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mercoledì 24 ottobre 2018

In Svizzera referendum per tenere le corna alle mucche e alle capre

Il prossimo 25 Novembre in Svizzera si voterà per tenere le corna alle vacche. Il Parlamento anticipa di votare contro l'iniziativa.

Che gli svizzeri abbiano il pallino dei referendum, ce ne eravamo accorti, ma che ora si debba discutere addirittura sul tenere o meno le corna alle mucche e alle capre sembra davvero una cosa assurda. Senza considerare poi l'opinione delle dirette interessate. Invece, nel Paese elvetico, il prossimo  25 Novembre si voterà sulla possibilità di dare incentivi economici ai contadini che decidono di lasciare le corna ai bovini e alle capre dei loro allevamenti.

L'iniziativa si chiama "Per la dignità degli animali da reddito agricolo, iniziativa per le vacche con le corna", ed è  stata promossa dal gruppo "Hornkuh" di Armin Capaul, allevatore di Berna.

Secondo i promotori del referendum, la decornazione è un intervento molto doloroso per gli animali, oltre a privarli di una parte del corpo che serve per comunicare e svolgere molte altre funzioni.

Attualmente, nel Paese solo il 10% del bestiame possiede ancora le corna, poiché la maggior parte degli allevatori decide di tagliare le corna alle mucche e alle capre per il timore che gli animali si feriscano tra loro e che diventino pericolosi per l'uomo.

Naturalmente, la decisione nasconde anche dei risvolti più pratici/economici, per esempio, le mucche con le corna hanno bisogno di stalle più grandi che comportano spese maggiori.

L'iniziativa  "Hornkuh" non prevede penalizzazioni per gli allevatori che decidono di tagliare le corna agli animali, ma incentivi per quelli che scelgono di non farlo. I contributi ammonterebbero a 15 milioni di franchi all'anno (circa 13 milioni di euro), circa 190 franchi a mucca (165 euro) e 38 a capra (33 euro).

Se l'iniziativa dovesse essere approvata nel referendum, bisognerà cambiare il testo della Costituzione svizzera. Il governo si è già schierato contro il referendum in quanto "un contributo per gli animali con le corna, potrebbe corrispondere all'aumento della costruzione di stalle in cui gli animali sono legati...E l'aumento di rischio di lesioni".

Insomma, in barba ai bisogni e alla conformazione fisica naturale dei suddetti animali, il governo vorrebbe tagliargli le corna. Eppure dovrebbero essere coscienti che i primi ad esserlo (corna dotati) sono proprio loro.

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