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martedì 25 febbraio 2020

Studentessa non supera l'esame di maturità per due volte: i giudici bocciano i professori


A Cuneo, il Tar boccia i docenti che non avrebbero rispettato le nuove regole dettate dal Ministero dell'Istruzione, svolgendo una vera e propria interrogazione materia per materia invece di una discussione multidisciplinare.

A Giugno, Federica, 20 anni, dovrà sostenere l'esame di maturità per la terza volta. Questo perché per i giudici, per colpa dei professori della Commissione. Il tribunale ha infatti stabilito che i docenti, nello svolgere il colloquio orale, non hanno rispettato le nuove regole dettate dal Ministero dell'Istruzione,  portando così la ragazza alla bocciatura.

I problemi iniziano con il primo esame. Federica supera la prova scritta con un risultato discreto e dopo qualche giorno affronta il colloquio orale. Ed è qui che i professori, invece di avviare una discussione interdisciplinare per valutare la preparazione ed il livello culturale generale della giovane, svolgono l'esame con le vecchie regole: una vera e propria interrogazione materia per materia con bocciatura finale.

La 20enne si rivolge così ad un avvocato, forte del fatto che anche i suoi compagni di classe si erano messi a contestare le modalità d'esame. Dopo essere passato per il Tar e il Consiglio di Stato i giudici stabiliscono che la studentessa ha il diritto di ripetere la prova. E qui la beffa.

Davanti a lei, Federica trova gli stessi docenti che l'hanno bocciata la prima  volta e l'esito è lo stesso, un'altra bocciatura. A fronte di questa situazione i giudici si superano, non solo concedono alla ragazza di ripetere nuovamente l'esame di maturità ma bocciano i professori, nominando una nuova commissione.  

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