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martedì 17 ottobre 2017

Il QI sempre più basso

L'intelligenza è in calo. Il Quoziente Intellettivo è sempre più basso.

Un pochettino se ne aveva il sentore. Quando vedi persone che camminano come automi ubriachi, con lo sguardo spaesato, persi nello schermo del proprio smartphone, tanto intelligenti, in effetti non sembrano. Può sembrare triste ma è così!

Per quasi un secolo il punteggio medio del QI (Quoziente Intellettivo), nelle Nazioni benestanti è cresciuto al ritmo di circa 3 punti ogni 10 anni. Un effetto spiegato dagli esperti con le migliori condizioni socio-economiche, una dieta più sana e un livello culturale della popolazione più elevato. Ma dal 2004 i ricercatori hanno notato un'inversione di tendenza, con il QI medio in calo nel corso degli anni. Un arretramento stimabile in 7-10 punti in meno per secolo. Così afferma il ricercatore Micheal Woodley della Free University of Bruxelles, con un articolo pubblicato su "New Scientist".

Le spiegazioni di tale preoccupante fenomeno sono state curate dal prof. Robin Morris al King's College di Londra, che con il suo team ha esaminato le caratteristiche di oltre 1.750 diversi tipi di test per misurare il QI utilizzato fin dal 1972. Secondo il team di ricerca, il calo dell'intelligenza è legato all'invecchiamento progressivo della popolazione.

In barba a chi aveva pensato di dare la colpa a telefonini super intelligenti, o ricerche internet pronte a risolvere ogni problema.

L'intelligenza, fra i tanti fattori, è composta anche dalla memoria a breve termine e la memoria di lavoro. Quando gli scienziati hanno valutato i risultati totalizzati in questi due tipi di test nel tempo, hanno rilevato uno schema: il punteggio della memoria a breve termine è salito, in linea con quanto asserito finora, ma a ridursi era quello dei test sulla memoria di lavoro, l'abilità di trattenere informazioni necessarie per analizzare, ragionare e prendere decisioni. Inoltre, negli anni sono aumentati i candidati che si sono sottoposti al test a 60 anni o più. La memoria di lavoro declina con l'età, mentre quella a breve termine in genere si conserva, dunque il team di Morris ritiene che l'aumento degli over 60 sia in parte responsabile del calo del punteggio al test sulla memoria di lavoro. E quindi del calo del QI medio.

L'intelligenza è la forma più caratteristica del cervello umano. A molti l'idea potrà far storcere il naso, ma come gli altri "organi" anche il Sistema Nervoso Centrale (SNC) funziona meglio con l'allenamento e soprattutto con l'elasticità portata soprattutto dalla giovinezza.

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