La rivista Prescrivere ha aggiornato la sua lista dei farmaci da evitare, identifando 106 medicinali (di cui 88 venduti in Francia) con un rapporto rischio-beneficio sfavorevole, elcuni dei quali presentano effetti collaterali gravi o un efficacia simile al placebo.
Per il 13° anno consecutivo, la rivista scientifica indipendente Prescrivere, gestita da un ONG indipendente, composta da medici, farmacisti e altri professionisti nel settore sanitario, ha pubblicato la sua revisione dei farmaci da escludere. Nella lista del 2025 figurano 106 principi attivi, di cui 86 ancora in commercio in Francia, molti dei quali da decenni, nonostante alcuni Paesi europei abbiano già deciso di vietarli.
I farmaci inclusi in questa sorta di "lista nera" presentano un rapporto rischio- beneficio sfavorevole. I rischi associati al loro utilizzo superano i benefici potenziali. In alcuni casi, i farmaci dono ritenuti troppo rischiosi rispetto ad alternative più sicure, mentre in altri, la loro efficacia è così bassa da risultare pari a quella di un placebo, vanificando quindi il loro utilizzo.
Tra i farmaci da evitare ci sono: il florogucinolo( Spafen, utilizzato per trattare disturbi intestinali e dolori ginecologici), poi la diosmectite( Smoda) e l'idrotalcIte( Rennieliquo) usati per il raffreddore e l'influenza.
Seguono vari principi attivi degli sciroppi per la tosse: l'oxomenaxina ( toplexil) e il Muxol, mentre l'alfa-amilasi( Maxi lasi) non offrono alcuna efficacia clinica dimostrata e possono causare gravi reazioni allergiche o cutanee.
Anche i farmaci per il trattamento dei dolori articolari come l'aceclofenax( cortex) o il diclofenac( Voltarene) espongono a rischio cardiovascolare, aumentando la probabilità di infarto o insufficienza cardiaca.
Infine, alcuni miorilassanti come il metacarbonato o Lumirela non superano l'effetto placebo. Lo stesso alcuni farmaci antidepressivi come il valdoxan.
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