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venerdì 5 gennaio 2018

Niente più cotton fioc

Dal 2019 i cotton fioc in plastica saranno messi al bando. Si potranno vendere solo quelli biodegradabili. Nel giro di un anno dovranno sparire anche alcuni prodotti come creme per il viso e dentifricio contenenti microplastiche.

I bastoncini per pulire le orecchie sono ormai parte integrante dell'arredamento dei bagni. Stanno lì, non troppo nascosti, spesso rimanendo proprio nella loro confezione, alla portata di mano ogni qualvolta debbano essere usati. Eppure i cotton fioc, quelli di plastica colorata, dal 2019 saranno vietati. Non si potrà più comprarli. Per esigenze soprattutto ecologiche, verranno sostituiti da quelli biodegradabili che non creano danni all'ambiente come invece avviene nel caso di smaltimento errato delle plastiche.

Il divieto dei cotton fioc è stato deciso con un emendamento alla manovra approvato dalla Camera e proposto da Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente di Montecitorio. Una mossa che si assesta come una delle tante battaglie intraprese per la guerra alla plastica iniziata da tempo dal Governo e Parlamento.

Il primo ad esultare per questo provvedimento è stato il Ministro dell'Ambiente GianLuca Galletti che commenta: "Uno straordinario segnale all'Europa per rispondere con i fatti a un fenomeno allarmante, che nuoce alla  biodiversità e alla qualità delle acque".

L'emendamento, oltre a vietare la produzione e la vendita dei cotton fioc in plastica, dal 2019 vieta anche l'utilizzo di microplastiche per tutti i prodotti cosmetici. Dal 1° Gennaio 2020 il divieto verrà quindi esteso ai prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergenti contenti microplastiche.

Dei provvedimenti ritenuti necessari se si considera che i cotton fioc sono il 3° rifiuto più presente nel mare (Adriatico e Ionio), secondo uno studio internazionale sviluppato su 31 siti costieri per un totale di oltre 18 chilometri di costa.
Con la nuova normativa, il divieto di commercializzazione scatterà a partire dal 2019 e sarà accompagnato da un finanziamento di 250 mila euro per una campagna pubblicitaria contro la dispersione di plastica nell'ambiente.

La norma prevede pure che sulle etichette vengano riportate con chiarezza le informazioni sul corretto smaltimento e una frase con la quale ricordare che è fatto "divieto  di gettarli nei servizi igienici e negli scarichi".

Legambiente parla di "un'ottima notizia" e sottolinea che il divieto segue già altri provvedimenti, come quello di Agosto quando è stato deciso di bandire tutte le buste non biodegradabili nei reparti ortofrutta, gastronomia, macelleria, pescheria e panetteria.

Quindi se ad esultare è l'ambiente,  per buona pace,  dovremo accettare di cambiare un po' le nostre abitudini, in modo da poter essere contenti, anche noi, perché in futuro avremmo un ambiente più sano.

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