Un nuovo esperimento promuove l'interazione con un cucciolo di foca robot che può aiutare gli anziani affetti da demenza. Si chiama Paro, risponde ai comandi, muove testa e zampe, si adatta ai cambi d'umore del paziente. "Contribuisce a ridurre lo stress, evitare l' isolamento e stimolare i legami".
Si chiama Paro, è bianca, soffice e con due grandi occhi scuri. È anche dotata di due processori a 32 bit, tre microfoni, 12 sensori tattili che coprono la pelliccia, baffi elettronici e un delicato sistema di motori che ne muovono silenziosamente le zampe e il corpo, permettendole di interagire con gli esseri umani.
La foca robot è stata adottata in via sperimentale nella RSA Anni Azzurri di Rezzano in provincia di Brescia dove supporterà gli anziani ospiti affetti da demenza, coccolandoli e stando sempre al loro fianco. Rispondendo perfettamente ai loro comandi e adattandosi ai cambiamenti d'umore.
A contatto con le persone, il pupazzo risponde infatti muovendo testa e zampe, emettendo versetti e mostrando il comportamento preferito del paziente sulla base di comandi importanti: è addirittura in grado di ricordare e ripetere i movimenti che il "padrone" ha "premiato con una carezza" ed evitare quelli sgraditi, segnalati da un tocco più fermo.
È stato riscontrato che Paro ha un effetto calmante e suscita risposte emotive positive negli ospiti come farebbe la per therapy.
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