Il nostro cervello ricorda gli insulti meglio dei complimenti per via della Negatività effect, la capacità psicologica di ricordare le cose spiacevoli.
Non siamo rancorosi, ma solo umani. Se anche a voi capita di non riuscire proprio a dimenticare un insoluto, una scortesia, uno sgarbo che ci è stato fatto, non temete. È normale. Il cervello ricorda gli insulti meglio dei complimenti.
In psicologia si chiama Negativity Effect: gli stimoli negativi come una critica, un rifiuto o un commento acido, vengono elaborati più a fondo, pesano di più sull'amore e restano più a lungo nella memoria più a lungo rispetto agli equivalente positivi. In particolare una parola a noi rivolta mal detta può essere ricordata per 20 anni, mentre un complimento può essere dimenticato in meno di 30 giorni.
In termini evolutivi notare il pericolo prima della ricompensa, ricordare un' esperienza negativa, ha aiutato i nostri antenati a sopravvivere. Oggi invece, concentrarsi sugli stimoli negativi si traduce in un trono per le offese e un posto in secondo per gli elogi, praticamente 10 insulti scivolano via e un insulto rimane lì a farci rimuginare. Sbagliatissimo! Ovviamente non si può spegnere il Negativity effect , ma possiamo dare più attenzione, ai complimenti, alle cose belle che ci vengono dette o che portiamo a termine e magari farci influenzare positivamente da esse.