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giovedì 13 aprile 2017

"Meglio sorridere che urlare"

Arriva dall' Inghilterra la bella lezione di una ragazza musulmana che con le parole " Meglio sorridere che urlare" zittisce un bullo xenofobo. È così che Saffiyah Khan, giovane inglese di origine pakistana, sfida un militante dell' English Defence League (Edl), movimento di estrema destra britannica, durante una manifestazione islamofobica a Birmingham Nessuno avrebbe immaginato quale potere ha avuto quel sorriso nell' era digitale. Eppure quest' arma apparentemente innocua, usata da Saffiyah è stata immortalata da un fotografo, che ripresa la scena l' ha postata. È diventata virale, condivisa decine di migliaia di volte sui social network, ripresa dai siti di tutti i giornali del regno, quindi di tutto il mondo. L' altro ieri Siffayah è stata anche intervistata dalla Bbc e dai giornalisti di mezzo mondo per sapere cosa esattamente era accaduto e che significato dare all' ineffabile sorriso con cui ha affrontato l' arrabbiato attivista xenofobo. L' Edl è un controverso movimento, nato 70anni fa, ha l' obiettivo di ristabilire la " cristianità" della Gran Bretagna di fronte alla presenza della minoranza musulmana ( 2 milioni di persone su 67milioni di abitanti) ed è stato spesso accusato di violenze e troppa estremizzazione. Pochi giorni fa, l' Edl ha organizzato una manifestazione a Birmingham, la città con maggiore presenza islamica in Inghilterra e da dove proveniva l' attentatore dell' attacco sul ponte di Westminster. Alla manifestazione hanno preso parte solo 300 persone, ma particolarmente rumorose. Saffiyah, che è laica, era presente per difendere i valori di tolleranza e di diversità culturale di "un luogo straordinario, in cui uomini e donne di colore e religione differenti convivono felicemente". E quando ha visto che i facinorosi dell' Edl, circondavano una ragazza con il velo, ricoprendola di insulti, ha fatto un passo avanti per difenderla. E ha sorriso al bullo che la minacciava."A volte è più importante sorridere che gridare" , dice ora. Lei e la ragazza con il velo non si conoscono. L' ha rivista martedì, per un' intervista congiunta con il Guardian. " Volevo ringraziarla", racconta Saira Zafar. "I manifestanti mi urlavano non sei inglese, questa è una nazione cristiana, vattene via, ho avuto paura". Anche Saffiyah era spaventata, quando gli attivisti le si sono rivolti addosso:" Non è stato piacevole. Ma la solidarietà è importante". Evidentemente lo è, visto che la sua immagine ha fatto il giro del mondo e può servire come ispirazione alle altre persone per farsi coraggio ad opporsi ai violenti e ai dispensatori di odio. Inoltre, di fronte ai commenti di Ian Crossland, l'attivista che nella foto le agitava il pugno contro:" È una sporca sinistrosa, quella strega è fortunata di avere ancora i denti in bocca", è palese che nel confronto è lui che ha perso, e non solo la faccia. Non resta che aggiungere come asseriva l' anarchico russo Mikhail Bakunin a metà dell' Ottocento:" Una risata vi seppellira'".

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