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martedì 11 febbraio 2020

Parmesan batte Parmigiano: il falso Made in Italy vale 100 miliardi


Filiera Italia  rende noto il quadro dell'Italian Sounding. Il "falso" supera e non di poco l'originale.

Purtroppo, i falsi alimentari che battono i pregiatissimi prodotti originali, non è un semplice titolo d'effetto. Ma una tristissima realtà che si è trasformata  nella perdita di 300 mila posti di lavoro.

Filiera Italia, l'associazione che riunisce il meglio della produzione agricola nazionale, rivela che il valore complessivo del falso Made in Italy alimentare nel mondo, ha superato nel 2019, i 100 miliardi di euro, più del doppio dell'export agroalimentare che ne vale 42.

Facendo aumentare gli introiti dei "tarocchi" del 70%. L'associazione ha analizzato anche l'effetto dei dazi sul settore agroalimentare, focalizzandosi su Parmigiano Reggiano e prosciutto crudo, penalizzati dal doppio effetto di barriere all'ingresso e falso.

Con le misure restrittive volute da Trum, negli Usa sono state vendute 150 mila tonnellate contro le 900 mila del Parmesan; altrettanto male per il Prosciutto Crudo di Parma a fronte di jna produzione annua di di 9 milioni di cosce (che arrivano a 14 se si aggiungono San Daniele ed altri) gli antagonisti Non Dop e Igp raggiungono in Italia una produzione di circa 20 milioni di cosce in buona parte destinate all'esportazione.

In particolare, i dazi Usa fanno risultare particolarmente "salati" i nostri prodotti,  ne innalzano e di non poco  prezzo, per questo, tanti preferiscono comprare prodotti più economici anche se palesemente di qualità inferiore.














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