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giovedì 30 novembre 2017

Il dialetto sempre più di moda tra i giovani

Spinto anche da YouTube e serie tv l'uso del dialetto è sempre più in ascesa e soprattutto tra i giovani. C'è chi, come il prof. Regis lo propone come patrimonio immateriale di grande importanza.

È vero alcune frasi, dette in dialetto, rendono più l'idea e chiariscono decisamente meglio il concetto. Così la pensano anche i giovani. Il dialetto torna di moda e sei giovani su dieci dichiarano di utilizzarlo abitualmente e ammettono di essere incuriositi da quello delle altre regioni. Lo ha scoperto a causa di un'indagine di mercato, uno studio di Baci Perugina commissionato per il lancio di una edizione speciale di "Parla come...Baci", in veste della quale i famosi cioccolatini conterranno frasi in dialetto.

L'indagine è stata condotta su un campione di 3.500 italiani, aventi un'età compresa tra i 18 e i 65 anni, ai quali è stato chiesto che ruolo abbia il dialetto nella loro vita. Il 67% degli "incuriositi dal dialetto" hanno detto di volerlo imparare "per rafforzare il legame con la propria famiglia", e il 42% si è detto incuriosito dai dialetti di altre regioni.

Sempre secondo l'indagine, le espressioni dialettali più amate dagli italiani, sono in tutto dieci e sono: 1) Jamm bell (napoletano), 2) Daye (romano), 3) Talè (siciliano), 4) Va a ciapà i ratt (milanese), 5) Belin (genovese), 6) Mo' (pugliese), 7) Magna e tasi (veneto), 8) Gimo cocchi (perugino), 9) Fuma c'anduma? (piemontese), 10) Mi garba (toscano).

Le persone sono incuriosite dal dialetto soprattutto per scoprire il significato e la storia di alcune espressioni tipiche (59%), che col passare del tempo su sta smarrendo. Poi c'è la volontà di andare a conoscere un fenomeno che ultimamente si sta sviluppando su internet (51%). Infatti, online spopolano youtuber, influencer e pagine Facebook e Instagram interamente dedicati a questo tema. E in particolare, sono proprio Facebook e YouTube a lanciare e usare sempre nuovi personaggi che si esprimono in dialetto. 

Le pagine più note in merito sono: Inchiostro di Puglia, Aforismi romani, Il terrone imbruttito e Proverbi milanesi.

Riccardo Regis, professore associato di Dialettologia Italiana all'Università degli Studi di Torino, sottolinea: "È importante che i giovani mantengono l'uso del dialetto, in quanto le lingue locali rappresentano un patrimonio culturale rilevantissimo. I dialetti, infatti, costituiscono un patrimonio immateriale di grandissimo rilievo che può aiutarci a meglio interpretare la realtà circostante, dalle tradizioni locali ai nomi di luogo. Se in molti casi i ragazzi utilizzano forme dialettali appartenenti ad altre realtà, ciò è dovuto alla forza di diffusione dei media. Rispetto al passato il futuro del dialetto è da consuderarsi più roseo, essendosi ormai stabilizzato, secondo i dati Istat, l'uso congiunto di italiano e dialetto in famiglia".

L'unione di un Paese passa anche per la lingua, che dev'essere la stessa per tutti e condivisa. Se i dialetti sono delle microlingue che possono servire ad unire tutti quelli che vogliono imparare a conoscerle ed usarle, ben vengano!

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