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mercoledì 15 novembre 2017

L'Ikea porta in scena la violenza domestica

Dal 13 al 25 Novembre due compagnie teatrali inscenano la violenza domestica negli store di tutta Italia per testimoniare esempi di vita reale e rompere il muro del silenzio.

Una delle esperienze più carine che si possono fare nel tempo libero è quella di passeggiare negli ambienti casalinghi ben allestiti negli spazi Ikea. Si immagina così un'ipotetica propria casa futura e scenari di vita domestica. Si vedono quindi persone sdraiarsi comodamente su un divano o godersi il meritato riposo su qualche poltrona dopo una dura giornata di lavoro, oppure ridere felici attorno ad un tavolo. Perché la casa è dolce "casa" o almeno così dovrebbe essere.

Invece, purtroppo, per molte donne la casa diventa il luogo dove si subiscono abusi, la casa diventa una prigione. Il teatro di violenza fisica, psicologica ed economica che molte donne sono costrette a subire tra le pareti domestiche.

Da queste riflessioni, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, l'Ikea, l'azienda che mette al centro "la vita in casa" e Telefono Donna, l'associazione che ogni giorno ascolta numerose storie di donne che subiscono aggressioni, hanno annunciato la loro campagna di sensibilizzazione sul tema, anticipata da uno spot, volutamente inquietante "La casa non è fatta per difendersi".

E così, dal 13 fino al 25 Novembre, i 21 store Ikea disseminati lungo tutto lo stivale saranno il palcoscenico dove attori professionisti del Teatro Filodrammatico di Milano e dello Stabile d'Abruzzo rappresenteranno scene di violenza tratte da storie reali.

Una campagna coraggiosa, sia per il tema, delicato, sia perché le pièce teatrali saranno inserite all'improvviso nelle room settings in giornate di shopping prenatalizio  quando tantissime famiglie visiteranno i grandi magazzini.

Sara Del Fabbro, deputy ad Ikea Italia commenta: "L'intento non è creare disagio, ma raccontare loro storie e aprire un dibattito su un tema inaccettabile con il fine di riportare il concetto di casa bella e accogliente che ci appartiene. Vedere dal vivo alcune situazioni crea un impatto molto più forte che leggerle o ascoltarle".

Della medesima idea Maurizio Maresca e Stefania Bortoccetti rappresentanti di Telefono Donna che dichiarano: "Sebbene abbiamo ascoltato per anni storie di violenze sulle donne, vederle qui rappresentate è stato come un pugno nello stomaco. Si ha la vera dimensione e sensazione di quello che è un maltrattamento reale".

Praticamente è #PerunaGiustaCasa, il filo conduttore della campagna che vuole promuovere l'urgenza di attivare progetti che offrono a donne e bambini idonee garanzie e tutele. Altro messaggio importante lanciato dalla campagna è che si può uscire dall'incubo e ricominciare una nuova vita! Un piano inoltre, per far si che sempre più donne denuncino i maltrattamenti subiti, perché ancora oggi, 8 donne su 10 non lo fanno. Sebbene per legge, secondo l'articolo 572 del Codice Penale, chiunque maltratti una persona della famiglia, o comunque convivente, viene punito con la reclusione da 2 a 6 anni. La pena si inasprisce con l'aggravarsi del maltrattamento.

Speriamo allora che la campagna ideata dall'Ikea nei suoi ambienti domestici tanto accoglienti, possa ispirare a far diventare qualsiasi  casa, dei veri e reali  focolari domestici accoglienti.

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