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giovedì 19 aprile 2018

I primi cereali nello spazio

Sulla stazione spaziale arrivano i primi mini-raccolti di cereali in vista delle future colonie su Marte.

Sul pianeta Terra è ancora presto per raccogliere i frutti che l'agricoltura dona, da Marte arrivano le immagini dei primi mini raccolti di cereali ottenuti in una speciale serra a milioni di km di distanza da noi.

Poco importa, perché le piante sono una componente essenziale per la vita nello spazio, utili sia come fonte di cibo che per produrre ossigeno, purificare l'aria e l'acqua. L'influenza delle piante nello spazio è molto simile a quella che copre nel sistema terrestre, con l'aggiunta di ricreare un sistema biogenerativo, dove tutto si ricicla e si rigenera e rendere pure l'ambiente più "familiare" agli astronauti.

Si sono occupati di questo aspetto due progetti, uno della Nasa e l'altro dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) che stanno lavorando su come sviluppare sistemi di coltivazione in vista delle future missioni verso la Luna e Marte. Nel frattempo, sulla Terra invece, si cerca di riprodurre le consizioni presenti nel suolo marziano per vedere l'evoluzione dei futuri sistemi di coltivazione sul pianeta rosso.

In particolare, l'università olandese Wageningen è stata la prima a raccogliere "pomodori marziani".

L'Italia non è da meno realizzando con Enea e Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l'Università Statale di Milano la serra marziana nella missione Amadee-18 nel deserto dell'Oman. Oppure quella costruita tra i ghiacci dell'Antartide, nella base si ricerca tedesca Neumayer Station III, finanziato dall'Unione Europea e gestita dall'Agenzia Spaziale Tedesca (Dlr). A cui il Belpaese aderisce con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e le aziende Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e telespazio (Leonardo-Thales).

Si sta lavorando principalmente su due filoni, quello che per la coltivazione di frumento nano usa la gravità e quello, delle sperimentazioni Esa, che coltiva in assenza di gravità. Entrambi i progetti hanno dato ottimi risultati. E per "nutrire" il pianeta sono stati usati solo 16 minerali.

Chissà se un giorno sarà possibile la vita su Marte, per il momento la scienza si sta muovendo per renderlo un pianeta non solo abitabile ma anche produttivo di materie prime alimentari.

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