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giovedì 14 febbraio 2019

La diagnosi arriva via app con batteri modificati su chip

 
Rivoluzione in campo medico. Con dei batteri ingoiabili, la diagnosi arriva via app-video. Dopo i test positivi sugli animali, si pensa ora  di provarla sull'uomo.

In futuro, per diagnosticare una malattia si potrà  ingoiare un batterio modificato, che agirà da sensore su cui leggere i risultati, quasi in tempo reale sullo smartphone. 

Il prototipo è stato messo a punto dal team del Massachusetts Institute of Tecnology (MIT) e pubblicato sulla rivista scientifica Science. La sperimentazione è stata effettuata sui maiali, tramite cui sono stati diagnosticate l'ulcera d altri problemi gastrointestinali e ora si pensa a come impiegarlo con gli uomini.

In pratica, gli studiosi hanno modificato un batterio in modo da rendere sensibile a molecole spia di malattie di stomaco ed intestino, ottenendo così un dispositivo minuscolo e ingoiabile.

La particolarità di questo approccio è che si combinano sensori fatti di cellule viventi con strumenti elettronici a bassissimo consumo di energia, per convertire i messaggi inviati dal batterio in segnali "leggibili".

Il gruppo del MIT che ha realizzato  il chip, formato da un cilindro lungo quasi 4 centimetri ricoperto da una membrana semi impermeabile, che richiede 13 micro watt di energia  ed è stato equipaggiato di una batteria da 2,7 volt che gli consente di funzionare per 1,5 mesi di fila.

I batteri sono stati posti in 4 comparti, ognuno dei quali utilizza un transistor per misurare la luce prodotta dalle cellule batteriche e poi di trasmettere l'informazione ad un microprocessore, che a sua volta invia il segnale, ad un computer o smartphone vicino.

Questa è la medicina del futuro, si fa tanto per debellare i batteri e poi servono per la diagnosi.

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