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domenica 2 aprile 2017

Un corteggiamento di 100milioni di anni fa, nell' ambra

Già 100milioni di anni fa esisteva la pratica del corteggiamento. Anche tra gli insetti, i maschi si adoperavano con mille e fantasiosi espedienti per stupire e poi accaparrarsi le femmine della loro specie. Ne da prova il ritrovamento nell' ambra di una " scenetta amorosa" tra tre individui di una specie preistorica, pubblicate sulla rivista Scentific Reports. Uno studio cinese coordinato da Zheng Daran e Wong Bo del Nanjing Istitute of Geology and Paleontology, ha preso in esame l' evoluzione della stategia di corteggiamento del maschio delle damigelle ( o zigopteri, insetti simili alle libellule), specie oggi ampiamente estinta. Si sapeva che i maschi delle damigelle aumentavano la frequenza dei battiti alari per fare avvicinare la femmina, poi ol ritrovamento nell'ambra del fotogramma immortalato, mostra come l' insetto aveva affinato le sue tecniche di corteggiamento. La scena ci parla di tre protagonisti maschi di una specie di damigella preistorica, la Yijenplatycnemis hangi, parente dei moderni insetti dell' ordine Odonata. Questi insetti erano caratterizzati da tibie molto grandi, composto da un materiale ialino trasparente, colorato solo in due fasce strette e marroni. Secondo i ricercatori, le tibie sarebbero così grandi a causa di un marcato adattamento al corteggiamento, finalizzato da una parte ad intimidire e sconfiggere rivali dello stesso sesso e dall'altro ad attrarre il sesso opposto. Gli studiosi hanno confrontato quelle tibie con quelle delle specie attuali, è emerso che le moderne Platycnenidinae e Chlorocyphidae hanno ereditato strutture molto simili, ma molto meno sviluppate in termini di dimensioni. Durante il corteggiamento, i maschi della specie africana Platycypha Caligata mostrano alla femmina la superficie anteriore bianca di tutte e sei le tibie ed esibivano invece, la superficie posteriore delle tibie per difendere il loro territorio. La specie orientale Platycnemis mostra, invece, un forte dimorfismo sessuale: i maschi hanno tibie molto grandi, simili ad ali, a differenza delle femmine, che mostrano ed agitano in un volo acrobatico prima dell' accoppiamento. Cosa più rilevante, per gli studiosi, è che le tibie di Y. Hangi, avevano disegnato un punto a forma di occhio che serviva principalmente ad attirare la femmina, piuttosto che ad intimidire i predatori e deviare un' ipotetica lite con un rivale. Infatti nessuna delle tibie delle Y. Hangi, ritrovato nell' ambra, risultano danneggiate, il che suggerisce che non provocano nessuna risposta aggressiva da parte di altri maschi. Lo studio dunque descrive in dettaglio una nuova specie di damigella preistorica e che già 100milioni di anni fa gli insetti dell' ordine Odonata avevano sviluppato le complesse strategie di corteggiamento che vediamo oggi. I maschi delle damigelle, già nella preistoria, facevanol i gradassi per mettersi in mostra davanti agli occhi di una femmina e poi, erano ben lontani dal non andare d' accordo e litigare con i loro antagonisti.

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