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martedì 12 febbraio 2019

La bufala del sale dell'Himalaya: "È rosa perché è sporco"

 
 Il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini svela il perché del colore del ricercato sale da cucina:"È rosa perché sporco".

"L'amichevole chimico di quartiere", così si definisce il chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini, svela il "segreto", anzi diversi segreti sulla chimica di molti gettonati alimenti.

Oltre alla sua attività di ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Chimiche ed Ambientali  dell'Università degli Studi dell'Industria, Bressanini ha un blog: La Scienza incucina ed un canale youtube dov'è seguitissimo. Migliaia di followers a cui svela gli arcani della cucina moderna.

Il primo alimento a salire sul banco degli imputati è il rinomato e costoso sale rosa dell'Himalaya. Secondo il chimico italiano, sarebbe una bufala! Il sale rosa, a dispetto del nome non proviene dalla catena dell'Himalaya e soprattutto è un comune sale, con un po' di ferro e nessuna proprietà.

Il sale rosa venne introdotto in occidente da un ricercatore tedesco che ne millantava le origini  dalla catena montuosa dell'Himalaya  e gli attribuiva circa 84 oligoelementi.

In realtà il sale rosa proviene dal Pakistan e deve il suo colore rosa alla presenza di ossido di ferro, quindi è solo un po' sporco. Come un po' tutti i sali colorati, oggi molto in voga, così come il sale nero o il sale rosso delle Hawaii, che invece deve il suo colore alla presenza di particelle d'argilla.

Tutti i sali colorati, in realtà, non hanno nessuna particolare proprietà in più del normale sale da cucina, se non quella di un maggior prezzo ostentato sulla "carta dei sali" presentata da alcuni ristoranti.

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