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martedì 10 ottobre 2017

Gira il mondo in bici, arriva a Castel Volturno e gliela rubano

"Ma da voi ho trovato anche solidarietà e gentilezza", dichiara Etienne Godard, il ciclista francese che da 11 mesi gira il mondo in bici.

Il giro si è fermato a Castel Volturno! Lì è scomparsa l'adorata bici di Etienne Godard, 30 anni medico francese. Dopo 11 mesi di viaggio, quindicimila chilometri in bicicletta, migliaia di pedalate da Hong Kong alla Normandia, arriva in Italia e mentre fa un bagno in un lido della città in provincia di Caserta, gli rubano la bicicletta.

E quando il viaggio sembrava volto a termine e sentimenti di paura, termini come "catastrofe" e "disastro" balenavano nella mente del giovane francese si è aperto lo spiraglio della grande solidarietà italiana.

Su quella bici c'era di tutto: attrezzatura da campeggio, telefono, macchina fotografica e persino occhiali da vista. Tutto scomparso in un secondo, e ciò che più rammaricava Etienne era il valore sentimentale legato a quella bici, che lo aveva accompagnato, fino a quel momento, per tutta questa straordinaria avventura. Infatti lui e la moglie Mathilde, entrambi appassionati di bici e medici, si sono presi un anno sabbatico per fare e poi raccontare "l'avventura della vita".

Un'avventura cominciata diversi mesi prima, infatti, prima di giungere in Italia, Etienne aveva già attraversato Cina, Indonesia, India e Turchia. Facendo sempre attenzione a non lasciare troppo incustodita la bici. Lo stesso ha fatto quando è arrivato a Castel Volturno, prima di andare a fare il bagno, l'aveva nascosta sotto l'incannucciato per proteggere il pranzo. Ma quei 5 minuti di pausa sono stati fatali per non trovarla più.

Ai giornalisti riporta: "L'istinto è stato di cercare la bici. Pensavo che il ladro non poteva essersi allontanato molto. Abbiamo iniziato a perlustrare la zona. Chi era lì, alcuni italiani ma anche stranieri, ci ha aiutato. Non mi volevo rassegnare. In genere sto molto attento alla mia bici, sempre. Ma le bici le rubano tutti i giorni. Mi sono sentito "nudo": sono rimasto solo in costume".

Quindi, ha chiamato Francesco Langella, che lo aveva già ospitato a Napoli, grazie al sito warmshowers.com, che quindi lo ha ri-ospitato a casa sua e da dove hanno lanciato un appello su Facebook.

La bici non l'ha ritrovata però è ripartito. È cominciata una gara di solidarietà che l'ha sommerso di gesti di gentilezza. Ad Etienne è stata regalata una bici nuova da Francesco Corro, quindi, da due giorni ha potuto riprendere il suo viaggio. Va come un matto, grazie agli attestati di stima e coraggio, ancor più veloce. Ha già superato Formia, Roma, Siena e Lucca e presto sarà a Genova.

Il campano non è solo lo stereotipo del "furbetto" che ruba qualcosa, è anche e soprattutto il gran cuore che nei momenti di difficoltà, scende in campo per aiutare gli altri. Purtroppo è  sempre in auge la regola secondo cui fa  più  rumore un albero che cade che cento che crescono.

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