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mercoledì 10 gennaio 2018

Facebook censura il bacio di Rodin

L'opera d'arte ritenuta troppo osé in quanto: "Mostra eccessivamente il corpo e presenta contenuti allussivi". Così il social  rifiuta di promuovere la mostra a Treviso.

Mah! L'arte è arte e davvero sui social network si vede molto di peggio. Eppure Facebook non farà promozione alla mostra di Treviso su August Rodin. Ad urtare la sensibilità della piattaforma è stata la scelta di usare la celeberrima statua del "Bacio" come immagine dell'esposizione.

Lo stesso social ha comunicato tramite comunicato stampa la controversa decisione, all'ufficio Linea d'Ombra, lo studio trevigiano specializzato in grandi mostre d'arte che aveva chiesto a Facebook di utilizzare l'immagine dell'episodio di Paolo e Francesca nel canto V dell'Inferno di Dante, per la promozione della mostra dedicata allo scultore francese tra i più rappresentativi e famosi del periodo storico a cavallo fra il XIX e XX secolo.

Nella nota inviata dagli addetti del social agli organizzatori, si può leggere: "Mostra eccessivamente il corpo e presenta contenuti allusivi, suggerendo inoltre di utilizzare contenuti che si concetrano sul prodotto o servizio, citando allusioni di natura sessuale".

Al che, il responsabile di Linea d'Ombra Marco Goldin ha risposto: "Più prodotto di così. Può un'immagine simbolo della Storia dell'Arte, vera e propria icona di bellezza senza tempo, essere paragonata a una qualsiasi immagine di carattere sessualmente esplicita? In una rete invasa da contenuti di orribile pornografia, vogliamo davvero equiparare i nudi rinascimentali o in questo caso il Bacio di Rodin, a immagini che invece circolano liberamente? È certamente il caso di riflettere sul fatto che l'arte, nei suoi esiti alti, proponga il canone della bellezza universale che nulla ha a che fare con la contingenza dell'allusione sessuale".

La mostra dedicata a Rodin, per la cura di Marco Goldin e con la collaborazione del Museè Rodin di Parigi si farà comunque. Verrà ospitata nel Museo Civico di Santa Caterina a Treviso e chiunque voglia andarci avrà l'onore di osservare dal 24 Febbraio le 50 sculture più famose dell'artista. E come immagine simbolo della mostra è rimasto il "Bacio".

L'ignoranza imperante sta facendo letteralmente perdere la bussola alle persone. Forse il rendere lecito e permissibile il troppo  fa perdere un po' il valore alle cose. Non si riesce più a capire quando comincia il mal costume o quando si tratta veramente di arte.

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