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lunedì 24 aprile 2017

3 cacciatori di Pianeti nella classifica del Time

Quali sono le domande esistenziali più frequenti che l' uomo dall' alba dei tempi si pone? Sicuramente tra esse c'è quella se siamo soli nell' universo. È davvero così, se pure il settimale americano Time, ha incluso nella classifica delle 100 persone più influenti al mondo, 3 cacciatori di Pianeti. Sono Natalie Batalha, del Centro di Ricerca Ames della Nasa, Micheal Gillan dell'Università belga di Liegi e Guillem Anglada-Escude', dell'Università Queen Mary di Londra. Il Time motiva la sua scelta proprio in base alla natura dell' uomo:"Gli esseri umani si chiedono da tempo se siano soli nell'universo. Ora siamo più vicini che mai a ottenere una risposta, in gran parte grazie agli astronomi che cercano i Pianeti che orbitano intorno ad altre stelle e che potrebbero ospitare la vita". Quindi il vero nucleo della ricerca è trovare altri Pianeti "ospitali" e questi 3 scienziati lo sanno bene, Natalie Batalha fa parte dei responsabili della missione Kepler, dedicata alla ricerca dei Pianeti esterni al Sistema Solare e che ha permesso di scoprire oltre 2500 mondi "alieni" e quasi 5100 candidati pianeti. Invece, Micheal Gillan è a capo del gruppo che ha scoperto ben 7 Pianeti simili alla Terra orbitanti intorno alla stella Trappist 1, distanti circa 40 anni luce, 3 dei quali si trovano nella zona abitabile, cioè a una distanza tale dalla loro stella da permettere che l' acqua si trovi allo stato liquido. Infine, c'è Guillem Anglada-Escude', a lui si deve il merito di aver scoperto Proximab, un Pianeta simile alla Terra che ruota intorno alla stella più vicina al Sole, Proxima Centauri. Anche questo mondo "possibile" si trova a una distanza tale dalla sua stella da consentire acqua liquida in superficie. Dopo il Medioevo, c'erano i grandi esploratori e condottieri, che armati di tanto coraggio e spirito d' avventura, si incamminavano alla ricerca di nuovi mondi, per rendere migliore e più abitabile il proprio. Oggi, questi nuovi cacciatori navigano dalle loro postazioni in sale altamente tecnologiche, per esplorare nuovi mondi possibili per noi nelle spazio.

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