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domenica 16 aprile 2017

Hope, il diamante maledetto

È forse il più famoso diamante al mondo, noto anche come di Blu di Francia. Hope, la gemma la cui sterminata bellezza e deturpata dalla fama di essere portatrice di morte e sfortuna. Nel corso della sua lunga storia, molti dei possessori sono caduti vittima della " maledizione" che segue il diamante, morendo per mano altrui, di malattie o suicidi, e tutti gli altri che il diamante ha rovinato economicamente nel corso dei secoli. Anche se in tanti ritengono queste storie, solo superstizioni, molti sono i dubbi che sorgono constatando l ' alto numero di persone che hanno visto la loro fine dopo essere entrati in possesso del diamante. La pietra preziosa si formò circa 1,1 miliardi di anni fa nelle profondità della Terra. Secondo la leggenda, la sua prima vittima fu un sacerdote indù che nel 1515 lo rubò dal suo tempuo, finendo catturato e torturato, fino alla morte. Un' altra versione vide come protagonista il mercante francese Jean- Baptiste Tavernier che lo disincastono' dall' occhio della statua Ramasistra, la quale maledisse il gioiello, e che lo vendette per una somma di denaro sufficiente per l' acquisto di una tenuta in cui passare  la vecchiaia. Però a causa della maledizione, il figlio di Tavernier si giocò tutto il patrimonio familiare e il padre morì in Russia tentando di tornare sulla Via dell' Indie. Più tardi, furono altri proprietari del diamante Luigi XIV e Luigi XV, che sebbene morirono in un' età media per l' epoca (74 e 67 anni), lo fecero attraverso atroci sofferenze; uno per una cancrena al piede e l' altro per il vaiolo, che portò il suo corpo a decomporsi mentre era ancora in vita. La pietra preziosa, fu poi donato alla Principessa Maria Luisa, che lo indossò regolarmente prima della morte, avvenuta in modo violento durante le stragi del 1792, fu infatti violentata e picchiata a morte per la strada. Di Luigi XVI e sua moglie Maria Antonietta, successivi proprietari, è stra- risaputo che furono ghigliottinati durante la Rivoluzione Francese nel 1793. Anche se senza prove certe, si dice che pure Caterina la Grande di Russia entrò in possesso di Hope appena prima di morire per apoplessia nel 1796. Il gioiello fu esportato quindi in Gran Bretagna. Qui, nel 1830 Lord Henry Thomas Hope diede il nome alla pietra e la fece tagliare all' attuale dimensione di 45,5 carati. Egli pagò il diamante 30.000 pound, una cifra spropositata per l' epoca, ma fini' per separarsi dalla moglie che cadde pure in disgrazia. Affrettatosi a liberarsi della pietra, la vendette al Principe russo Konitowskij, il quale fu trucidato dai rivoluzionari russi e uccise, prima di morire, la ballerina a cui aveva donato il prezioso. Poi, fu la volta di Simon Matharides, mercante greco che acquistò la pietra sulla carta e finì in un burrone prima ancora di averlo potuto stringere tra le mani. Dopo, il Blu di Francia fu acquistato dal Sultano Abdul Hamid per 400,00 $ ma venne deposto dalla Rivoluzione Turca un anno dopo, impazzi' e finì i suoi giorni in miseria. Nel 1910 Pierre Cartier acquistò la pietra del successore del sultano e la vendette a Edward Beale McLean, il proprietario del Washington Post. La maledizione della pietra si accani' contro la famiglia americana. Morirono la madre del proprietario, il figlio di 10 anni investito da una macchina, la figlia suicida, due cameriere a alla fine si separarono pure i coniugi. L' uomo divenne un alcolista e finì in miseria, la moglie che conservò il gioiello morì di polmonite a 60 anni. L' ultimo proprietario del gioiello fu Henry Winston che donò la pietra allo Smith Sonian nel 1958, dove è a tutt' oggi custodita. La scia di morte portata dal diamante è di circa 20 persone, escludendo gli altri personaggi coinvolti in supposizioni e leggende. Per essere solo una leggenda nata dal fatto cge il diamante sia stato maledetto in quanto rubato alla statua è davvero una storia affascinante. A monito di quanto, a volte la troppa bellezza sia anche pericolosa.

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