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giovedì 11 maggio 2017
I microbi africani rafforzeranno il nostro sistema immunitario
Siamo sempre più allergici e malati e così anche il nostro ecosistema che si va impoverendo. Ci sono sempre meno batteri e sempre meno vari. A Firenze, una squadra di ricercatori studia da anni i microrganismi del nostro corpi basandosi sui big data ricavati da sequenze di Dna. Duccio Cavalieri, professore al dipartimento di Biologia dell'Università di Firenze afferma:" L' industria alimentare e i suoi processi, la sanificazione, l' utilizzo massiccio di antibiotici negli allevamenti hanno contribuito a debellare molti agenti nocivi, ma hanno finito per estirparne anche degli essenziali. Un esempio sono i probiotici cge acquistiamo per reintrodurre nel nostro corpo elementi un tempo naturalmente presenti". La conseguenza di aver eliminato funghi, batteri e microbi e quella di provocare l' esplosione di malattie autoimmuni, infiammazioni ed allergie. Perché, come spiega Carlotta De Filippo, microbiologa all' Istituto di Biologia e Biotecnologie Agrarie del Cnr di Pisa:"Il sistema immunitario fin dalla nascita si abitua a riconoscere i microrganismi buoni da quelli che non lo sono. Tuttavia, poiché la varietà microbiotica con cui entra in contatto è sempre minore, reagisce a ogni novità come se fosse patogena. E sviluppa infiammazioni". Ecco spiegato il boom dei malanni del nuovo millennio che, tra l'altro, attaccano ed insorgono sempre prima. In 10 anni, il numero dei bambini soggetti ad allergie alimentari è aumentato del 20%. In Italia secondo l' Organizzazione Mondiale delle Allergie ne soffre uno su venti. Tra 6 e 12 anni, il 7% ha dermatite atopica, il 15% rinite allergica e 9% asma. Lo stesso accade per le malattie autoimmuni, il 25% dei casi di chi ha il Morbo di Chiron ha meno di 20 anni. Anche la diffusione delle infiammazioni croniche intestinali è raddoppiato nell' ultimo decennio, con 8 bimbi su 100 mila colpiti e un' età di insorgenza scesa a 10 anni. Alla lista si debbono aggiungere ancora: artriti reumatoidi, coliti ulcerose, sclerosi multipla, diabete di tipo 1. Per gli esperti siamo diventati fragili a causa della perdita della biodiversità. Ricchezza di varietà invece di cui è ricca l' Africa; la grande migrazione potrebbe avere come effetto positivo quello di portare in Italia milioni di batteri. Nelle popolazioni africane si annida una grande quantità e verità di microrganismi che il nostro mondo ha perso. I ricercatori toscani l' hanno scoperto mettendo a confronto alcuni bambini toscani con coetanei fel villaggio Boulpan, nel Burkina Faso; essi avebmvano il triplo di acidi grassi a catena corta, antinfiammatori naturali. Inoltre, i bambini africani avevano: concentrazioni di patogeni inferiori, l' Escherichia (responsabile di cistiti, infiammazioni alle vie urinarie) è presente 4 volte superiore nei bambini italiani, la Salmonella 8 volte tanto, la Shigella ( dannosa per l' intestino) 7 volte, la Klebsiella ( agente delle infiammazioni alle vie aeree, come la polmonite) quasi 15. La differenza risiede anche nell' alimentazione: fibre, amido non raffinato e altre fonti vegetali, pochi grassi animali e soprattutto niente industria alimentare. Le popolazioni africane potrebbero aiutarci a recuperare una parte della ricchezza microbica che stiamo perdendo. Anche nel campo della salute il segreto per progredire al meglio, è quello dell' accettazione e dell' integrazione con il nuovo, il " lontano" da noi, per far si chi anche l' organismo ne esce potenziato.
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