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sabato 18 marzo 2017
La prof più brava d' Italia insegna matematica in ospedale
È Annamaria Berenzi l' insegnante migliore del nostro Paese. Docente alla sezione ospedaliera dell' istituto superiore Castelli di Brescia, vanno i 50 mila euro del premio Italian Teacher Prize voluto dal Miur per riconoscere le qualità dei docenti italiani, gemellato con il Global Teacher Prize. Al secondo posto altri quattro punte del nostro sistema scolastico : Daniela Ferrarello, Maria Franco, Dario Gasparo, Antonio Silvagni. A loro 30mila euro ciascuno. Questa dolce insegnante (51enne) di matematica lavora con i ragazzi ricoverati nella scuola secondaria di II grado della sezione ospedaliera degli Spedali Civili di Brescia. In particolare lavora nei reparti di Oncoematologia pediatrica e in Neuropsichiatra dell' infanzia e dell' adolescenza, dove " far lezione significa che la malattia non ti sta togliendo tutto". Lei volutamente scelse di svolgere lì la sua professione. Più volte ha combattuto la paura di non reggere il " carico emotivo", sebbene col tempo ha imparato che gli studenti degenti, affrontano con tanto coraggio e dignità prove durissime, e che quindi insegnano più che imparare: a non voltare la faccia di fronte alla fatica e al dolore. Tanto che ora non lascerebbe più il suo ruolo in ospedale. Più che meritato questo premio quindi. Infatti, fu proprio una sua ex allieva a presentare la sua candidatura, era Alessia che voleva farla vincere a tutti i costi. Nei mesi scorsi, ci fu una prima selezione, i docenti candidati, personalmente o da colleghi, o da dirigenti furono scremati da 11mila a 50 in tutto. Una giuria nazionale composta da personalità di spicco provenienti dalle più alte cariche della società italiana ha poi ulteriormente individuato tra questi la rosa dei 10 finalisti. Infine ne sono stati premiati 5. Annamaria Berenzi ha ricevuto il premio dalla ministra Valeria Fedeli mentre la proclamazione è avvenuta proprio per bocca di Alessia, l' ex allieva della professoressa. Ulteriore commozione per la docente che ogni giorno nell' anonimato, aveva svolto il suo ruolo con pazienza, competenza e pochi riconoscimenti. Oggi con questo premio, la prof. Berenzi vorrebbe offrire agli studenti ospedalieri spazi al di fuori delle stanze di degenza dove confrontarsi, scambiarsi amicizia ed esperienze. E portare i suoi studenti in giro per l' Italia, per una campagna di responsabilizzazione con tappe in diverse scuole. Magari i nostri studenti potessero trarre insegnamento da queste realtà. Ricredersi nel rapporto con i professori, visti spesso come il nemico che sta dall' altra parte della barricata e soprattutto impegnarsi di più, perché a prescindere dall' insegnante imparare è davvero bello.
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