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domenica 23 aprile 2017

"Curarsi coi libri"

La book therapy esiste davvero. Si basa sugli studi dello psichiatra gallese Neil Frude e viene riconosciuta dal National Health Service, il servizio sanitario inglese. Per gli appassionati di libri è cosa abbastanza nota ed ovvia, ma numerosi studi hanno dimostrato che davvero la lettura può avere effetti terapeutici concreti. In Italia, lo afferma Bernardo Carpiniello, docente di psichiatria all' Università di Cagliari e presidente della Società Italiana di Psichiatria. Aggiunge Rosa Mininno, psicologa e psicoterapeuta, nonché fondatrice e direttrice della Scuola di Biblioterapia (www.biblioterapia.it) :" La biblioterapia può essere applicata nell'ambito della psicoterapia per la causa di disturbi di lieve e media entità come i disturbi dell' umore e del comportamento alimentare e le varie forme di dipendenza, dall' alcool; alla droga e alla ludopatia. L' importante è chiarire che la sola lettura di un libro non può guarire ma può avere un' efficacia se integrata in un percorso di psicoterapia e con la scelta giusta dei testi in relazione alla situazione del singolo paziente e alla sua capacità di lettura". La terapia è si sugli scaffali (dei libri), ma in psichiatria ci sono due diverse vie da seguire per la book-therapy. "Quella più antica si riferisce all' utilizzo della letteratura in generale a scopo terapeutico per cui si suggeriscono letture specifiche a seconda del problema del paziente" spiega Carpiniello. " L' altra accezione più recente è il suggerimento da parte del terapeuta di una sorta di manuali di auto-aiuto che forniscono informazioni sulla patologia ma suggeriscono anche come applicare alcune terapie psicoterapeutiche, come quelle cognitivo comportamentali, che il paziente può usare a casa". Quedto tipo di biblioterapia è particolarmente utile per chi soffre di depressione, ansia e disturbi psicotici come la schizofrenia. È una forma di terapia molto importante anche per i familiari che trovano in queste letture un aiuto concreto per affrontare meglio il loro compito di care-giver. Leggete un libro quindi aiuta il processo di guarigione; in primo perché la biblioterapia basata sulla lettura di manuali di auto-aiuto diventa una forma di psicoterapia surrogata che il paziente può fare da solo a casa e, in generale, leggere fa bene perché tiene impegnata la mente a livello cognitivo cosa che nei pazienti depressi è già un primo passo avanti perché in genere c'è una certa passività. Inoltre, serve ad identificarsi nei personaggi cosa che fa acquistare auto-consapevolezza". È come se, il paziente lettore ritrova nei personaggi del libro parte della sua esperienza di vita e può essere lo spunto per una presa di coscienza maggiore. "Ecco perché è fondamentale che il terapeuta sappia scegliere bene il libro adatto al suo paziente in modo da indurre indirettamente una risposta terapeutica". E poi c'è il sollievo emotivo :" La lettura del libro giusto è come una forma di catarsi che permette di esprimere le emozioni represse cosa che rappresenta già un atto terapeutico" afferma Carpiniello. Una funzione, quella del sollievo emotivo, utile anche in campo oncologico:"Ho realizzato un progetto nel reparto oncologico pediatrico di Perugia facendo degli incontri di lettura ad alta voce che sono stati di grande aiuto non solo si piccoli pazienti ma anche ai loro familiari", spiega Mininno. La biblioterapia non ha controindicazioni ed è adatta a tutte le età. Non solo gli adulti, ma anche i bambini e gli anziani possono esplorare anche le nuove modalità di lettura: gli e-book e gli audio-libri. Oggi la biblioterapia è utile per aiutare a curare la depressione, l' ansia, il declino cognitivo, in oncologia, come prevenzione del bullismo e grazie a Harry Potter, nell' inclusione del diverso. Inoltre, entra sempre più spesso nei reparti di ospedale e anche in rianimazione. Quindi un romanzo può cambiarci la vita. A Milano si è svolto l' incontro "Curarsi coi libri", una realtà sempre più preponderante che dalle pagine dei protagonisti dei libri, si afferma nelle pagine di vita di ciascuno.

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