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martedì 9 gennaio 2018

Il peso corporeo influisce sulla percezione del cibo

Una ricerca tutta italiana rivela che chi ha chili in eccesso ha un'attività cerebrale più intensa quando vede alimenti succulenti ed elaborati, come pizza e dolci. Per i magri è vero il contrario: l'attenzione è riservata a tutto quello che è sano, come frutta e pesce crudo.

La rappresentazione mentale degli alimenti varia in base al peso corporeo così come la nostra valutazione nei confronti del cibo. Lo rivela una ricerca della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) che ha fatto luce sulla risposta cerebrale associata ad alcuni cibi, come un pezzo di torta alla crema o una mela rossa.

La valutazione di questi due alimenti sembra essere strettamente legata al nostro corpo, e soprattutto al nostro peso: le persone in sovrappeso sembrano prestare maggiore attenzione ai cibi elaborati, come dolci e pizza, invece, quelle sottopeso hanno un'attivazione cerebrale più orientata verso gli alimenti più semplici e naturali tipo la frutta.

Per la ricerca, gli studiosi hanno coinvolto partecipanti di peso diverso, considerando persone in sovrappeso, normopeso e sottopeso. Si sono combinati test comportamentali con un'elettroencefalografia, un'indagine che misura l'attività elettrica del cervello, per approfondire il modo con cui valutiamo alimenti non processati e cibi più elaborati. Su uno schermo venivano mostrate immagini dei cibi anticipate da frasi associate a quel dato cibo. Le frasi riguardavano caratteristiche percepite tramite i sensi, come per esempio: "Ha un sapore dolce", oppure una descrizione della loro funzione o del contesto in cui si consumano, tipo: "È ideale per una festa di matrimonio".

Quindi gli scienziati misuravano la risposta neurofisiologica allo stimolo, individuando tramite un parametro specifico, chiamato N 400, quanto le caratteristiche e le qualità contenute nella frase venissero associate, dal cervello dei partecipanti, all'alimento oggetto della frase. Fra gli alimenti selezionati frutta, come mele e ciliegie, frutta secca, ostriche, pizza, pasta al sugo, torta di mele.

Gli esperimenti hanno evidenziato che il gruppo di partecipanti con peso in eccesso presentavano segnali elettroencefalografici diversi rispetto a quelle in lieve sottopeso. In particolare, le persone con qualche chilo in più mostrerebbero una maggiore attività cerebrale nel caso di cibi elaborati. 

Decisamente, nelle persone in sottopeso la risposta cerebrale era maggiormente sollecitato dalla vista di cibi più naturali, come la frutta.

Questo studio è interessante perché svela come il cervello sia strettamente legato ed influenzato dal corpo, in quanto alcune caratteristiche del nostro fisico possono essere associate ad elementi cognitivi.

Come dire, che anche nel campo dell'alimentazione, sciegliamo ciò che maggiormente preferiamo a livello dei sensi.

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