduta.
Blonde, l'attesissimo biopic su Marilyn Monroe, presentato in pompa magn alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia e da poco approdato su Netflix si è rivelato un flop. Il lungometraggio è stato prodotto da Brad Pitt che ha scelto l'attrice Ana de Arms per interpretare un mito. Ma la pellicola non rende giustizia. Ha una durata spropositata, 3 deliranti ore di mutaggine, non c è un filo conduttore che tocchi anche l'aspetto psicologico del personaggio o almeno ne mostri i tormenti. Invece, è un disastro di supponenza e confusione che non rende omaggio né all'icona e né alla persona di Marilyn Monroe. Tanta delusione per questa scelta cinematografica che oltre ad essere stata girata male non rende omaggio ad un mito, poiché non basta considerarlo tale per trasmettere poi l'unicità che merita, bisogna guardarlo con gli occhi veri dell'ammirazione.
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