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martedì 25 febbraio 2020

Giulia Tofana la fabbricante di veleno che "liberava" le donne dai mariti violenti


Nel '600 è esistita una famosa avvelenatrice che aiutava le donne sposate a liberarsi di un matrimonio sbagliato.

Giulia Tofana fu talmente abile nella sua indole, quella di creare veleni, per aiutare le donne che desideravano liberarsi dei loro mariti, che il suo temibile veleno fu chiamato proprio acqua Tofana.

Per un'antica legge romana, "È più grave uccidere un uomo con il veleno che con la spada". Tant'e' che lo chiamavano venenum malum, filtro d'amore cattivo.

Invece, Giulia Tofana, nel '600, si serviva proprio di veleno per uccidere. Si dice che abbia ucciso centinaia di uomini, soprattutto mariti violenti che ossessionavano le proprie mogli.

L'assassina seriale, nacque a Palermo verso la fine del Cinquecento, sembra che fosse figlia o nipote di Teofonia D'Adamo, giustiziata nel 1633 per  aver avvelenato il marito.

Povera ed analfabeta, dopo essersi mantenuta a lungo vendendo il suo corpo, decise di sperimentare con erbe e polveri per ottenere una formula che avrebbe cambiato la sua vita.

Il suo veleno era perfetto e poteva essere somministrato solo poche gocce al giorno, senza destare sospetti. Inodore e insapore, il suo subdolo veleno era l'arma bianca perfetta per le mogli vessate dai loro coniugi.

Quando cominciarono a sporgersi voci sul suo conto, lasciò Palermo per sfuggire all'Inquisizione e alla caccia alle streghe. Giunta nella Roma barocca di Urbano VII, divisa tra arte e miseria, riprese le vecchie abitudini.

Si servì della conoscenza di un frate per procurarsi tutto ciò che le serviva per produrre la sua formula in grandi quantità. Cosi divenne ricca e poté trasferirsi in un'elegante appartamento a Trastevere,  indossando abiti e gioielli costosissimi.

Dopo anni di attività, qualcosa andò storto. Una delle donne che si era rivolta a lei, la contessa Ceri, usò tutto il veleno in una dose sola e la morte improvvisa di suo marito insospetti' i familiari.

Partirono le indagini, che portarono presto a Giulia Tofana. Torturata, ammise di aver contribuito alla morte di 600 uomini. Fu giustiziata, con impiccagione il 5 Luglio 1659 a Campo dei Fiori.

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