Un team di ricerca internazionale ha determinato che un integratore a base fi fibre vegetali è in grado di migliorare la funzione cerebrale nelle persone con più di 60 anni. Chi ha assunto i probiotici considerati dicuri e a basso ostacolo, ha ottenuto i punteggio migliori nei test cognitivi,anche in quelli indicativi per l'Alzheimer. Il test è stato condotto con 36 coppie di gemelli.
Un nuovo studio ha determinato che un comune integratore di fibre vegetali( probiotici) è in grado di migliorare sensibilmente la funzione cerebrale nelle persone con più di 60 anno. I partecipanti che lo hanno assunto, infatti, hanno ottenuto risultati migliori nei test cognitivi rispetto a chi aveva preso il placebo. A rendersi particolarmente significativa questa ricerca vi è il fatto che ha coinvolto dei gemelli (quindi persone con una base genetica identica), cui sono stati assegnati casualmente proniotici,nutrienti per i batteri buoni nel nostro intestino. Inoltre è stato condotto a doppio cieco, ciò significa che nemmeno i ricercatori sapevano chi riceve cosa fino al termine dell'indagine.
I risultati suggeriscono che queste fibre considerate sicure e economiche potrebbero essere estremamente preziose per rallentare il declino cognitivo, caratterizzati da perdita di memoria, difficoltà del linguaggio, problemi nell' orientamento e altro ancora. Si tratta dei sintomi più tipico della demenza senile.
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