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mercoledì 13 febbraio 2019

Parte da Napoli il primo smartwatch contro la violenza sulle donne

 
Voluto dai Carabinieri e Procura, la nuova tecnologia partirà presto in via sperimentale:"Servirà a chiedere aiuto".

L'Arma dei Carabinieri di Napoli ha in dotazione una nuova tecnologia per combattere il crimine. A sostegno delle vittime di violenza arriva uno smartwatch di ultima generazione, abbinato ad un telefono con applicazioni, con cui le vittime possono chiedere istantaneamente aiuto e al contempo registrare e trasmettere immagini e aiuti che gli investigatori possono poi acquisire come prove di reato.

Il progetto dello smartwatch contro la violenza sulle donne è finanziato dalla Fondazione Vodafone e dall'Associazione Woman Care Trust.

Con esso, la vittima può attivare la chiamata d'emergenza premendo un tasto o anche attraverso il movimento del braccio. La chiamata arriva così direttamente al  Comando provinciale di Napoli dei Carabinieri dove ci saranno  un carabiniere referente tecnico e un referente investigativo che rappresenterà all'Autorità Giudiziaria.

La nuova tecnologia, già in dotazione dell'Arma dei Carabinieri e partirà in via sperimentale proprio a Napoli. In merito il Generale di Brigata Maurizio Stefanizzi, Comandante  della Legione Carabinieri  "Campania": "Questo strumento è stato fortemente voluto dall'Arma e dalla Procura distrettuale di Napoli con la finalità di assistere in modo concreto anche a distanza donne e soggetti deboli vittime di violenza ".

In centrale ci sarà un monitor dedicato dove appariranno la geolocalizzazione e le informazioni necessarie. Ma per poter avere in dotazione lo smartwatch devono esserci "situazioni di crisi comprovate e la disponibilità della vittima".

La missione degli agenti delle Forze dell'Ordine è quello di stare vicino e garantire protezione alle persone. Ma ora, con questa nuova tecnologia lo possono fare ancora di più.

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