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mercoledì 18 novembre 2020

Due ricercatrici milanesi hanno creato una carta dagli scarti di cibo


 Produrre carta dagli scarti di cibo? Sì, si può fare! Ci hanno pensato due giovani ricercatrici milanesi: Greta Colombo Dugani, 38 anni e Monica Ferro, (27) entrambe impiegate al Politecnico di Milano. Esse hanno messo a punto un modo alternativo, totalmente green, per ricavare cellulosa dagli scarti delle industrie alimentari.

Il loro progetto si chiama Bi-Rex e nasce dall'unione di "biomasse" e "recycling", grazie a cui sono riuscite a scoprire un modo alternativo per ricavare la cellulosa,  la materia prima di cui è composta la carta  dagli scarti alimentari, in particolar modo dai residui della lavorazione della birra, bucce di riso e gusci di gamberi.

Una bella intuizione che permette di dare una nuova vita agli scarti alimentari che altrimenti verrebbero buttati senza nessun utilizzo, mentre così facendo si crea un processo di economia circolare che non va nemmeno ad impattare sull'ambiente e salvaguardando la vita degli alberi. 

In più, gli scarti alimentari vengono lavorati in modo sostenibile con l'aggiunta di solventi atossici e non inquinanti a basse temperature, senza mai superare i cento gradi fino ad estrarne le particelle di cellulosa che li compongono.

La validità del progetto Bi-Rex è stata testimoniata dal finanziamento di 30 mila euro che ha ottenuto vincendo una competizione organizzata dal Politecnico in collaborazione con Deloitte e Polihub, l'incubatore dell'ateneo milanese; inoltre recentemente è stato selezionato dall'European Chemical Regions Network e incluso tra i migliori progetti per la creazione di fonti alternative di materie prime.

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