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giovedì 14 maggio 2020
Trasferita dall'ufficio dopo le molestie del capo, vince infine la causa
A Torino, una donna che aveva perso il lavoro, dopo aver denunciato delle molestie, viene reintegrata (grazie ai giudici) a lavoro e poi viene spostato l'autore delle avances.
I giudici di Torino, hanno stabilito un importante precedente che potrebbe dare forza e convincere altre donne a non subire più abusi e comportamenti scorretti da parte dei capi, né avere timore e denunciarlo, non solo alle Forze dell'Ordine ma anche solo all'azienda.
La questione è sorta davanti ad un grave caso di discriminazione; un'impiegata viene trasferita dal suo ufficio, dopo aver denunciato le molestie del capo. Poi, grazie alla sentenza, è riuscita a riavere il suo vecchio posto di lavoro.
"L'impresa non è riuscita a provare in giudizio che il trasferimento della ricorrente fosse l'unico modo per sottrarla, doverosamente, al contatto con il molestatore, dato che analogo risultato poteva essere ottenuto trasferendo ad altra unità produttiva il superiore gerarchico autore delle molestie"; spiega nella sentenza del 7 Maggio la giudice del lavoro, Lucia Mancinelli.
La vittima, impiegata in un'impresa di pulizie, aveva segnalato che a fine 2019, nell'arco di un mese, era stata vittima di gravi episodi di molestie sessuali e altri episodi "vessatori" da parte del suo capo squadra.
Per cercare aiuto si era anche rivolta ad uno studio legale da cui è partita la vertenza. Quando i proprietari dell'impresa hanno saputo del caso, hanno licenziato lei invece del capo "molestatore". Da qui il caso di discriminazione che si è concluso con il trasferimento del capo molestatore.
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