In Campania, a San Giorgio a Cremano, un ristoratore che ha visto sabato nuovamente chiudersi il locale, e che già aveva fatto la spesa per far fronte ai giorni di festa, decide "d'investire" i suoi beni alimentari regalandoli ai più bisognosi.
Il sogno dei ristoratori campani di restare in zona gialla, è durato solo tre giorni. Durante lo scorso fine settimana, il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato la regione un'altra volta arancione.
Parecchi ristoratori, si sono quindi ribellati poiché avevano già fatto la spesa e chiamato i dipendenti per far fronte a questi giorni d'apertura .
Quasi tutti i ristoratori avevano acquistato beni alimentari di ogni genere che purtroppo andranno invenduti e poi buttati in pochi giorni. Da questo coro di protesta si dissocia Antonio, ristoratore di San Giorgio a Cremano, che ha deciso di non buttare il suo lavoro e il cibo invenduto, annunciando su un post Facebook che chiunque avesse bisogno può passare per il suo ristorante e ritirare qualcosa.
L'invenduto di Antonio, si assesta al 40% e i danni sono incalcolabili, non solo in termini economici, ma soprattutto morali. Egli stesso spiega: "Non sarebbero stati questi quattro giorni a farci recuperare i giorni di chiusura ma avrebbero fatto tanto per il nostro morale".
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