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domenica 30 aprile 2017

Ana Ros e la sua vittoria a Caporetto

È una giovane donna di 44anni, nata e residente a Caporetto, da dove è stata eletta la miglior chef donna del mondo. Il suo Hisa Franko è un ristorante dove sognare, perso in una valle verde e lontana; nato grazie a una fallita fila per la benzina, una mancata carriera diplomatica e un documentario su Netflix. Si perché, quella Caporetto che nella Guerra Mondiale costò la dipartita di 13 mila morti, oggi è conosciuta con il suo nome sloveno di Koborid, e fino ai primi anni del 2000 era una zona trafficata solo perché qui, dall' Italia venivano a fare la benzina. Poi il Friuli approvò la benzina agevolata e in questa zona ripiombo' il silenzio. Nello stesso periodo Ana, i cui genitori (intellettuali) avevano scelto una carriera diplomatica, e suo marito Valter presero in gestione una vecchia trattoria. Era il 2002, e la chef incinta e senza il supporto della famiglia d' origine, entrò in cucina per realizzare una nuova filosofia culinaria lavorando duramente innanzitutto su se stessa. Da lì e da quella terra senza confini,  ne tempo ne spazio, dove da una parte della montagna, è territorio italiano e dall' altro invece è territorio sloveno, li è partita la carriera ormai internazionale della chef. Il suo ristorante era già ben avviato e conosciuto da buona parte dell' Europa, poi il punto di svolta è arrivato con un documentario su Netflix, da lì, l' interesse è diventato planetario. Racconta la Ros:"Il giorno prima che il documentario fosse pubblicato, nella lavagna che abbiamo in cucina qualcuno scrisse:" Oggi è ancora permesso di sognare, domani arriva Netflix". Ci avevano avvisato che sarebbe cambiato tutto, ma noi siamo a Caporetto, isolati, cosa poteva cambiare? In realtà è successo. Il primo giorno passò tranquillo, poi è partita la valanga di prenotazioni". Oggi al Hisa Frank, arrivano persone partite dall' Australia o dagli Usa o dall' Italia, come dal Canada, che arrivano qui solo per degustare i piatti della Ros. E quando le persone affrontano un tale viaggio per venire a mangiare in un posto, le responsabilità e la paura di non deludere è tanta. Il segreto di Ana Ros è che ogni sua attività è fatta in funzione della qualità del ristorante. A lei non interessa ed è contraria alla grande commercializzazione, ha pure appena rifiutato una proposta per una famosa trasmissione di cucina. Il suo è un mestiere fatto di ore di stanchezza e pure momenti senza creatività, ma bisogna rimanere ben saldi al proprio lavoro e alle proprie origini ( soprattutto culinarie). Così dopo tanti successi afferma:" Noi rimaniamo qui, questa è casa nostra. Abbiamo preso un birrificio a Caporetto, apriamo un piccolo bistrot con la gastronomia locale, poi stiamo finendo di scrivere un libro, e tra qualche anno potremmo aprire una linea di bistrot, uno a Lubiana, uno verso la costa. Puoi anche andare a Singapore, ma non sarai mai unico e soprattutto non rimani te stesso". Ed è molto importante l' insegnamento che arriva da questa chef. Innanzitutto che la chiave del successo sta nel rimanere se stessi e che poi, con la passione, la fatica e la dedizione che ne consegue si può arrivare a realizzare i sogni.

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