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lunedì 25 giugno 2018

I testimoni di Geova: "Una setta che sacrifica vite"

Così parla la sig. Grazia De Nicola. Per anni è stata testimone di Geova. Dopo una delicata operazione chirurgica in cui è stata necessaria una trasfusione di sangue, è stata emarginata da quelli che fino a poco tempo prima, si autodefinivano "fratelli di culto" l'hanno abbandonata anche le 3 figlie, seguaci di Geova che hanno chiuso ogni ponte con la madre, ritenuta colpevole di aver scelto di vivere.

Fino a quale punto è giusto che un credo allontani o inculchi odio nel rapporto tra genitori e figli? O si fermi davanti alla medicina, che viene ostacolata dalla più ottusa (ed ignorante) cecità? La storia della signora Grazia De Nicola, 48enne originaria di Colliano, un paesino in provincia di Salerno, ha dell'incredibile. Lei stessa afferma: "I testimoni di Geova sono una setta che sacrifica vite. Ho accettato una trasfusione di sangue e da allora la mia vita è distrutta. Le mie 3 figlie sono andate via di casa e non vogliono più saperne di me". 

Lei stessa racconta la sua vicenda. Le sue convinzioni religiose l'hanno portata ad un passo dalla morte, e dopo una delicata operazione chirurgica in cui è stata necessaria una trasfusione di sangue, la sua vita è cambiata, il suo "mondo" le ha voltato le spalle. Si è ritrovata abbandonata ed umiliata da quelli che fino a poco prima erano i suoi "fratelli" di culto. E rischia anche di perdere per sempre le sue tre figlie.

A 11 anni rimane affascinata dalla rivista in cui si venera il culto di Geova. Ricorda: "Negli anni '80, dopo il terremoto in Irpinia, dei testimoni di Geova vennero a casa nostra e ci dissero che quella tragedia era un segnale dell'imminente fine del mondo". Con il tempo si avvicina sempre di più a quel culto, fino ad entrare nel 2008 ufficialmente nei testimoni di Geova.

Da allora la sua vita cambia completamente e la sua casa diventa il luogo di riunioni sempre più frequenti. Il marito si oppone a questa cosa e i suoi "fratelli" di culto le impongono di lasciarlo perché alla fine sono i testimoni di Geova si salveranno dalla fine del mondo.

Poi, nel 2016, la svolta. Grazia scopre di avere un tumore benigno e da buona adepta si rivolge agli anziani della congregazione. Loro l'indirizzarono verso una clinica dove si effettuavano interventi chirurgici senza trasfusioni. Ma dopo l'operazione, Grazia era particolarmente debole perché era subentrata l'emorragia interna. Quindi ha stracciato il foglio che le avevano fatto firmare, come da statuto per i testimoni, dove rifiutava le trasfusioni, e ha deciso di vivere, ha scelto la vita, di accettare una trasfusione.

Ora è emarginata da tutti, e ripudiata dalle figlie. Ma un credo che al centro non mette la salute ed il benessere, il meglio per una persona, che credo è, che religione è? Sono sette che fanno il lavaggio del cervello alle persone.

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